foro
Nel mondo romano, il f. era uno spazio adibito allo svolgimento del mercato, alla trattativa degli affari e, spesso, all’amministrazione della giustizia e al culto. Si trattava di una lunga piazza [...] ampliamenti, i cosiddetti f. imperiali, l’ultimo e il più monumentale dei quali fu costruito da Traiano. Essi furono il modello per complessi monumentali fondati in città provinciali, sia in Occidente sia in Africa (per es. a Leptis Magna, in Libia). ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo fenicio
Massimo Botto
Piero Bartoloni
La rete dei contatti e degli scambi
di Massimo Botto
I commerci hanno sempre rappresentato l'asse portante [...] di ritorno era più lineare e, sfruttando le correnti generali del Mediterraneo, conduceva alla Fenicia lungo le coste del Nord Africa, del Sinai e della Palestina. A fronte di questo "itinerario di lungo corso", che metteva in contatto diretto la ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo greco, etrusco-italico e romano
Luigi Caliò
Le vie, i mezzi e i luoghi dei contatti e degli scambi
Indagare la rete di scambi nel bacino Mediterraneo [...] le zone di confine dell'Impero. In generale possiamo notare che a partire dalla fine del II sec. d.C. il Nord Africa assume un ruolo primario nell'economia dell'Impero romano. Sotto i Severi l'Italia sembra non ricoprire più un ruolo di primo ...
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Vicino Oriente antico. Botanica e zoologia
Maria Giovanna Biga
Marten Stol
Marco Bonechi
Botanica e zoologia
Botanica
di Maria Giovanna Biga
La vasta area del Vicino Oriente antico comprende zone [...] Levante); l'area iranico-turca, comprendente la Turchia, l'Iraq settentrionale e l'Iran; l'area saharo-sindica, che comprende l'Africa occidentale, l'Egitto e l'Arabia, incluso il Sud dell'Iraq fino all'India di Nord-Ovest. La vegetazione di queste ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Chiara Lambert
Sara Magister
Le rete dei contatti e degli scambi: caratteri [...] Oriente, le aree del Mediterraneo meridionale, parte della Penisola Iberica ed alcune grandi isole del Mediterraneo. Le rotte tra l'Africa Settentrionale e la Sicilia da una parte e le coste meridionali dall'altra sono confermate nel VI secolo dai ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] tra i secc. 11° e 12° dell'era cristiana, e Djenné ('paradiso'), fondata intorno alla metà del sec. 11° nell'Africa subsahariana. Timbouctou fu fondata alla fine del sec. 11° e, in Mauritania, Kombi Saleh ricevette nel 1076 il suo assetto islamico ...
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EL GARCEL
S. M. Puglisi
Insediamento neolitico nella provincia di Almeria (Spagna sud-orientale).
Questo villaggio capannicolo, situato su una elevazione di terreno presso il fiume Antas, è divenuto, [...] volte con linguette perforate, attinenze con aspetti neolitici nordafricani. Nell'industria litica le relazioni col Nord Africa sono altrettanto palesi, specialmente per quanto riguarda il repertorio microlitico e geometrico che rivela un sostanziale ...
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punica, civiltà[1] Civiltà fenicia dell’Occidente, fiorita a Cartagine e nelle sue colonie tra 9° e 2° sec. a.C. Sotto l’aspetto storico e politico la documentazione al riguardo è per lo più indiretta, [...] dubbio permangono i caratteri fondamentali del mondo fenicio, ma in un’area di diffusione molto vasta (Africa settentrionale dalla Libia al Marocco, Malta, Pantelleria, Sicilia occidentale, Sardegna, Baleari e Penisola Iberica) tali caratteri ...
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Stirpe indoeuropea del ramo nomade, scito-sarmatico, degli Iranici. Abitarono le steppe dell’Ural, del Lago di Aral, del Mar Caspio fino al Don. Apparsi i Goti sul Mar Nero, gran parte di loro fu spinta [...] , ma fu disfatto dai Visigoti di Vallia (418). I resti, unitisi ai Vandali, li seguirono nel 429 in Africa, dove il re vandalo assunse anche il titolo di rex Alanorum.
La documentazione archeologica è rappresentata sostanzialmente da necropoli con ...
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DOLICHENO (Dolichenus)
C. Pietrangeli
Nome con il quale i Romani designavano il dio locale di Dolichè nella Commagene il cui culto, sviluppatosi in epoca relativamente tarda, fu importato in Occidente [...] che a Roma, ove ebbe almeno due santuarî, il culto di D. era diffuso specialmente in Pannonia, Dacia, Germania, Britannia e in Africa a Lambesi: particolarmente devoti a D. erano i soldati.
Il tipo del dio, armato di bipenne e di fulmine in piedi sul ...
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africa
àfrica (non com. àffrica) s. f. [dal nome proprio geografico Africa]. – Nell’industria tessile, armatura del tipo saia o diagonale a un solo dritto, usata spec. per i tessuti di cotone che furono detti tele d’Africa perché adoperati...
africano
(ant. affricano) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Africanus]. – 1. Dell’Africa: il territorio a.; le popolazioni a.; le ex colonie a.; Mare A., settore del Mediterraneo compreso tra la Sicilia, la Tunisia, la Tripolitania e il mar I0nio....