Figure favolose della mitologia greca, di statura gigantesca e fornite di un solo occhio situato in mezzo alla fronte. Nell’Odissea sono una collettività di giganti spregiatori degli dei, che vivono in [...] caverne allo stato pressoché di natura e antropofagi; sono pastori e il loro capo è Polifemo, figlio di Posidone. Nella posteriore Teogonia esiodea sono nominati tre C. come figli di Urano e Gaia: Bronte, Sterope e Arge, i cui nomi richiamano i più ...
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èpica Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distinguono un'e. tradizionale (poemi omerici, Canzone dei Nibelunghi), che fa riferimento ai racconti elaborati dalla tradizione, e un'e. [...] i cinque testi sumerici dell’epopea di Gilgamesh; più celebri ma più recenti sono i poemi Iliade e Odissea, gli unici conservatisi attribuiti a Omero; allo stesso autore gli antichi attribuirono i perduti poemi del cd. ciclo epico, per la maggior ...
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Scrittrice italiana (n. Milano 1979). Laureata in Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha conseguito un master in Comunicazione e media. Ha lavorato per diverse case editrici come [...] dei giallo che aiuta spesso la polizia nelle sue indagini. Hanno fatto seguito i romanzi: Scrivere è un mestiere pericoloso (2016), Non ditelo allo scrittore (2017), La scrittrice del mistero (2018), Un caso speciale per la ghostwriter (2019), Il ...
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Scrittore romeno (Haimanale-Prahova 1852 - Berlino 1912). La commedia di costume O noapte furtunoasă ("Una notte burrascosa", 1878) gli aprì le porte della società letteraria "Junimea"; in seguito scrisse: [...] la farsa D'ale carnavalului ("Carnevalesca", 1885), e il dramma psicologico Năpasta ("La malasorte", 1890). Allo stesso mondo piccolo borghese, e alla stessa società politica in formazione, demagogica e corrotta, riportano i geniali "momenti", per lo ...
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Cardinale (Roma 1540 - ivi 1603). A undici anni già improvvisava poesie e musica, di qui il soprannome di Poetino. Professore allo studio di Ferrara (1557), fu poi chiamato a Roma da Pio IV che lo nominò [...] il trattato in tre libri De l'educazione cristiana de' figliuoli (1584), scritto per suggerimento di s. Carlo Borromeo e ispirato ai principî morali ed educativi della Controriforma. Per il suo elegante stile latino l'A. fu considerato successore del ...
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Poeta turco (presso Baghdād 1495 - Baghdād 1556), è considerato il maggiore autore classico ottomano, pur essendo legato alla letteratura turca azerī. Nato in Iraq, vide la conquista di Baghdād da parte [...] sultano offrì la sua devozione pur avendo, in gioventù, espresso fedeltà allo scià alide Ismā‛īl, il grande rivale degli Ottomani. Passò tutta la vita nel territorio di Baghdād e lì morì di peste, senza mai avere visto la capitale imperiale, Istanbul ...
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Poeta latino (n. in Aquitania, presso la Loire, 790 circa - m. 835 circa). Religioso secolare, fu in rapporto con la corte carolingia. Prese parte alla spedizione contro i Bretoni (824), ma accusato presso [...] lode di Lodovico (De gestis Ludovici), straordinariamente adulatorio, allo scopo di impetrarne la grazia. Un secondo poema dedicò per Pipino nella guerra contro il padre, se pure è da identificarsi con lui quel cancelliere Ermoldo che nell'838 ...
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Islamista, arabista ed etiopista (Torino 1892 - Roma 1964); già direttore generale degli Affari politici al ministero dell'Africa Italiana, quale ministro plenipotenziario, fu capo missione in Africa e [...] del Sawāsĕw (1949); Il somalo della Somalia (1955); la versione del Corano (post., 1967). M. contribuì allo studio di correnti letterarie moderniste in paesi arabi e a far conoscere negli stessi, con scritti in lingua araba, la letteratura italiana. ...
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Scrittore e giornalista spagnolo (Vitoria 1875 - Madrid 1936), tra i più rappresentativi della generazione detta del '98. Un soggiorno in Inghilterra e letture di Nietzsche gli ispirarono Hacia otra España [...] negativo della generazione del '98 e l'accettazione e difesa di quella tradizione ispanica, nata con l'unificazione nazionale e rafforzatasi con la Controriforma e la colonizzazione americana, opposta allo spirito illuminista e al liberalismo. La sua ...
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Celtista (Nancy 1827 - Parigi 1910); dal 1890 prof. di lingua e letteratura celtiche al Collège de France. Studioso di antichità francesi (Recherches sur l'origine de la propriété foncière et des noms [...] habitants de l'Éurope, ecc., 1877), si volse poi allo studio del celtico (Cours de littérature celtique, 12 voll., grammaticales sur les langues celtiques, 2 voll., 1881-93, con É. Ernault; Les Celtes depuis les temps les plus anciens jusqu'en ...
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allo2
allo2 ‹aló› (o allô). – Voce interiettiva fr. (dall’angloamer. hallo), con la quale si richiama, al telefono, l’attenzione dell’interlocutore con cui non si è ancora preso o si è perduto il contatto; corrisponde al nostro pronto! (v....
e-democrazia
s. f. Utilizzo di procedure e piattaforme elettroniche allo scopo di incrementare la partecipazione democratica dei cittadini, mediante il loro coinvolgimento nei processi decisionali e la promozione di meccanismi...