DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] di Giacobbe "descritta in ottava rima", Giolito 1556, ad una traduzione - rimaneggiamento dell'Eneide, sempre in ottave, l'Enea, Varisco 1568, al pastiche tra Iliade e Eneide, in ottave, edito postumo dai Giolito nel 1572, con il titolo di Achille e ...
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GALEANI NAPIONE di Cocconato, Gian Francesco
Orietta Bergo
Nacque a Torino il 1° nov. 1748 nella parrocchia del Carmine, figlio primogenito di Valeriano (Carlo Giuseppe) e di Maddalena de Maistre. Come [...] Griselda, tratta dalla novella del Boccaccio; nutrì anche velleità poetiche, che lo condussero fra l'altro a tradurre dal latino l'Eneide (libri II, IV, IX) e a comporre la parafrasi in versi delle Profezie di Isaia e dei Treni di Geremia (apparse ...
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FUNAIOLI, Gino
Gianfranco Gianotti
Nacque il 2 ott. 1878 a Pomarance, presso Volterra, terzo di cinque figli di Alessandro, avvocato e possidente, e di Albina Cercignani. Compiuti gli studi liceali [...] attività di ricerca che nel corso degli anni Venti privilegiò soprattutto Virgilio. Nel 1924 uscì a Palermo L'oltretomba nell'Eneide di Virgilio, dove lo scenario del libro VI del poema consente allo studioso di interpretare il poeta latino - "figlio ...
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poesia
Margherita Zizi
La musica del linguaggio
Nata prima dell’invenzione della scrittura e presente in tutte le culture di tutte le latitudini, la poesia è una forma di espressione che si fonda sulle [...] appunto con la traduzione dell’Odissea di Livio Andronico. Ma anche la civiltà romana ebbe una sua grande epopea, l’Eneide di Virgilio, che narra il mito della fondazione di Roma.
Medioevo e Rinascimento. In questi periodi la tradizione epica trova ...
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BARTOLOMEO da Castel Della Pieve (Bartholomeus de Castro Plebis)
Guido Martellotti
Rimatore e grammatico del Trecento, nato in Umbria a Castel della Pieve (ora Città della Pieve), probabilmente nei primi [...] reina con grave fiamma incesa", capitolo, edito parzialmente dal Novati (1888, p.199, n. 1): parafrasi dei libro IV dell'Eneide. 3) "Accor'uomo, accor'uomo, ogni uom soccorra", canzone; è il lamento di una fanciulla sedotta e abbandonata; è contenuta ...
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CHIARAVACCI (Claravacaeus), Girolamo
Roberto Ricciardi
Nacque a Pizzighettone (Cremona) verso la fine del sec. XV. Non conosciamo con precisione la data della nascita. Supponendo che l'Arisi, menzionandolo [...] ; ma il Gabiani, cui spettò la ricognizione dell'opera, afferma di essersi comportato come Vario e Tucca nei confronti dell'Eneide virgiliana. Omobono si occupò invece dell'indice e dei memorabilia a fianco del testo.
Seguendo l'esempio di Ovidio, il ...
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CAETANI (Caietanus, Gaietanus, Galetanus, Alexandreus), Daniele
Roberto Ricciardi
Nacque a Cremona nel 1461 da Alessandro Caetani e compì i primi studi nella sua città sotto la guida di Antonio Frigerio, [...] misc. cart. del sec. XVI). Tra le opere ms. perdute possiamo annoverare le Virgilianae Ephemerides (un commento all'Eneide), le Annotationes in Lucanum, gli In Apulei libros commentarii, minute di corsi accademici (sappiamo inoltre dallo stesso C. di ...
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BONGIOVANNI da Cavriana
Eugenio Ragni
Nato sicuramente a Cavriana (Mantova), in data sconosciuta, ma presumibilmente compresa negli ultimi lustri del XII secolo, B. entrò ancor giovane nel convento [...] nel suo Libro, attinge più che altrove a piene mani all'opera del suo grande conterraneo Virgilio, e in particolare all'Eneide, riportandone, più o meno mutati, interi versi. L'Anticerberus, se non peraltezza di ispirazione, è certamente di qualche ...
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FABRI, Alessandro
Marina Boscaino
Nacque a Castel San Pietro (Bologna) nel 1691. Dopo un'infanzia passata nel paese natio, il padre Gianpaolo lo mandò a studiare a Bologna presso i gesuiti del collegio [...] antica e moderna.
Si ha notizia di traduzioni dell'Andria, dell'Eunuco, dell'Eautontimorumeno di Terenzio e dei primi quattro libri dell'Eneide.
Del F. ci è pervenuto un ampio numero di lettere. Si segnalano quelle tra il F. e l'omonimo e meno noto ...
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VALERIO Flacco (C. Valerius Flaccus Setinus Balbus)
Cesare Giarratano
Poeta latino, forse nato a Sezze, nella Campania. Della sua vita si sa solo quello che si ricava dal suo poema, cioè che apparteneva [...] considera la tecnica epica, il poema di Valerio Flacco è ben diverso da quello di Apollonio: il suo modello è l'Eneide. Ma vi si sente anche l'influenza della retorica, specialmente nei discorsi così frequenti dei personaggi. Anche nella lingua imita ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...