Fondatore (Montemor-o-Novo, Évora, 1495 - Granata 1550) degli ospedalieri (o Fatebenefratelli). Dopo varie occupazioni come pastore, soldato in Austria contro i Turchi, venditore di libri a Gibilterra, [...] si diede (1537) a vita ascetica (influenza decisiva ebbe su di lui Giovanni d'Ávila). Spogliatosi di tutto, a espiazione dei suoi peccati, venne considerato (o, secondo altri, si finse) pazzo, e dovette ...
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Navigatore e soldato portoghese (n. Évora 1516 - m. in Abissinia 1542), quartogenito di Vasco. Partito per l'India (1532) col fratello Estêvão (v.), combatté con lui in Malacca; nel 1541 partecipò alla [...] crociera nel Mar Rosso. Sbarcato a Massaua per soccorrere il negus abissino contro l'invasione musulmana, attraversò l'altopiano eritreo e penetrò nell'Agamè e nel Tigrè, ma, preso prigioniero, fu fatto ...
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Letterato, musicista e architetto portoghese (Évora 1470 - ivi 1536), compilatore di un Cancioneiro geral che porta il suo nome, pubblicato a Lisbona nel 1516. In esso sono raccolte poesie di 286 autori [...] portoghesi, dei quali 26 soltanto figurano con versi in castigliano. La maggior parte delle poesie del Cancioneiro rientrano nell'imitazione della scuola allegorico-dantesca spagnola, sebbene non vi manchino ...
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Gesuita portoghese (Ribeira Brava, Madera, 1526 - Évora 1583), rettore di collegi, noto soprattutto per una grammatica latina (De institutione grammatica libri tres, 1572) che ebbe più di quattrocento [...] edizioni e numerose versioni: la Ratio studiorum la prescrisse come testo di scuola ...
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Drammaturgo portoghese (n. forse Lisbona 1465 circa - m. forse Évora 1540). Fu poeta intenso di spiritualità religiosa e dotato di grande forza realistica, sovente idealista e intimo, più spesso aspro [...] e vigoroso, talora ricco di comicità e di spirito grottesco. Tra le sue opere, in cui utilizzò sia il castigliano sia il portoghese: la trilogia delle Barcas (1517-19), di tema religioso; la commedia Inês ...
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Pittore di origine fiamminga (frate dal 1517 in un convento presso Évora; m. prima del 1560). Fu uno dei più importanti rappresentanti dell'antica scuola portoghese, che continuò, sino al sec. 16º inoltrato, [...] le tendenze di G. David e dei Metsys. Opere sue nei musei di Lisbona e di Oporto ...
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Teologo gesuita (Cuenca 1535 - Madrid 1600). Insegnò filosofia a Coimbra, poi teologia in Évora. Dal Portogallo, per le polemiche cagionate dalle sue dottrine, tornò nella Spagna, ove visse fino alla morte. [...] M. è celebre nelle scienze giuridiche e morali per l'opera De iustitia et iure (1593-1600), ma soprattutto per la Concordia liberi arbitrii cum gratiae donis, divina praescientia, providentia, praedestinatione ...
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Architetto spagnolo (m. 1566), attivo in Portogallo, interprete del Rinascimento italiano che unisce a influenze plateresche (Evora, chiesa della Grazia, 1530-37). Notevoli, tra le sue opere, a Lisbona [...] l'abside della chiesa di Nossa Senhora de Belém (1551), che richiama l'arte di Juan Bautista de Toledo; a Tomar la chiesa di S. Maria da Conceição e il chiostro principale del Convento da Cristo (1557-62, ...
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Umanista fiammingo (Bruges 1511 - Salamanca 1561). Fu chiamato in Spagna (1531) da Fernando Colombo a lavorare nella Biblioteca Colombina; passò poi a dirigere il collegio di Braga (1538) e di Évora (1541) [...] in Portogallo; dal 1550 professore di grammatica a Salamanca. Scrisse una Chronica rerum memorabilium Hispaniae, sino al 1020 (I vol., 1552) ...
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Architetto portoghese (attivo 1551-1575); autore della cattedrale di Leiria (iniz. 1551), di S. María di Alcaçovas (dopo il 1565) e di varie altre chiese caratterizzate dagli interni a tre navate di uguale [...] altezza, di struttura gotica, ma con elementi rinascimentali. Con M. Pires dette i progetti per la chiesa dello Spirito Santo a Évora (1567), importante per la storia dello stile architettonico adottato dai Gesuiti. ...
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