Grammatico indiano (sec. 4º a. C., al più tardi), nativo dell'India nord-occidentale, il più antico grammatico di cui ci sia pervenuta l'opera. La sua grammatica sanscrita (Aṣṭādhyāyī "Gli otto capitoli"), [...] scritta in sanscrito in uno stile conciso, rappresenta un notevole approfondimento della dottrina grammaticale precedente; l'analisi delle parole, dagli elementi componenti (radici, suffissi, desinenze) ...
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Generale inglese (Mount Pleasant, Forres, 1824 - Algeri 1900), si distinse in India durante la rivolta dei sipāhī (1857); fece parte della spedizione Napier in Abissinia (1867-68). Durante la seconda guerra [...] anglo-afgana (1878-80), marciò su Kābul e batté gli Afgani ad Ahmed-Khel, poi a Urza. Comandante in capo dell'esercito indiano, tornò in Inghilterra (1885), dove ebbe la nomina a feldmaresciallo (1894). ...
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Orientalista, poeta e giornalista inglese (Gravesend 1823 - Londra 1904). Fu in India, direttore del Sanskrit College di Poona. Tornato (1861) in Inghilterra, fu per 40 anni al Daily Telegraph assumendone [...] nel 1873 la direzione. È noto soprattutto per una interpretazione poetica della vita e del pensiero del Buddha (The light of Asia, 1879). Tradusse testi filosofici ed epici indiani, e scrisse libri di ...
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Tagore
Famiglia bengalese. Protagonista della vita economica, sociale e culturale dell’India britannica, contribuì in misura sostanziale alla nascita e allo sviluppo del cd. Rinascimento bengalese. Brahmani [...] fasi il movimento nazionalista (cui contribuì, fra l’altro, con numerose canzoni; suoi sono gli attuali inni nazionali dell’India, Janaganamana, e del Bangladesh, Amar sonar Bangla); nel 1919 fu tra i primi a restituire il cavalierato ricevuto dagli ...
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Colonizzatore e funzionario portoghese (m. 1573). Distintosi in Africa e in India, fu nominato da Giovanni III governatore generale delle colonie portoghesi nel nord e nel sud del Brasile (per la prima [...] volta unificate amministrativamente dopo le varie conquiste isolate e la divisione in diverse capitanerie). Qui fortificò le colonie, fondò città, favorì il commercio, organizzò un servizio militare obbligatorio ...
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Diplomatico, generale, orientalista scozzese (Burnfoot, Dumfriesshire, 1769 - Windsor 1833). Ufficiale in India, studiò lingua e storia persiana e indiana; fu segretario del comandante generale di Madras, [...] Sir Alured Clarke (1796), e in seguito assistente del residente a Haiderabad (1798). A Teheran dal dicembre 1800 alla primavera del 1801, vi stipulò per l'Inghilterra importanti trattati politici e commerciali ...
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Uomo politico inglese (Kedleston Hall, Derbyshire, 1859 - Londra 1925). Sottosegretario per l'India (1891-92), dal 1895 al 1898 sottosegretario agli Esteri, nominato (1898) viceré dell'India, vi giunse [...] subito dopo la rivolta delle tribù della frontiera nordoccidentale, e compì grandi riforme amministrative. A causa di divergenze di vedute con il comandante in capo delle truppe, lord Kitchener, si dimise ...
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Gaikwar
Clan maratha che nel 1721 costituì un regno a Baroda, nell’India centroccidentale, all’interno della confederazione Maratha. Dopo la terza battaglia di Panipat (➔ Panipat, battaglie di) il sovrano [...] l’altro, gli studi superiori di B.R. Amdedkar negli Stati Uniti), ma fu anche grande patrono della tradizione letteraria, artistica e religiosa. La maharani di Baroda fu inoltre promotrice e primo presidente del National council of women in India. ...
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Fondatore (Dodballāpur, Bangalore, 1721 - Narasingarāyanpet, Chittoor, 1782) della dinastia musulmana di Mysore (India). Accentrò nelle sue mani il potere pur riconoscendo nominalmente l'autorità del ragià [...] locale. Lottò a lungo contro gli Inglesi e cadde in battaglia contro di essi ...
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Viaggiatore veneziano del sec. 16º. Compì (1562-81) un lungo viaggio in India, portandosi da Tripoli di Siria al Golfo Persico e quindi a Ceylon, a Sumatra e a Malacca. Fu due volte in Birmania (Pegù), [...] dove si arrichì con traffici. Ha lasciato un'interessante relazione dei suoi viaggi (1587) ...
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indi
(ant. inde) avv. [lat. ĭnde; cfr. ne1], letter. – 1. Con valore locativo, da lì, da quel luogo: Poder di partirs’indi a tutti tolle (Dante); Indi traendo poi l’antiquo fianco ... (Petrarca). Talora fig., con valore causale (perciò, in...