Esponente social-populista russo (Vjatka 1850 - Parigi 1926). Nel 1917 si schierò contro i bolscevichi nella cosiddetta Unione per la rigenerazione della Russia; ad Arcangelo divenne capo del governo provvisorio controrivoluzionario del settore nordico; nel 1919 cercò di sollecitare a Parigi l'aiuto dell'Intesa; nel 1920 si recò nella Russia meridionale, a Ekaterinodar, dove organizzò il governo del ...
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Musicista russo (Votkinsk 1840 - San Pietroburgo 1893). Compositore geniale e versatile, tra le sue opere più celebri spiccano Eugenio Oneghin (1879) e La Dama di picche (1890). Assai importante è la produzione che dedicò al balletto, di cui C̆. è considerato, sotto l'aspetto musicale, uno dei padri. I suoi capolavori (Il lago dei cigni, 1876; La bella addormentata nel bosco, 1890; Schiaccianoci, 1892), ...
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Scrittore ucraino (Mar´janovka, governatorato di Poltava, 1812 - Pietroburgo 1848). Autore di favole, racconti, romanzi (Čajkovskij), poesie (fra le quali la famosa romanza Oči čërnye "Occhi neri") e di [...] traduzioni in ucraino, si colloca degnamente tra T. Ševčenko e N. Gogol´ muovendosi nella scia ora dell'uno ora dell'altro ...
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Pianista (n. presso Char´kov 1863 - m. New York 1945). Studiò con N. Rubinstein, P. I. Čajkovskij e F. Liszt. Iniziò la sua carriera di concertista di pianoforte nel 1880, e fu prof. a Mosca (1886-90); [...] poi direttore d'orchestra a Mosca e a San Pietroburgo. Lasciata la Russia (1918), nel 1922 si stabilì a New York. È considerato uno dei più grandi pianisti del suo tempo ...
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Poeta russo (Rjazan´ 1819 - Pietroburgo 1898). Le sue liriche, molte delle quali furono musicate (da P. I. Čajkovskij, S. T. Taneev e altri), si distinguono per la grazia con cui rielaborano motivi tipicamente [...] romantici; oltre alle numerose raccolte (Gammy "Scale musicali", 1844; Ottiski "Impressioni", 1866; Večernij zvon "Campane delle sera", 1890) è da ricordare il poemetto narrativo Kuznečik-muzykant ("Il ...
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Basso russo (Mosca 1938 - Vienna 2021). Formatosi al conservatorio Rimskij Korsakov di Leningrado, ha debuttato nel 1963 al teatro Malyj nell'Onegin di Čajkovskij. La vittoria al premio di Sofia nel 1967 [...] e al Čajkovskij nel 1970 gli hanno aperto le porte del Bol´šoj e dei massimi teatri europei. È stato particolarmente apprezzato nel repertorio russo da Glinka a Rachmaninov. ...
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Musicista (Vladimir-na-Kljaz´me 1856 - Djudkova, Zvenigorod, 1915). Studiò al conservatorio di Mosca con N. Rubinstein per il pianoforte e P. I. Čajkovskij per la composizione. Esordì come pianista, compiendo [...] numerosi giri di concerti in Europa. Fu professore e per alcuni anni direttore del conservatorio di Mosca. Come compositore, scrisse la trilogia drammatica Oresteia (1895), musiche orchestrali e corali, ...
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Violinista e direttore d'orchestra russo (n. Ufa 1944). Figlio d'arte, ha studiato ai conservatori di Leningrado e Mosca. Dopo la vittoria al concorso Čajkovskij di Mosca (1970), ha intrapreso una brillante [...] carriera internazionale, segnalandosi come interprete del repertorio barocco e romantico. Dirige il complesso dei Virtuosi di Mosca e, dal 2003, l'Orchestra nazionale russa ...
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Musicista (Mosca 1872 - ivi 1956). Studiò al conservatorio di Mosca, ove fu poi a lungo insegnante (1905-50). Compositore noto per lavori teatrali, orchestrali e da camera, influenzato inizialmente da [...] Čajkovskij, si indirizzò in seguito verso l'impressionismo francese e verso la tradizione della musica popolare russa e asiatica. ...
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Pianista inglese (Mansfield 1937 - Londra 1989). Dopo gli studî al Royal college of music di Manchester e la vittoria in alcuni concorsi internazionali, nel 1962 fu primo ex aequo con V. Askenazy al concorso [...] Čajkovskij di Mosca. Il suo repertorio spaziava dalla musica romantica a quella contemporanea. ...
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patetico
patètico agg. [dal lat. tardo pathetĭcus, gr. παϑητικός, der. di πάϑος «sofferenza»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di opera, situazione, episodio, atteggiamento e sim. che suscitano un sentimento di malinconica commozione, di mestizia, di...
ostinato
agg. [dal lat. obstinatus, propr. part. pass. di obstinare (v. ostinarsi)]. – 1. a. Di persona, che persiste con caparbia tenacia in un atteggiamento, in un proposito, nelle sue idee o opinioni, spesso nonostante l’evidenza contraria,...