sunyataśūnyatā
Termine sanscr. (letteral. «vacuità»). Termine chiave del buddismo Mahāyāna e in partic. del pensiero di Nāgārjuna. Possibili antecedenti sono rintracciabili nel Canone buddista in pāli, [...] laddove si invitano i monaci a concentrarsi in luoghi vuoti (śūnya). I commenti della scuola di Buddhaghosa (➔ Theravāda) al Canone, poi, elaborano ulteriormente sul tema, ma sebbene tale direzione di influenza sia stata poco investigata, è possibile ...
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śūnyavāda Scuola e dottrina buddhistica assertrice del «vuoto» (sanscr. śūnya), cioè della non esistenza assoluta; il suo più illustre esponente fu Nāgārjuna (2° sec. a.C.). È chiamata anche śūnyatā, e [...] i suoi seguaci sono detti śūnyavādin. La dottrina ś. sostiene la vacuità del mondo fenomenico, così come di ogni concetto, compreso quello stesso del vuoto, che altro non è se non una designazione metaforica. ...
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Yogacara
Yogācāra
Corrente filosofica del buddismo Mahāyāna, anche detta Vijñānavāda («dottrina della [sola] coscienza»). Il termine significa «pratica dello yoga».
Storia
Il primo testo dello Y. è [...] il compimento dell’insegnamento del Buddha; nei precedenti due livelli, ossia le quattro nobili verità e la vacuità (śūnyatā), il senso ultimo del suo insegnamento sarebbe rimasto ancora implicito. Seguono poi alcuni trattati filosofici ascritti a ...
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Madhyamaka
Scuola del buddismo Mahāyāna (➔) che riconosce il filosofo indiano Nāgārjuna (➔), vissuto all’inizio del primo millennio dell’era volgare, come proprio fondatore e diffusasi poi dall’India [...] opposti estremismi è presente già nel Canone buddista pāli e anche l’elemento centrale della scuola, la vacuità (śūnyatā, ➔), presenta possibili antecedenti canonici. Parimenti canonico è il nesso causale che lega ciclicamente il sorgere e il venir ...
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DESIDERI, Ippolito
Giuseppe Toscano
Nacque a Pistoia il 20 dic. 1684 da Iacopo e da Maria Maddalena Cappellini, in una famiglia patrizia del luogo. Il 9 maggio 1700 entrò nella Compagnia di Gesù a Roma [...] . La seconda parte è un vero trattato sull'interdipendenza, cioè sul vuoto di tutte le cose. Partendo da questo vuoto (śūnyatā), il D. dimostra che se nulla nella sfera dell'esistente ha in sé la ragione della propria esistenza, si deve riconoscere ...
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Theravada
Theravāda
Letteral. «dottrina degli anziani». Scuola buddista che si rifà direttamente al canone buddista in pāli e oggi diffusa in Śrī Laṅkā, Cambogia, Birmania e Thailandia. Il canone pāli [...] il sanscrito, dai dibattiti che hanno occupato i filosofi indiani classici e postclassici, da cui pure è stato influenzato (➔ śūnyatā) pur senza prendervi direttamente parte. La delineazione della filosofia del Th. si basa perciò su indizi canonici e ...
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tibetana, filosofia
La filosofia t. si sviluppa a partire da testi e presupposti del buddismo indiano e quasi esclusivamente in ambito buddista, offrendo interessanti soluzioni e sviluppi alle correnti [...] per la filosofia t. è il dibattito fra i sostenitori della «vacuità in sé» e della «vacuità di ciò che è altro» (➔ śūnyatā). Tre delle quattro maggiori scuole religiose t., la Sa skya, la bKa’ brgyud e la rNying ma, aderiscono all’interpretazione del ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] dam) e di riassorbirla, sperimentando così in sé stesso l’identità dei due processi e la risoluzione di tutta la realtà nello śūnya.
Accanto alla via dei tantra resta la base mahāyānica del lamaismo, cioè la via graduale verso la liberazione che si ...
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Nagarjuna
Nāgārjuna
Filosofo indiano (ca. 2°-3° sec. d.C.). È considerato il fondatore della scuola del buddismo Madhyamaka (➔).
Rilevanza e collocazione storica
Sia i seguaci del Madhyamaka sia gli [...]
Metodo dialettico
Per mostrare che ogni ente, compresi i dharma, è privo di natura propria (svabhāva) e quindi vuoto (śūnya), N. mostra le aporie logiche cui l’ipotesi contraria condurrebbe. Che si parli di oggetti spazialmente estesi o di facoltà ...
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Buddhismo
Heinz Bechert
Introduzione
Il termine 'buddhismo' sta a indicare sinteticamente tutte le forme di religiosità che si richiamano in qualche modo all'autorità di Gautama Buddha. Come il cristianesimo, [...] anche gli elementi sono 'vuoti' e privi di natura intrinseca e di caratteri distintivi in senso filosofico.
4. La 'vacuità' (śunyatā). Una volta che si sia compresa l'irrealtà della persona e degli elementi si è arrivati anche alla conoscenza della ...
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zero
żèro agg. e s. m. [dal lat. mediev. zèphyrum, adattam. (Leonardo Fibonacci nel Liber abbaci, 1202) dell’arabo ṣifr «nulla, zero», calco del sanscr. śūnyá «vuoto» e poi «zero» (v. anche cifra)]. – 1. a. Primo numero della successione naturale...
cifra
(ant. cìfera) s. f. [dal lat. mediev. cifra, e questo dall’arabo ṣifr «nulla, zero», che è un calco del sanscr. śūnyá «vuoto, zero»]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente lo zero (c. non significativa) e i...