. al-Ḥasan ibn Hāni', soprannominato Abū Nuwās, cioè "quello che ha il ricciolo" (è tradizione infatti che portasse i suoi riccioli spioventi sulle spalle), celebre poeta arabo nato in al-Ahwāz (capoluogo [...] des Abu Nowas des grössten lyrischen Dichters der Araber, Vienna 1855 (traduzione d'alcune sue poesie): I. Goldziher, Abhandlungen zur arabischen Philologie, Leida 1896, I; Ṭāhā Ḥusain, Ḥadīth al-arba‛ā' (Conversazione del mercoledì), Cairo 1925, I. ...
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DAMASCO
P. Cuneo
(gr. ΔαμασϰόϚ; lat. Damascus; arabo al-Shāmo Dimashq)
Capitale della Rep. Araba di Siria, situata al margine occidentale del deserto siriano, ai piedi della catena montuosa dell'Antilibano, [...] delle madrase assumevano alcune scuole specializzate quali la dār al-Qurān ('casa dei lettori del Corano') e la dār al-ḥadīth ('casa per l'insegnamento delle tradizioni religiose'), presenti a Ḥayy al-Khalāṣa (Dār al-Qur᾽ān al-Sinjariyya, del 1334 ...
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In forma più completa, Muḥyī ad-dīn ‛Abd al-Qādir ibn Abī Ṣāliḥ Genkī Dōst al-Gīlānī (\arabo\ od \arabo\), famoso santo dell'islamismo, nato in un villaggio della provincia persiana del Gīlān (lungo le [...] 528 èg. (1134 d. C.) divenne pubblico professore di diritto ḥanbalita, di esegesi del Corano, di tradizioni concernenti Maometto (ḥadīth) e di ṣūfismo; e in quest'ultimo campo apparve così valente direttore di coscienze, da radunare intorno a sé un ...
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Ibn Khaldun
Ibn Khaldūn
Storico arabo (Tunisi 1332 - Il Cairo 1406). Della sua grande opera storica (Kitāb al-‛ibar «Il libro degli esempi storici») in due libri, dedicati alla storia degli Arabi e [...] -re di I. Kh., che divide le scienze in razionali (logica, fisica, metafisica, scienze della quantità) e trasmesse (Corano, hadith, diritto, teologia, sufismo e scienze linguistiche). La filosofia viene collocata, insieme alla magia, l’alchimia e l ...
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Fondatore di quello che, cronologicamente, è il terzo dei sistemi o riti o scuole (madhhab) sunniti vigenti in rituale e diritto musulmano e che da lui prende il nome (v. islamismo, XIX, p. 614). Di stirpe [...] e Mālik, e quindi cercando sempre di giustificare le norme suddette in base ai testi coranici e alle tradizioni canoniche (ḥadīth). La sua opera maggiore è il voluminosissimo trattato di diritto, redatto da un suo discepolo e intitolato dai suoi ...
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fondamentalismo
Caratteristica dei movimenti religiosi, ma anche ideologici e politici, che propugnano un ritorno radicale ai «fondamenti» di una dottrina, identificati come autentici e infallibili. [...] e alle pratiche fondamentali dell’islam originario, desunti da un’interpretazione letterale delle fonti religiose tradizionali (Corano e Hadith). A questi si aggiunge, in genere, l’appello all’adozione rigorosa della , al rigetto del modernismo, del ...
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Con il termine jihadismo si fa tradizionalmente riferimento al macrofenomeno del fondamentalismo islamico che, attraverso una multiforme costellazione di soggetti e raggruppamenti, promuove il ‘jihad’ [...] percezione non risulta tuttavia unanimemente condivisa, e occorre precisare che alcune sure del Testo sacro oltre che diversi hadith – brevi narrazioni che riportano il pensiero e l’insegnamento del Profeta Maometto – aprono a letture più aggressive ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La medicina araba non è riconducibile a un unico modello ma è ricca di varianti date le [...] essenziale nelle credenze e pratiche di cura. La dottrina di Maometto in merito alla medicina e all’igiene è consegnata agli hadith, tradizioni o “insegnamenti” a lui attribuiti ma in realtà compilati tra la fine dell’VIII e il IX secolo, che in ...
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Nome di una dinastia berbera che nella seconda metà del sec. XII e nella prima metà del secolo successivo dominò nell'Africa settentrionale, estendendo in qualche periodo il suo impero dall'Atlantico alla [...] del rituale e del diritto fatta nei trattati della scuola, e quindi trascuravano lo studio del Corano e dei ḥadīth (v.); esaurivano la religione nell'osservanza meticolosa di precetti rituali, respingevano in modo assoluto la teologia speculativa e l ...
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SCIITI
Carlo Alfonso Nallino
. Dall'arabo shī‛ī, cioè seguace del partito (shī‛ah) di ‛Alī e dei suoi discendenti in linea retta maschile. Sono un complesso di sette musulmane, al quale si contrappongono [...] per il musulmano morto impenitente e colpevole di peccati capitali. Per particolari, v. islamismo, XIX, pp. 611-612. Respingono i ḥadīth o tradizioni canoniche di cose dette e fatte da Maometto, quando non siano trasmesse da ‛Alī o suoi discendenti o ...
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