La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] per i testi ermetici, di cui era probabilmente entrato in possesso in quanto legato alla tradizione dei Sabei di Ḥarran, una setta filosofica della Mesopotamia settentrionale che praticava il culto degli astri richiamandosi all'autorità di Ermete ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] , Isfahan e Ṭāq-i-Bustān. Una medesima tendenza stilistica si manifesta anche nella decorazione plastica della Grande moschea di Ḥarrān, presso Urfa, che fu la residenza favorita di Marwān II (744-755); l'edificio fu ristrutturato molto probabilmente ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] che Ṯābit ibn Qurra fu uomo di grande talento e scrisse di matematica, astronomia, medicina e filosofia. Nato a Ḥarrān, in Mesopotamia, apparteneva alla setta dei Sabi, e sebbene la sua lingua madre fosse il siriano conosceva anche le lingue ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] la tradizione mitologica greca59. I santuari pagani sono frequentati nel Tardo Antico, anche in città come Apamea e Harran. Specialmente Heliopolis (oggi Ba’albek, Libano) resta a lungo un centro pagano60.
Il massiccio calcareo nelle vicinanze di ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia nell'Islam occidentale
Julio Samsó
Juan Vernet Ginés
L'astronomia nell'Islam occidentale
L'Andalus e il Maghreb
di [...] conservato all'Escorial; è noto inoltre che al-Kirmānī (m. 1065 o 1066), di ritorno dall'Oriente, dove aveva soggiornato a Ḥarrān, portò con sé a Saragozza le famose Rasā᾽il Iḫwān al-Ṣafā᾽ (Epistole dei Fratelli della purezza). Non conosciamo fino a ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La scienza della musica negli scritti arabi
Amnon Shiloah
La scienza della musica negli scritti arabi
Un itinerario teorico nell'affascinante [...] e traduttore dal greco e dal siriaco in arabo Ṯābit ibn Qurra (m. 288/901), che apparteneva alla comunità sabea di Ḥarrān e prestava servizio come astronomo ufficiale presso il califfo al-Mu῾taḍid, fu uno dei paladini più convinti del movimento ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] linguaggi indoeuropei dell'altipiano iranico, come per esempio, i Gutei, e dei Mitanni nella Mesopotamia settentrionale attorno a Ḥarrān. Questi ultimi avevano anzi fondato, quando l'Assiria era appena in via di formazione, uno stato potente nella ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] altri i centri urbani dei Lakhmidi cristianizzati (per es. Ḥīra in Bassa Mesopotamia), dei Sabei adoratori della Luna (per es. Ḥarrān in Alta Mesopotamia), dei Ghassanidi e dei Nabatei (per es. Damasco, Bosra, Petra nell'area siro-palestinese) e di ...
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