MOSCATO, Yehudah ben Yosef Aryeh (Leone)
Saverio Campanini
– Nacque a Osimo nel 1533 o alla fine dell’anno precedente, da genitori di cui non si è conservata notizia.
La data di nascita si desume dall’atto [...] to 1800, München 1975, pp. 221-239; S. Simonsohn, History of the Jews in the Duchy of Mantua, Jerusalem 1977; D. Harrán, Cultural fusions in Jewish musical thought of the Later Renaissance, in F. Della Seta - F. Piperno, In Cantu et in Sermone. For ...
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SIRIA (XXXI, p. 885; App. I, p. 1006; II, 11, p. 835)
Umberto BONAPACE
Ettore ANCHIERI
Giorgio Raffaele CASTELLINO
La repubblica siriana è divisa amministrativamente in 9 province che sommano una [...] -610 con due periodi di costruzioni. La città fu distrutta dagli Sciti e dai Babilonesi allo stesso tempo della vicina Ḫarrān. Gli edifici paiono da interpretarsi come un tempio dedicato a Sin. Di grande importanza è il tesoro di tavolette cuneiformi ...
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. La storia dell'alchimia, secondo il Kopp, è la storia di un errore umano. Più che d'un errore s'avrebbe a dir d'una colpa se pensiamo a Dante che confina "nell'ultima bolgia delle diece" il condiscepolo [...] ); così è impossibile per ora determinare quanta parte nella trasmissione abbia avuto quel focolare di cultura greca pagana di Harrān (l'antica Carrhae, nella Mesopotamia centrale occidentale), che si mantenne vivo sino a tutto il sec. X e che ...
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LARSA
R. Dolce
Antica città sumerica, sull'odierno Tell Senkere, situato nell'Iraq meridionale. Dista 20 km da Uruk/Warka e 40 km da Ur/Tell el-Muqayyar; doveva trovarsi sulle rive dell'Eufrate, che [...] uso anche durante il regno di Nabonedo, cui appartengono i resti di ima stele, copia locale della più celebre trovata a Ḥarrān, riutilizzata in età ellenistica come soglia di porta. Resti di ceramica e di tavolette datate al terzo anno di Filippo III ...
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LANFRANCO, Giovanni Maria
Stefano Campagnolo
Nato intorno alla fine del secolo XV a Terenzo, presso Parma, si formò con Ludovico Milanese, un organista segnalato a Lucca fra il 1512 e il 1537. Non esistono [...] ; G. Massera, Musica inspettiva e accordatura strumentale nelle "Scintille di musica" di L. da Terenzo, Bologna 1964; D. Harran, Word-tone relations in musical thought from Antiquity to the seventeenth century, Neuhausen 1986, pp. 130-156, 197-209; A ...
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SOMMI (Somi, Sommo) PORTALEONE, Giuda Leone de'
Aldo Roma
SOMMI (Somi, Sommo) PORTALEONE, Giuda Leone de’ (ebraico Yehudà ben Yitzchaq Somi mi-Sha‘ar Aryè). – Nacque tra il 1525 e il 1527 probabilmente [...] e mecenati a Mantova nel ’500, Bologna 1992, ad ind.); L. de’ Sommi, Tre sorelle, a cura di G. Romei, Milano 1982; D. Harrán, Salomone Rossi as a composer of theater music, in Studi musicali, XVI (1987), pp. 95-131; G. Dalla Palma, L’“Irifile” e la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La resistenza del paganesimo
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra IV e V secolo la legislazione imperiale si fa sempre [...] fino al VI secolo nell’oasi libica di Augila viene praticato il culto di Alessandro Magno. Nella città di Harran infine, l’antica Carre, il culto mesopotamico degli astri, venato di neoplatonismo ed ermetismo, sopravvive anche alla conquista islamica ...
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ORIENTE CRISTIANO
Michelangelo Guidi
. Con questa espressione, che nel suo senso più lato comprende tutte le manifestazioni della cristianità d'Oriente, si indica più specialmente nell'uso concreto [...] Abū Qurrah (morto nell'820 circa; v.) vissuto a lungo nel monastero di S. Saba presso Gerusalemme, poi vescovo di Ḥarrān. Fu in relazione con Giovanni Damasceno e scrisse di teologia e difese (oltre che il culto delle immagini) la dottrina ortodossa ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo fenicio
Massimo Botto
Piero Bartoloni
La rete dei contatti e degli scambi
di Massimo Botto
I commerci hanno sempre rappresentato l'asse portante [...] facendo riferimento all'area mesopotamica: Ezechiele, sottolineando il fatto che gli scambi fra Tiro e i centri di Harran, Kannèh, Eden, Assur e Kilmad riguardavano vesti preziose, ammanti purpurei, tappeti, tessuti a vari colori e funi robuste ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] e Medina. Tuttavia, alcune delle loro forme vennero utilizzate in moschee urbane di minori dimensioni, come ad Aleppo (Siria), a Ḥarrān (Turchia), a Qaṣr al-Ḥayr al-Gharbī (Siria) e, in certa misura, a Bosra (Siria) e nelle moschee yemenite. Le ...
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