Mistico e poeta persiano (Maihana, Khorāsān, 967 - ivi 1049). Nella mistica musulmana, rappresenta la corrente panteistica persiana del sufismo; in poesia, è uno dei primi autori di quartine (rubā'iyyāt) [...] allegoriche, ove le effusioni mistiche sono presentate sotto immagini erotiche e bacchiche ...
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Mistico musulmano persiano, morto intorno all'875 d. C. È uno dei maggiori rappresentanti dell'indirizzo più rigoroso di ascetismo mistico (sufismo) in seno all'Islam. ...
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Poeta e scrittore albanese (Frashër, Albania merid., 1846 - Costantinopoli 1900). Affiliato alla setta misterica dei Bektāshī, che basa il suo credo religioso nel "sufismo" persiano, le sue liriche, in [...] cui propugna la libertà dell'Albania e nel contempo la fratellanza universale, sono pervase da sottili vene di panteismo mistico. Il poema Historia e Skënderbeut ("Storia di Scanderberg", 1898) influì ...
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'Abd al-Qadir al-Gilani
‛Abd al-Qadir al-Gilani
Mistico musulmano persiano (Gilan 1078-Baghdad 1166). Teologo della scuola hanbalita, si accostò al sufismo, fino a divenire uno dei più famosi predicatori [...] e mistici del suo tempo. Da lui ha origine la confraternita detta Qadiriyya, diffusa in tutto il mondo islamico ...
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Sultano musulmano (sec. 19º) del regno di Sokoto (Africa centrale), di stirpe Fulbe. Figlio di ῾Othmān Danfodio, successe al padre nel 1816, dividendo l'impero avito col fratello ῾Abd Allāh. Sotto di lui [...] fiorirono studî sul sufismo. ...
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Teologo, mistico, filosofo e giurista musulmano (Ṭūs nel Khorāsān 1058 - ivi 1111). Nell'anno 1091 al-Gh. insegnò alla madrasa Niẓāmiyya, dove divenne uno dei personaggi più eminenti. Nel 1095, in seguito [...] a una malattia nervosa, abbandonò la sua carriera di giurista e teologo per dedicarsi a una vita tutta rivolta al sufismo, nell'ambito del quale al-Gh. rappresentò l'iniziatore dell'ala moderata. In questi anni scrisse il suo capolavoro Iḥyā' 'ulūm ...
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Orientalista francese (Parigi 1903 - ivi 1978); direttore di studî all'École Pratique des Hautes Études per la cattedra di islamismo e religioni dell'Arabia (1954-74), diede vivo impulso al dipartimento [...] pubblicato testi e traduzioni (fra cui Les Oeuvres philosophiques et mystiques di S. Y. Sohrawardī) e studî sul sufismo e sulla storia della filosofia islamica, accentuando l'importanza dei motivi mistici e religiosi di origine iranica: Avicenne et ...
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PANZIERA, Ugo
Isabella Gagliardi
(Ugo da Prato). – Nacque a Pomarance in Val di Cecina, nella Toscana occidentale, in data imprecisata ma verosimilmente tra 1260 e 1270.
Frate francescano laico, il [...] Dio chi vuole pervenire alla contemplazione composto per correggere gli asceti cristiani (forse addirittura alcuni missionari) influenzati dal sufismo.
Panziera morì «in Tartaria» (Wadding, 1701), forse proprio a Pera, intorno al 1330.
L’Epistola ai ...
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sufismo
s. m. [der. di sufi]. – Nell’islamismo, la pratica ascetico-religiosa (e la stessa morale ordinaria a base religiosa) tendente, attraverso tappe successive percorse sotto la guida di un maestro, all’unione mistica con la divinità.
sufi
s. m. [dall’arabo ṣūf, prob. der. di ṣūfī «lana», dall’abitudine dei mistici di vestirsi di lana]. – Chi professa le dottrine e osserva le pratiche ascetiche del sufismo.