Safed
Cittadina d’Israele, situata su uno dei rilievi dell’alta Galilea. La storia di S. acquista rilievo nel periodo postbiblico: dopo la distruzione di Gerusalemme, fu sede di famiglie sacerdotali [...] e di numerosi ebrei che vi fecero fiorire gli studi talmudici. S. è considerata una delle quattro città sante ebraiche e i geografi arabi medievali ne descrivono l’importanza strategica. Nel periodo delle ...
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Abate benedettino (n. Alignan-du-Vent, Hérault - m. Marsiglia 1268) di Grasse (1224), poi vescovo (1229-67) di Marsiglia ove fece togliere l'interdetto, ma provocò frequenti lagnanze dei cittadini per [...] comunali; accompagnò Tibaldo, conte di Champagne e re di Navarra, in Terrasanta (1239) e concorse alla fondazione del castello di Safed; nella sua diocesi promosse la riforma morale del clero; nel 1267 rinunciò alla diocesi e si fece francescano. ...
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). - Cognome di una famiglia ebraica originaria della città pugliese. Isaia il Vecchio (Trani 1180 circa - Venezia 1250 circa), figlio di Mali, noto come Rid, fu poeta liturgico e autore di glosse talmudiche [...] di commenti e libri biblici; Aharon, trasferito da Trani ad Adrianopoli nel 1497, vi diresse un'importante accademia talmudica, dove si formò il nipote Mosè (Salonicco 1500 - Ṣafed 1580), noto come Mabit, talmudista e autore di responsa rituali. ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] Shulḥān 'ārūkh ('mensa apparecchiata' o 'tavola imbandita') di Yōsēf Qārō (Caro o Karo, 1488-1575), terminata nel 1554 a Ṣafed in Galilea; quest'opera venne rielaborata per l'area ashkenazita (ossia tedesca e polacca) da Mōsheh Isserles (1520-1572 ...
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di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] 60.000 Arabi abbandonarono immediatamente la città, ma altri 40.000 rimasero; pressappoco lo stesso avvenne anche a Tiberiade, a Safed, a Beth-Shean e a Giaffa, dove restarono circa 3.000 Arabi.
L'Alto commissario promise all'Esecutivo sionista che ...
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Acri
Jean Richard
Situata a nord del golfo di Haifa, allo sbocco di una fertile piana, Acri (l'odierna Akko in Israele), occupata dai crociati nel 1104, era diventata il porto più attivo del Regno di [...] egiziani, nel 1260, quando avevano combattuto con i mongoli nella battaglia di Ain Jalūt) e, dopo essersi impadronito di Safed, ebbe il controllo della piana di Acri. Le ostilità si prolungarono fino alla venuta di Edoardo d'Inghilterra che riuscì ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] che conducevano una vita di stretta ortodossia, di studio e di preghiera nelle città 'sante' di Gerusalemme, Hebron, Safed e Tiberiade. Nel 'Vecchio Yishuv' confluì nella seconda metà del secolo un'ondata di emigrazione ortodossa, in particolare ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] con le sue sculture-architetture; M. Gross, P. Eshet, Y. Shemy). Notevole centro di attività artistica è la città di Safed, che accoglie gli studi dei maggiori artisti; il villaggio degli artisti Ein-Hod (Haifa), fondato nel 1953 da M. Janco, ospita ...
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