«Einstein attacks quantum theory»: così titolava il New York Times la mattina del 4 maggio 1935. Il riferimento era ad un articolo in pubblicazione in quegli stessi giorni sulla prestigiosa rivista Physical [...] due! Concludiamo dunque che lo stato della particella B è determinato, in conseguenza di una misura effettuata sulla particella A, sebbene apriori non avrebbe ragione di esserlo, perché su di essa non è stata compiuta alcuna misura diretta. Le due ...
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Mai penseremmo che fra le librerie della biblioteca dell’università di Macerata si nasconda – non senza una certa discrezione cordiale, come afferma il magnifico rettore – una delle voci più particolari [...] “bastato che sapessero che si trattava di una storia sulle Malvinas perché lo rifiutassero apriori, senza neanche averlo letto. […] Sono più propenso a credere che il fatto di non pubblicare cose che riguardano i desaparecidos o le ...
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Capita spesso, al liceo, che alla domanda “cos’è la matematica?” i professori rispondano citando l’esistenza di alcuni misteriosi assiomi in cui ogni verità matematica affonda le sue radici, che sono indimostrabili [...] in quanto assunti come veri apriori. ...
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Qual è il ruolo della filosofia trascendentale kantiana oggi, a più di duecento anni dalla pubblicazione della Critica della ragion pura? A rispondere sono alcuni studi neurocognitivi i cui risultati ci [...] : «Il tempo non è un concetto empirico che sia stato ricavato da una qualche esperienza. […] Il tempo, dunque, è dato apriori. In esso soltanto è possibile qualsivoglia realtà dei fenomeni». Al di fuori del soggetto, quindi, spazio e tempo non hanno ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...
In filosofia, termine usato specialmente da I. Kant per indicare ciò che non dipende dall’esperienza, opposto a ciò che si definisce a posteriori. Ha origine in Aristotele, che aveva distinto l’universale dell’intelletto, la causa, come ‘primo...