Albero (Malus domestica) delle Rosacee, alto 3-10 m, con rami lucidi, rosso-bruni e gemme pelose; le foglie hanno il picciolo a metà della lamina; i fiori riuniti a 3-6 in corimbo, sono pentameri, e hanno [...] bruno. Il m. fiorisce in marzo-aprile e matura i frutti, a seconda delle varietà, in estate, autunno o inverno.
Il m. maturità), acidi liberi (malico e citrico) 0,6% ecc.
La pianta è attaccata da numerosi parassiti vegetali e animali, tra i ...
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Nome comune delle varie specie di piante del genere Lupinus appartenente alla famiglia Fabacee e comprendente circa 300 specie delle quali 5 italiane, e per la maggior parte americane. Sono erbe o suffrutici, [...] .
Coltivato specialmente in Germania è l. giallo (Lupinus luteus; fig. A), a fiori gialli odorosi e semi per lo più giallastri; la sua coltura per foraggio si è andata diffondendo dopo la creazione di razze (indicate con il nome di l. dolce) esenti ...
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Divisione di piante vascolari Pteridofite, considerate in alcune classificazioni del passato come classe Licopodine. Si tratta di piante erbacee, terrestri, acquatiche o epifitiche, presenti sia nelle [...] fertile, lo sporofillo, che è una foglia modificata o un organo simile a una foglia (fig.). Le L. possono avere un solo tipo di spore in due parti. Le L. durante il Carbonifero dominavano la vegetazione, con alberi che raggiungevano anche i 40 m di ...
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traccia botanica T. fogliare Il fascio vascolare che congiunge il sistema vascolare della foglia con quello del caule; si estende dalla base della foglia fino al punto della stele nel quale si stacca da [...] sulla linea di terra.
Nel calcolo delle matrici, t. di una matrice quadrata A è la somma degli elementi della sua diagonale principale, indicata con tr(A). Proprietà della t. Siano A e B due matrici quadrate dello stesso ordine e sia c uno scalare ...
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sesamo Nome comune del genere Sesamum, della famiglia Pedaliacee, e particolarmente della specie Sesamum indicum (v. fig.). Questa è un’erba annua, alta fino a 1,5 m, con foglie polimorfe, fiori solitari, [...] bianca forniscono un olio più pregiato.
Olio di s. Olio ricavato dai semi di s., sottoponendo a pressione o a estrazione con solvente la farina ottenuta dalla loro macinazione; costituisce il 40-55% in peso del seme; liquido giallo, trasparente ...
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Erba annua (Arachis hypogaea) delle Fabacee, nota anche come nocciolina americana; ha fusti eretti o prostrati, foglie composte di due paia di foglioline, fiori gialli; dopo la fecondazione lo stipite [...] i paesi caldi. I maggiori produttori sono Cina, Unione Indiana, Stati Uniti, Nigeria e Indonesia. La coltura richiede terreni piuttosto sciolti e non si adatta a quelli siccitosi; si semina alla fine di aprile o in maggio e si raccoglie in ottobre.
I ...
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Ordine di piante vascolari a ovuli, attualmente estinte con caratteristiche intermedie fra le Crittogame vascolari e le Fanerogame attraverso una complicata serie di mute (v. fig.). In passato le C. insieme [...] andate estinguendo nel Permiano superiore; è controversa la loro presenza nel Mesozoico. Erano piante arborescenti (fino a 40 m) a portamento da Conifere, con foglie sterili, persistenti, a nervature parallele, inserite elicoidalmente e raggruppate ...
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Botanica
Nome comune delle piante appartenenti al genere Tilia, il legno che se ne ricava e l’infuso con effetto diaforetico che viene preparato con i loro fiori.
Studi filogenetici condotti negli anni [...] essenziale. Numerose specie e varietà colturali si coltivano a scopo ornamentale per alberate nei viali e nei giardini dei fiori freschi di alcune specie di t., estraendo con etere la parte oleosa che si separa dall’acqua, e facendo evaporare poi ...
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Nome comune della pianta erbacea Pisum sativum (v. .) e del suo legume. Il genere Pisum, della famiglia Fabacee e molto affine a Lathyrus, comprende poche specie, rappresentate da piante annuali, con fusto [...] di p.; arvense, detta comunemente rubiglio, probabilmente sorto con la coltura, coltivato per foraggio, come pianta da erbaio e per fenomeni morbosi (emolisi, emoglobinuria ecc.), simili a quelli provocati dal favismo, scatenati dall’ingestione di ...
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Nome comune della pianta perenne (Cynara scolymus) delle Asteracee e del suo capolino fiorale immaturo, commestibile, di cui si mangiano il ricettacolo e la base delle brattee fiorali.
Il c. è noto solo [...] ; si moltiplica piantando in autunno i germogli basali, che vengono staccati dalla pianta vecchia, lasciando a ciascuno un pezzo del rizoma e 4-5 foglie. In certi paesi la coltura si rinnova ogni anno, in altri si continua per 3-5 anni, raramente di ...
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la qualunque loc. s.le f. (iron.) Una cosa qualunque che viene detta a sproposito, per superficialità o incapacità di argomentare, talvolta con lo scopo di abbindolare chi ascolta. ◆ È corretto l'utilizzo dell'espressione "la qualunque"? - Premesso...
la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...