Scrittore messicano (Città di Messico 1903 - ivi 1950); fondatore con S. Novo delle riviste Ulises (1927-28) e Contemporáneos (1928-31). La sua poesia, dai toni fortemente pessimistici, s'iscrive nell'ambito [...] , 1933; Nocturno del mar, 1937; Nostalgia de la muerte, 1938; Canto ala primavera y otros poemas, 1948). Fondatore del Teatro momento, 1934; El ausente, 1937). Scrisse poi drammi di stampo più tradizionale (La hiedra, 1942; Juego peligroso, 1949). ...
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Giornalista e scrittore (San Zenone Po 1919 - Codogno 1992); corrispondente da Parigi della Gazzetta dello sport (dal 1945), ne fu poi direttore (1949-54). Collaborò al settimanale Tempo (1954-56) e al [...] Il Giorno (1956-67), per poi dirigere il Guerin sportivo fino al 1973. Dal 1970 riprese a collaborare a Il Giorno, passando poi aLa Repubblica (1982). È autore di numerosi libri in cui analizza taluni fenomeni sportivi italiani: Addio bicicletta ...
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Poeta spagnolo (Paredes de Nava 1440 circa - Garci-Muñoz 1479). Si conservano di lui circa cinquanta liriche raccolte in varî canzonieri della prima metà del 16º sec., tra cui il Cancionero general di [...] di carattere amoroso, satirico, allegorico (come Castillo de amor, Escala de amor, La profesión que hizo en la orden del amor, ecc.). La sua fama è però legata soprattutto a Coplas ala muerte de su padre: ispirandosi alla Scrittura, ai Santi Padri ...
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Scrittore spagnolo (Siviglia 1583 circa - Madrid 1659); protetto del conte-duca di Olivares, seguì questo nell'esilio. Scrisse di critica letteraria (in particolare, il prologo all'edizione della poesia [...] tener el predicador), di teologia, di diritto, ecc. La sua produzione lirica, seppure limitata (60 sonetti, 2 la riflessione filosofica sulla brevità della vita e sul tema oraziano del carpe diem (Ala constancia, Ala pobreza, Ala riqueza, Ala ...
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Poeta cubano (Santiago de Cuba 1803 - Toluca, Messico, 1839). Esiliato nel 1825 per aver partecipato a movimenti rivoluzionarî, si rifugiò nel Messico. La sua fama è legata alle Poesías (1825; 2a ed. 1832), [...] classicista sebbene non prive di elementi d'ispirazione romantica: si ricordano i poemi En el Teocalli de Cholula (1820), Ala libertad de Cuba (1823), Niágara (1824) e l'Himno del desterrado (1825). Fu inoltre autore di tragedie (Los últimos ...
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Romanziere francese (La Haye-Descartes 1867 - Parigi 1926). Esordì con fantasie galanti (Le médecin des dames de Néans, 1896; Les bains de Bade, 1896; La leçon d'amour dans un parc, 1902) e con racconti [...] Marie des-Fleurs, 1897; Le parfum des îles Borromées, 1898), ma si affermò con romanzi di vita provinciale: Mademoiselle Cloque (1899); La Becquée (1901); L'Enfant àla balustrade (1903); Madeleine, jeune femme (1912). Accademico di Francia dal 1918. ...
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Scrittore spagnolo (Cadice 1741 - Gibilterra 1782). Scrisse in gioventù versi di scarso rilievo (Ocios de mi juventud, 1773); preromantico nelle Noches lúgubres, imitate dal Young, raggiunse la sua piena [...] saggi scritti, alla maniera delle Lettres persanes di Montesquieu, sulla tradizione spagnola e la decadenza contemporanea. Nelle "sette lezioni" di Los eruditos ala violeta (1772) toccò, secondo il gusto illuminista, questioni varie di letteratura e ...
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Drammaturgo (Parigi 1821 - Étretat, Senna Marittima, 1892). Tentò dapprima la commedia in versi (Une soirée àla Bastille, 1845; La journée d'un seducteur, 1846), ma ottenne i maggiori successi con drammi [...] popolare, scritti per lo più in collaborazione: Jenny l'ouvrière (1850), Sarah la créole (1852), Le père (1877), ecc. Scrisse anche commedie borghesi: Monsieur mon fils (1855), Je dîne chez ma mère (1855), La chasse au bonheur (1870), poesie, ecc. ...
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(gr. ᾿Αράχνη) Nella mitologia greca tessitrice di Ipepa, presso il monte Tmolo in Lidia, tanto abile da ritenersi superiore ad Atena e da sfidarla. La dea accettò il confronto, ma irritata per l’eccellenza [...] del lavoro di A., la trasformò in ragno. ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] risultati più compiuti ne Il Vangelo secondo Matteo (1964), in cui l'armonica fusione del cinema con la letteratura, la pittura e la musica diede l'avvio a quel "cinema di poesia" di cui P. doveva essere in Italia uno dei più convincenti teorici (Il ...
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la qualunque loc. s.le f. (iron.) Una cosa qualunque che viene detta a sproposito, per superficialità o incapacità di argomentare, talvolta con lo scopo di abbindolare chi ascolta. ◆ È corretto l'utilizzo dell'espressione "la qualunque"? - Premesso...
la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...