Generale (Modena 1775 - Milano 1838). Partecipò alla campagna napoleonica nel 1796-97 e quindi a molte altre campagne, fino alla battaglia di Wagram (1809); fu ministro della Guerra e della Marina del [...] regno d'Italia dal 1811. Partecipò alla battaglia di Lipsia, proteggendo la ritirata delle truppe sconfitte. Rimase in servizio per breve tempo anche dopo la Restaurazione. n Il figlio Camillo (Modena 1823 - ivi 1891), patriota, si segnalò nella ...
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Patriota e scrittore (Caupo, Seren del Grappa, 1816 - Firenze 1870). Giornalista, per ragioni politiche dovette riparare in Piemonte (1846) e poi in Svizzera (1847). Durante il 1848 fu a Milano, Genova, [...] militando nelle file mazziniane, e rappresentò a Berna la Repubblica Romana. Fu dopo l'unità deputato, anticlericale e di sinistra, dall'VIII alla X legislatura (1861-70). Scrisse, oltre la cronaca mensile Così la penso (1846-47), il romanzo Scipione ...
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Genero (m. 788) del re Desiderio, di cui aveva sposato la figlia Adelperga, nello sfacelo del regno longobardo seppe conservare il ducato che resse dal 758 (dal 774 col titolo di principe). Costretto a [...] prestar giuramento di fedeltà a Carlomagno (788) e a promettere la restituzione di molti dei suoi territorî alla Chiesa e il versamento di un tributo, la morte lo colse mentre cercava un ravvicinamento con Bisanzio. Lasciò 17 capitoli aggiunti all' ...
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Uomo politico (Firenze 1821 - ivi 1869). seguace della tendenza liberale-moderata, fu assai attivo nel biennio riformista (1847-48), ma si trasse in disparte durante la dittatura del Guerrazzi. Insofferente [...] al ritorno del granduca (luglio 1850), cospirò e dovette esulare per un anno. Tornato in patria e divenuto rappresentante a Firenze della Società Nazionale, fu uno degli organizzatori del moto del 27 apr. 1859, poi gonfaloniere di Firenze; dopo ...
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Secondogenita (Milano 1787 - Buccinigo, Erba, 1830) di Gaspare Casati, sorella di Gabrio, moglie di Federico Confalonieri; dama di corte della viceregina d'Italia Amalia Augusta, aderì progressivamente [...] alle idee antinapoleoniche e antiaustriache del marito per il quale ottenne, recatasi a Vienna dall'imperatore, la commutazione della pena di morte in carcere a vita. Morì sfibrata dai varî tentativi di soccorrere il marito allo Spielberg (nel 1829 ...
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Patriota (Castelvetrano 1832 - Roma 1879); a sedici anni vestì l'abito dei riformati di s. Francesco; alla notizia dello sbarco dei Mille a Marsala lasciò Palermo per presentarsi a Garibaldi, e divenne [...] il cappellano dei Mille. Fu poi con Garibaldi ad Aspromonte, nel Trentino, a Mentana, a Digione. Svestito l'abito monacale (1863), prese parte all'anticoncilio adunato a Napoli (1869), si sposò (1872) e morì non riconciliato con la Chiesa. ...
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Militare (Duingt, Savoia, 1786 - Torino 1850). Generale, fu energico viceré di Sardegna dal 1843 al maggio 1848; nell'ott. 1848 il ministro Pinelli gli affidò il difficile comando di Genova e lo creò senatore. [...] Accusato di reazionarismo dal Gioberti, andò a Torino per scolparsi, e, dopo la disfatta di Novara, divenne presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, ma il 7 maggio 1849 lasciò il posto a Massimo d'Azeglio. ...
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Patriota (Bologna 1802 - Forlì 1866); partecipò ai moti del 1831 e fu costretto a esulare a Corfù, a Malta, a Marsiglia e finalmente a Parigi, dove risiedette fino al 1848. Fu poi nominato commissario [...] straordinario dell'esercito pontificio nel Veneto e gli venne affidata una missione diplomatica a Parigi e a Londra (5 dic. 1848). Costretto ancora a esulare a Parigi, diresse infine (1860-65) la Gazzetta Ufficiale. ...
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Uomo politico spagnolo (Genova 1710 - Madrid 1786). Recatosi assai giovane in Spagna, fu inviato da Carlo III ambasciatore a Parigi, ove fu il principale negoziatore del Patto di famiglia (1761). Divenuto [...] primo ministro (1763), svolse una politica costantemente ostile all'Inghilterra; il fallimento di una spedizione contro il Marocco, da lui voluta, lo costrinse (1776) ad abbandonare il potere e ad accettare la nomina di ambasciatore a Roma. ...
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Generale (Savigliano 1846 - monte Rajo 1896). Nel dic. 1893, ad Agordat, inflisse una sconfitta ai dervisci; si segnalò ancora ad Adi Ugri, Coatit e Senafè. Urtatosi col gen. Baratieri, chiese invano di [...] essere rimpatriato. Nella giornata di Adua, l'A., dopo aver cercato invano con la sua brigata di sottrarsi alla pressione soverchiante degli Abissini, morì in combattimento. Medaglia d'oro alla memoria. ...
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la qualunque loc. s.le f. (iron.) Una cosa qualunque che viene detta a sproposito, per superficialità o incapacità di argomentare, talvolta con lo scopo di abbindolare chi ascolta. ◆ È corretto l'utilizzo dell'espressione "la qualunque"? - Premesso...
la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...