Compositore. Nato sulla fine del Cinquecento nel Napoletano, visse a Roma (1616), a Firenze (1615 e 1619), in Spagna (1621). Nel 1650 fu maestro della Real Cappella di Napoli. Probabilmente fu anche in [...] le sue Canzoni Sinfonie e Fantasie, ecc. per violini e viole ovvero altro stromento... con il Basso continuo dedicate a Don Giovanni d'Austria. L'artista è alquanto monocorde ma talora di fresca vena popolaresca, raggentilita nella monodia da camera ...
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Musicista compositore, nato a Parma il 27 settembre 1790. Coltivò prima le lettere, poi si dedicò agli studî musicali, sotto la guida di Francesco Fortunati. Nel 1822 fu nominato organista della Cappella [...] , e poi, dopo la morte del Simonis (1837), di maestro di cappella e direttore dei concerti di corte. Dal 1837 al 1856 fu direttore del il 18 marzo 1869.
Delle sue composizioni esistono a stampa: Divertimento per corno con accompagnamento d'orchestra ...
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Nacque nel 1751. La sua fervida attività di compositore si svolse ed ebbe fortuna specialmente in Polonia; ma la sua opera Circe (1785) fece pure il giro dei teatri italiani. Fra le altre sue opere ricorderemo: [...] Don Giovanni (1784); Maestro di Cappella (1785); Virginia (1786); Scipione Africano (1789). Morì a Varsavia nel 1811. ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] il ritratto di D. giovane nel palazzo del Bargello (cappella di S. Maria Maddalena) non è certamente di Giotto Francesco, Dante e Giotto, Nuova antologia, 1900, 169, pp. 659-673; A. D'Ancona, Il vero ritratto giottesco di Dante, Lettura 1, 1901, pp ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] sul lato est. Ne risultava una sorta di 'sacra rappresentazione' figurata che coinvolgeva l'intero spazio della cappella, a partire dallo spigolo sinistro della nicchia ove il S. Giuseppe fuoriusciva in diagonale verso lo spettatore, la testa ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] da Liutprando (712-744) per S. Pietro in Ciel d'Oro, e di altre figurazioni per la cappella del palatium di Corteolona (prov. Pavia). Probabilmente a tale periodo vanno ascritti un frammento di velum con pavoni e quadrupedi ritrovato nei resti della ...
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COLONIA
A. Tomei
(lat. Colonia Ara Claudia Agrippinensium; ted. Köln)
Città della Germania (Nordrhein-Westfalen), situata sul Reno.
Archeologia e Architettura
L'oppidum romano, fondato all'epoca dell'imperatore [...] scene cristologiche. All'ultimo ventennio del sec. 13° e al primo del successivo appartengono alcune vetrate nelle cappelle dedicate a s. Materno, a s. Michele e alla Vergine. Ai primi decenni del Trecento sono, ancora, databili le finestre del coro ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] edifici per gli ospiti e articolata su cinque navate con doppio transetto acappelle e il grande coro radiale con cinque cappelle, sistema che faceva del coro di Cluny III una delle strutture plasticamente più monumentali e visivamente imponenti ...
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BOCCHERINI, Luigi (Ridolfo Luigi)
Leila Galleni Luisi
Nacque a Lucca il 19 febbr. 1743, da Leopoldo e da Maria Santa Prosperi, nella casa dei Quilici, all'angolo di via Fillungo con via Buia, oggi via [...] , 10 e 11 dic. 1765.
Le musiche per la seconda e terza giornata furono affidate rispettivamente a Giacomo Puccini senior, maestro della cappella Palatina, e a Lelio Ignazio di Poggio; l'uso voleva, infatti, "che il testo poetico svolgesse l'argomento ...
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SOLIMENA, Francesco
Fiorella Sricchia Santoro
‒ Nacque a Canale, frazione di Serino (Avellino), il 4 ottobre 1657, da Angelo, pittore, e da Marta Grisignano dei quali fu il figlio primogenito.
Secondo [...] pari passo con il trasferimento nel 1702 del suo amico Alessandro Scarlatti da Napoli, dove era dal 1684 maestro di cappella, a Roma, accolto alla corte del munifico e colto cardinale veneziano Pietro Ottoboni, destinatario di due «rametti» e di due ...
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cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...
cappellata
s. f. [der. di cappello]. – 1. Colpo dato col cappello. 2. Quantità di roba che può essere contenuta in un cappello: una c. di noci; fare i quattrini a cappellate, in grande quantità. 3. pop. Fare una c., lo stesso che fare una...