Musicista (Villafranca Sabauda, Torino, 1480 circa - Roma 1545). Fu cantore vaticano e per quella cappella compose molta musica: messe, mottetti, un Magnificat, ecc., pur coltivando anche il genere profano [...] nobile e suggestivo, e può essere considerato, per la chiarezza e la semplicità del contrappunto, come un annuncio dello stile palestriniano. Nella madrigalistica il F. introduce, con A. Willaert, la composizione acappella e la scrittura imitativa. ...
Leggi Tutto
Musicista (Coccaglio, Brescia, 1553 circa - Roma 1599). Allievo del parmense Giovanni Contino. Con la dedica di un primo libro di madrigali a 5 voci si procurò la protezione del cardinale Luigi d'Este [...] i madrigalisti della seconda metà del Cinquecento, M. rappresenta la maggiore complessità polifonica pur nell'ambito dello stile "acappella". Anche la sua produzione mottettistica ha saputo trovare un felice equilibrio tra antico e nuovo. M. segue ...
Leggi Tutto
Musicista (Norimberga 1581 - ivi 1634), organista dei principi di Brandeburgo a Kulmbach e Bayreuth (1604), poi (dal 1616) a Norimberga, organista successivamente di S. Spirito, S. Lorenzo e S. Sebaldo. [...] È uno dei maestri di quel periodo di transizione nel quale lo stile strumentale penetra nella polifonia vocale. Scrisse musiche sia acappella (senza o con basso continuo) sia con strumenti, e un trattato di composizione. ...
Leggi Tutto
Architetto (Bissone 1599 - Roma 1667), col suo antagonista G. L. Bernini è una delle due più originali e importanti figure dell'architettura del sec. 17° in Italia. Dopo un soggiorno a Milano, venne forse [...] di Propaganda Fide; il campanile di S. Andrea della Fratte; la cappella Spada in S. Girolamo alla Carità (1660 circa), ecc. Fuori S. Maria degli Angeli a Faenza e di S. Paolo a Bologna; a Frascati trasformò la Villa Falconieri; a S. Martino al Cimino ...
Leggi Tutto
Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini [...] della Linda di Chamonix (1842) a Vienna, che gli fruttò la nomina a maestro di cappella e compositore di corte, del Don primi segni della paralisi e nel 1846 della demenza. Fu riportato a Bergamo ove terminò i suoi giorni. Aveva composto 3 messe, 1 ...
Leggi Tutto
Musicista (Crema 1602 - Venezia 1676). Studiò dapprima col proprio padre G. B. Caletti, poi (per cura del suo protettore F. Cavalli) in S. Marco, con C. Monteverdi. Qui C. (che aveva preso il nome del [...] Monteverdi trasse fecondi esempî di drammatismo musicale, in lui destinati a uno sviluppo barocco in senso "rappresentativo", "scenico". Dopo vent'anni d'esercizio polifonistico in cappella, fece rappresentare nel 1639, nel teatro di S. Cassiano, la ...
Leggi Tutto
Musicista (Aversa 1714 - Napoli 1774). Studiò con F. Durante, F. Feo e L. Leo. Esordì quale operista (1737), mentre era maestro di cappella del marchese d'Ávalos. Protetto poi dal duca di Varese, poté [...] direttore del conservatorio degli Incurabili; nel 1747 a Roma e a Napoli, dove allestì proprie opere. A Roma fu nominato coadiutore della cappella pontificia e accademico ceciliano. Poi (1749) fu chiamato a Vienna, dove, favorito dalla Corte, rimase ...
Leggi Tutto
Musicista (forse Venezia 1667 circa - ivi 1740). Figlio di Matteo L., maestro alla corte di Hannover, fu allievo di G. Legrenzi. Dal 1687 in poi fu attivo quasi sempre a Venezia in S. Marco, dapprima quale [...] cantore, poi (dal 1692) organista e infine (dal 1736) maestro di cappella. Acclamato in patria e fuori come operista (oltre una ventina di lavori), dette però il meglio del suo genio alla composizione chiesastica e alla vocale da camera: i Miserere, ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del musicista Pietro Mercandetti (Masserano, Vercelli, 1783 - Novara 1832). Studiò a Roma con G. Massi. Esordì come operista nel 1802 con un'opera buffa per Roma. Fu poi direttore musicale al [...] Teatro di Barcellona (1817-21) e infine, sino alla morte, maestro di cappellaa S. Gaudenzio in Novara. Compose soprattutto opere teatrali ma anche lavori chiesastici e cantate in un'arte che, nonostante l'abilità tecnica e l'innegabile vena musicale ...
Leggi Tutto
Musicista (Roma 1584 circa - Loreto 1629). Studiò con G. B. Nanino. Nel 1609 maestro di cappella al Collegio Romano-Germanico, dal 1609 al 1622 a Loreto, dal 1623 al 1625 a S. Giovanni in Laterano, dal [...] 1626 alla morte nuovamente a Loreto. Compose molta musica sacra (messe, mottetti, salmi, litanie, antifone, Scherzi sacri, ecc.), madrigali e alcune pagine strumentali. È uno dei più vigorosi e chiari polifonisti della scuola romana. ...
Leggi Tutto
cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...
cappellata
s. f. [der. di cappello]. – 1. Colpo dato col cappello. 2. Quantità di roba che può essere contenuta in un cappello: una c. di noci; fare i quattrini a cappellate, in grande quantità. 3. pop. Fare una c., lo stesso che fare una...