Pittore fiorentino (m. 1366); fu scolaro di Giotto (secondo Cennino Cennini lavorò con Giotto per 24 anni). La sua personalità si distingue da quella del maestro già nella Madonna col Bambino di Castiglione [...] note: affreschi con storie di Maria, nella cappella Baroncelli in S. Croce a Firenze (1332 circa - 1338), notevoli per polittico in S. Felicita di Firenze; l'armadio di S. Croce a Firenze (oggi disperso fra Berlino, Monaco e Firenze); la Deposizione, ...
Leggi Tutto
Scultore (Settignano 1428-31 circa - Firenze 1464). Forse scolaro di Donatello, certo in contatto con B. Rossellino, D. si distingue da entrambi, pur accettandone motivi di stile, per l'accentuato lirismo [...] . Partito dallo "stiacciato" donatelliano (putti del fregio della cappella Pazzi, 1450 circa), al quale imprime una vibrazione lineare nuova, giunge nel monumento funebre a C. Marsuppini in S. Croce a Firenze (dopo il 1450), che è legato nello schema ...
Leggi Tutto
Pittore (Venezia 1687 - ivi 1767). Allievo dello zio Francesco, pittore attivo a Venezia e nell'entroterra tra la fine del 17º e l'inizio del 18º sec., attraverso A. Balestra si avvicinò alla grande maniera [...] arte di G. B. Piazzetta e di F. Bencovich contribuì a orientarlo verso una pittura più chiara, di aggraziato e disinvolto tono contribuendo alla diffusione del nuovo gusto (dipinti per la cappella del castello di Schönbrunn). All'Accademia di Venezia, ...
Leggi Tutto
Pittore (n. 1485 circa - m. 1532). Nato forse in Lombardia, le origini della sua arte, alquanto complesse, vanno ricercate nella pittura lombarda legata al Bergognone; evidente è anche l'influsso del Bramantino, [...] roseto, già nella certosa di Pavia e gli affreschi provenienti da S. Maria della Pace (entrambi a Milano, Brera); la Crocifissione (1529, Lugano, S. Maria degli Angeli); i mirabili affreschi della cappella Besozzi (1530, Milano, Monastero Maggiore). ...
Leggi Tutto
Pittore (Orzinuovi 1450 circa - Vicenza 1523). Documentato a Venezia nel 1469, operoso nella bottega di G. Bellini, e nel 1482, impegnato a dipingere i teleri con le Storie della Genesi per la Scuola di [...] 'intensa resa plastica e nei ritmi spezzati e drammatici, l'influenza di A. Vivarini e A. da Messina. Tra le ultime opere, caratterizzate dall'intensificarsi dei motivi decorativi: la cappella di S. Biagio nella chiesa dei SS. Nazaro e Celso (1504-06 ...
Leggi Tutto
Scultore (Genova 1630 - ivi 1702). Dapprima ebanista, fu poi allievo di Bernini per sei anni (1655-61). Tra i maggiori esponenti della scultura barocca genovese, tra il 1661 e il 1677 scolpì statue di [...] scuola romana agli eleganti ritmi diffusi da P. Puget. Presente anche a Venezia (sepolcro di F. Morosini, 1678, S. Niccolò da Tolentino) e a Padova (Deposizione, 1686, S. Giustina; cappella del Tesoro, su suoi progetti, 1689, Basilica del Santo), nel ...
Leggi Tutto
Pittore (Bologna 1578 - ivi 1660). Fu alla scuola di D. Calvaert, insieme a G. Reni, che poi seguì nell'Accademia carraccesca. Recatosi a Roma (c. 1601-1602), collaborò con Annibale Carracci alle lunette [...] . Doria), e, più tardi (1610), con G. Reni negli affreschi della cappella del Quirinale. L'opera più rilevante degli anni romani è la decorazione di una sala del palazzo Giustiniani a Bassano di Sutri (1609-10), cui segue quella della galleria di pal ...
Leggi Tutto
Architetto (Firenze 1699 - Roma 1781). Studiò a Firenze con G. B. Foggini, e si perfezionò a Roma. Tra le sue prime opere sono il portico d'accesso alla chiesa di S. Cecilia a Roma (1725) e la cappella [...] . Maria della Morte, la facciata di S. Maria Maggiore (1743-50), il palazzo Cenci-Bolognetti, il carcere delle donne a Porta Portese; a Napoli, l'Albergo dei poveri, la chiesa degli Incurabili (1763), la Manifattura reale di porcellane, i Granili, la ...
Leggi Tutto
Pittore (Bologna 1474 o 1475 - ivi 1552). Formatosi presso il padre, Giovanni Antonio, anch'egli pittore, risentiva del Francia e del Costa, prima del viaggio a Roma (1500-1503 circa), ove l'incontro con [...] (tre affreschi nell'oratorio di S. Cecilia a Bologna, 1506-08 circa; affreschi nella cappella di S. Agostino in S. Frediano a Lucca, 1507-09), in una serie di ritratti, nella pala di S. Martino a Bologna, egli giunge ad accenti personalissimi, di ...
Leggi Tutto
Pittore e miniatore (n. Verona 1445 circa - m. 1529). Secondo Vasari, fu discepolo di Vincenzo di Stefano. Partito da esperienze tardogotiche, si evolse nel tempo verso il classicismo di A. Mantegna e [...] Chiusi) e quelli della libreria Piccolomini a Siena (1470-76), ove si S. Sebastiano a Brera (già in S. Domenico di Ancona), che rivela la conoscenza di A. Rizzo e canale, ci rammenta il soggiorno di L. a Venezia. Nell'Adorazione dei Magi (duomo di ...
Leggi Tutto
cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...
cappellata
s. f. [der. di cappello]. – 1. Colpo dato col cappello. 2. Quantità di roba che può essere contenuta in un cappello: una c. di noci; fare i quattrini a cappellate, in grande quantità. 3. pop. Fare una c., lo stesso che fare una...