Pittore (n. Firenze 1354 circa - m. prima del 1413). Iscritto alla compagnia fiorentina di San Luca nel 1387, S. è documentato a Valenza e a Toledo tra il 1395 e il 1401. Nuovamente a Firenze, lavorò agli [...] cappella di S. Girolamo al Carmine (1404), dei quali rimangono pochi frammenti, e nel 1409 firmò il contratto per la decorazione con le Storie della Vergine nella chiesa di S. Stefano a del gotico internazionale a Firenze e alcune affinità ...
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Musicista (n. forse Firenze, dopo il 1500 - m. Roma 1571); forse allievo del fratello Paolo, fu dal 1550 a Roma, dove nel 1555 successe al Palestrina quale maestro della cappella Giulia in S. Pietro. Più [...] composte per le riunioni oratoriali promosse dal suo amico Filippo Neri e pubblicate in 2 libri a Roma nel 1563 e nel 1570. L'arte dell'A. è considerata come una delle prime manifestazioni della tendenza (trionfante poi con il Palestrina) verso una ...
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Musicista (Taggia 1727 - Roma 1797); fecondo e fortunato operista, nel 1763 fece eseguire la sua prima opera, La serva spiritosa, cui seguirono Il finto medico (1764), La Fiammetta generosa (1766, in coll. [...] numerose altre, su testi soprattutto del Metastasio. L'A. fu anche a Parigi (1780-81), dove rappresentò alcune opere giovanili oratorio Betulia liberata era considerato il suo capolavoro. Dal 1792 fino alla morte fu maestro di cappella al Laterano. ...
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Pittore (Voltri 1584 - ivi 1638). Studiò con Orazio Cambiaso ma, oltre che di P. Veronese, di Rubens, di Van Dyck, di B. Strozzi, suo amico, risentì soprattutto dei lombardi (Procaccini, Cerano, Morazzone). [...] della prospettiva e la vivacità coloristica: gli affreschi della volta della cappella di S. Carlo nella parrocchiale di Albisola Marina (1623) e quelli della cupola dell'Annunziata (1635-38) a Genova; il Cenacolo e la Pietà dell'Accad. Ligustica, il ...
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Pittore (Firenze 1488 circa - Napoli 1528). Allievo di Raffaello, prese parte alle più importanti imprese romane del maestro, collaborando ai cartoni per gli arazzi (1515-16), ai progetti per la decorazione [...] della cappella Chigi alla Farnesina e alle decorazioni delle Logge Vaticane. Dopo il 1520, mostrando una maggiore , disegni al Louvre) e a Mantova nel cantiere del palazzo del Te, per poi stabilirsi definitivamente a Napoli dove firmò il Ritratto ...
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Pittore (n. Forlì 1456 o 1459 - m. 1539). Allievo di Melozzo, collaborò con lui agli affreschi di Loreto (1485-92 circa, Santa Casa, cappella del Tesoro) e di Forlì (1490-95, San Biagio, cappella Feo, [...] Civica), la Madonna con Bambino e santi Francesco e Caterina (1501, Matelica, S. Francesco) e la Comunione degli Apostoli (1506, Forlì, Pinacoteca Comunale; a quest'opera apparteneva anche una lunetta raffigurante la Deposizione, conservata ...
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Pittore lombardo (notizie dal 1447 al 1477), originario di Brescia, ma stabilitosi a Cremona, fratello di Benedetto. Per la corte sforzesca eseguì ritratti, affreschi e pale d'altare (castelli di Pavia, [...] ). Sua opera certa sono le figure di Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti per la cappella Cavalcabò in S. Agostino di Cremona, ora a Brera. La critica ha ricostruito la personalità del B. ascrivendogli numerose altre opere: altri affreschi ...
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Casata di pittori torinesi (secc. 14º-16º). Pietro è il primo di cui si abbia notizia (1349-60). Suo figlio Giovanni I affrescò per Ludovico d'Acacia le finestre del castello di Torino (1360 e 1403). Giacomo [...] gli affreschi nel palazzo di Ludovico, e dipinse a tempera la cappella del castello di Thonon. A lui appartengono gli affreschi in S. Antonio a Ranverso (coro a sinistra, e altri) e nel S. Pietro di Pianezza. In tali opere il pittore, muovendo ...
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Architetto e scultore (Durazzo circa 1425 - Spalato dopo il 1503). Figura nel 1445 e nel 1452 tra gli aiuti di Giorgio Orsini a Sebenico. Lo si trova inoltre nel 1448 a Spalato, dove lavora alla cappella [...] andata poi distrutta; nel 1454 ad Arbe, dove costruisce la cappella dei SS. Girolamo e Nicolò in S. Giovanni Battista, anch'essa distrutta; nel 1464-72 a Traù e infine di nuovo a Spalato. Formatosi presso Giorgio da Sebenico, appare ispirato all'arte ...
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Scultore e architetto (n. forse a Firenze tra il 1559 e il 1562 - m. ivi 1613), fratello di Giulio, allievo di G. A. Dosio. Lontano dalla voluta grandiosità dei michelangioleschi, ricercò eleganti effetti [...] porte bronzee del duomo di Pisa (1599-1600). Tra le sue architetture, notevoli il portico della Ss. Annunziata a Firenze (1599-1601), la vicina cappella di S. Sebastiano, il recinto del coro e il ciborio di S. Spirito (iniziati nel 1590). Le sue ...
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cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...
cappellata
s. f. [der. di cappello]. – 1. Colpo dato col cappello. 2. Quantità di roba che può essere contenuta in un cappello: una c. di noci; fare i quattrini a cappellate, in grande quantità. 3. pop. Fare una c., lo stesso che fare una...