Pittore (Genova 1639 - ivi 1697). Figlio di Giovanni Battista, completò la sua formazione a Roma con C. Maratta. A Perugia, tra il 1656 e il 1669, eseguì affreschi nella chiesa del Gesù, nella Chiesa Nuova [...] 1673-78), tra l'altro, dipinse nella chiesa del Gesù la Gloria di s. Francesco Saverio. All'ultimo periodo della sua attività, a Genova, appartengono, oltre a numerose tele in varie chiese della città, gli affreschi in Palazzo Rosso (1691-92) e nella ...
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Pittore del sec. 15º. La sua unica opera certa, un affresco con la Predica di s. Cristoforo nella cappella Ovetari nella chiesa degli Eremitani a Padova - andato distrutto -, databile circa il 1451, denotava [...] precursore. Gli sono state attribuite varie altre opere - tra cui due altre storie di s. Cristoforo agli Eremitani -, con scarsa probabilità. A. aveva collaborato con F. Lippi ai perduti affreschi della cappella del Podestà a Padova (1434-37 circa). ...
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Architetto e pittore (Firenze 1583 - ivi 1642); allievo e collaboratore del Cigoli (Roma, cupola della Cappella Paolina di S. Maria Maggiore, 1610-13). A Firenze, tra l'altro, dipinse ad affresco una lunetta [...] Chiostro di S. Marco (1613), Michelangiolo incoronato dalle Arti in Casa Buonarroti (1615-17), e lunette in S. Gaetano, Cappella Martelli (1633 circa). Della sua attività di architetto sono noti alcuni progetti non realizzati. Fu in contatto con G ...
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Musicista (Montecorone, Modena, 1642 - ivi 1678), maestro di cappellaa S. Giovanni in Monte di Modena, nella cattedrale e nel Concerto del duca Francesco II (1675). Oltre a due libri di cantate da camera [...] , compose molti brani di musica strumentale: sonate da camera e da ballo, ecc. da 2 a 6 parti. È considerato uno dei primi autori di "sonate a quattro" insieme con G. Legrenzi e G. B. Vitali. Come teorico, pubblicò un assai importante Musico prattico ...
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Pittore (Bologna 1588 - ivi 1649). Allievo di D. Calvaert e di G. B. Cremonini, subì l'influsso di G. Reni, con il quale dipinse gli affreschi della cappella del Sacramento nel duomo di Ravenna (1619-20) [...] di Mantova. Tra le cose migliori del G. si annoverano il S. Carlo Borromeo nella chiesa dei Poveri a Bologna; le due storie di s. Andrea Corsini nella galleria Corsini a Firenze; la Carità, la Speranza, l'Amore divino e S. Francesco in San Rocco ...
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Pittore (notizie dal 1346 al 1369). Attivo a Firenze dal 1346, nel 1369 lavorò in Vaticano, per Urbano V, accanto a Taddeo Gaddi e Giottino. Nelle sue opere, la formazione lombarda si innesta sulla esperienza [...] toscana fondendo il minuzioso e intimo realismo nordico con i modi della scuola giottesca: affreschi della cappella Rinuccini in Santa Croce (1365); polittico con la Madonna e Santi (Prato, Museo Comunale), in cui alla freschezza narrativa si associa ...
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Musicista (Roma 1567 - Graz 1630), fratello di Felice; fu allievo del Palestrina. Sacerdote dal 1616. Maestro di cappella in varie chiese di Roma (1600-09, 1613-21) e nel duomo di Verona (1609-10), quindi [...] Sigismondo III di Polonia. Fecondo in ogni genere di composizione vocale, resta ancora oggi in onore specialmente per una serie di madrigali e dialoghi religiosi da 5 a 8 voci, pubblicata a Roma nel 1619 sotto il titolo di Teatro armonico spirituale. ...
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Scultore (Torano, Carrara, 1625 - Roma 1701). Nipote di G. Finelli, si formò a Napoli ma fu attivo specialmente a Roma. Collaboratore di A. Algardi, nella sua vasta produzione ne irrigidì accademicamente [...] in Agone, S. Agostino, Cappella del Monte di Pietà; angelo con la lancia di Ponte S. Angelo, ecc.); lavorò anche in Francia, dove diresse l'accademia di scultura di Parigi (Versailles, gruppo per fontana) e a Breslavia (monumento del langravio di ...
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Musicista (m. Assisi 1643); fu dapprima alla corte dei Gonzaga, poi a Vienna alla corte imperiale (1626-1629), e infine (1636) maestro di cappella ad Assisi. È tra i maggiori compositori strumentalisti [...] suoi sette libri di sonate, sinfonie, gagliarde, ecc., contribuirono molto alla formazione della suite a più strumenti in Italia e anche del duo e della sonata a tre (due voci e basso) con basso già concertante. Introdusse la nuova musica strumentale ...
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Pittore (Arezzo 1769 - Firenze 1844) esponente della pittura neoclassica toscana. Studiò a Firenze e a Roma, dove frequentò A. Canova e V. Camuccini. Dal 1804 fu direttore dell'Accademia di belle arti [...] (palazzo Pitti: affreschi nella Sala di Ercole; S. Lorenzo: affreschi nella cupola della cappella dei Principi; Gall. d'arte moderna: Giuramento dei Sassoni a Napoleone); Arezzo (duomo). Fu buon ritrattista (Elisa Baciocchi e la sua corte, 1813 ...
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cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...
cappellata
s. f. [der. di cappello]. – 1. Colpo dato col cappello. 2. Quantità di roba che può essere contenuta in un cappello: una c. di noci; fare i quattrini a cappellate, in grande quantità. 3. pop. Fare una c., lo stesso che fare una...