Musicista (Grünhain, Sassonia, 1586 - Lipsia 1630); studiò a Dresda con R. Michael; fu poi a Weissenfels precettore e musico presso una famiglia gentilizia; quindi alla corte di Weissen quale maestro di [...] cappella, e finalmente a Lipsia (1616), maestro alla Tomasschule e (dal 1618) direttore dell'orchestra locale. Nella sua ingente produzione di musica d'ogni genere, ma specialmente vocale-strumentale, sia chiesastica sia profana (Ghirlanda di Venere ...
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Ecclesiastico (n. 1518 - m. Roma 1564); primogenito di Bosio II e di Costanza Farnese, fu dall'avo Paolo III creato cardinale (1534) e incaricato di amministrare la diocesi di Parma (1535-60). Legato di [...] e prese parte all'intesa che portò all'elezione di Pio IV, presso il quale rimase come rappresentante ufficiale degli interessi del re di Spagna. Mecenate di larga cultura, commissionò a Michelangelo la cappella dell'Assunta in S. Maria Maggiore. ...
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Architetto belga (Bruxelles 1927 - ivi 2022), si è interessato a problemi di design e prefabbricazione. Convinto sostenitore della partecipazione dell'utente alla elaborazione dei progetti, ha realizzato [...] , scuole, chiese, in Belgio (cappella di Linkebeek, 1960-63) e nel Ruanda (presidenza, ministeri, a Kigali, 1962-70; ospedale, a Butare, 1966; ecc.). Tra le sue numerose opere ricordiamo, il complesso di abitazioni a Auderghem (1961-65), la scuola ...
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Musicista (Copenaghen 1817 - ivi 1890). Studiò con C. Weyse e A. P. Berggreen. Già noto per una ouverture, premiata nel 1841, e per una sinfonia, diretta l'anno seguente da F. Mendelssohn a Lipsia, G. [...] Mendelssohn quale direttore del Gewandhaus. Dal 1848 in poi visse a Copenaghen, direttore d'orchestra della Società di musica e (in seguito) maestro della cappella reale. Compose un'opera teatrale, balletti e musiche di scena, pagine corali, Lieder e ...
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Musicista (n. Liegi 1741 - m. presso Montmorency 1813). Studiò dapprima nella cappella di St.-Denis, poi privatamente con buoni maestri. Presto attratto dalla musica teatrale italiana, conosciuta prima [...] attraverso le rappresentazioni di opere buffe a Liegi, poi durante viaggi in Italia, passò a Parigi, ove studiò il tipo di declamazione della Comédie Française, cui ispirò il suo recitativo musicale. Conquistatosi fin dalle sue prime opere il favore ...
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Scultore (Siena 1644 - Roma 1725). Allievo del fratello Giovanni Antonio (n. forse a Volterra prima del 1644 - m. dopo il 1706), si perfezionò successivamente a Roma dove collaborò anche con M. Caffà e [...] G. L. Bernini. Tra i più significativi interpreti del barocco a Siena, mostrò nelle opere più tarde un più accentuato gusto Saracini) e due rilievi marmorei nell'anti-cappella di palazzo Sansedoni a Siena, spesso in collaborazione con il nipote ...
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Pittore (Costa al Pino, Siena, 1525 - Napoli 1583). Dopo un primo alunnato (1537-42) presso D. Beccafumi, nel 1543 si recò a Roma dove, amico e collaboratore di Perin del Vaga e Daniele da Volterra, eseguì [...] di Castel S. Angelo (Storie di Alessandro Magno, 1546) e nella cappella Della Rovere a Trinità dei Monti (1548-50). Si stabilì poi definitivamente (1557) a Napoli (tranne un breve secondo soggiorno romano: Resurrezione, 1568-70, Gall. Borghese ...
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Pittore (Milano 1609 circa - ivi 1661), figlio di Panfilo (Cremona 1581 - Milano 1651 circa), anch'egli pittore attivo prevalentemente a Milano, autore degli affreschi in Sant'Angelo (1610) e di eleganti [...] con famiglia, Milano, Brera). Notevoli gli affreschi con la Nascita e l'Infanzia di Cristo (1650-52, terza e quarta cappella del Sacro Monte di Varese) e La morte di Didone (Dresda, Gemäldegalerie). Furono pittori anche il fratello Giuseppe (Milano ...
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Pittore (Firenze 1541 circa - Roma 1596), scolaro di Vasari, con cui lavorò alle pitture del Salone dei Cinquecento (Palazzo Vecchio) e in Vaticano (1570-71). Z. svolse la sua attività principalmente a [...] , tra cui i soffitti di due piccole sale in palazzo Firenze (1574-75), che sono tra le cose migliori, la volta della cappella Aldobrandini in S. Maria in Via, gli affreschi della tribuna della chiesa di S. Spirito in Sassia, le pitture della galleria ...
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Scultore (Fiesole 1525 - Firenze 1587); allievo del Bandinelli, ne esasperò il linguaggio magniloquente in opere che vogliono unire ad esso il movimento e la complessità compositiva che ben altrimenti [...] Cinquecento, ecc.; nel duomo statue di s. Matteo, s. Tommaso e alcuni dei rilievi del coro, nel Museo nazionale l'Adone morente già attribuito a Michelangelo (secondo altri di V. Danti). A Roma, sculture nella Cappella Cesi in S. Maria della Pace. ...
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cappella1
cappèlla1 s. f. [lat. mediev. cappella, dim. di cappa «cappa1»; propr. l’oratorio dei re merovingi in cui si conservava una reliquia della cappa di s. Martino di Tours]. – 1. Nell’architettura religiosa, edificio di culto di piccole...
cappellata
s. f. [der. di cappello]. – 1. Colpo dato col cappello. 2. Quantità di roba che può essere contenuta in un cappello: una c. di noci; fare i quattrini a cappellate, in grande quantità. 3. pop. Fare una c., lo stesso che fare una...