ISOLANI, Isidoro
Silvano Giordano
Nacque intorno al 1480, probabilmente a Milano (nelle sue opere si definisce "Mediolanensis" o "de Mediolano"). La data approssimata della nascita può essere dedotta [...] .
Nel triennio 1516-18 l'I. si stabilì a Milano, dove nel 1517 pubblicò il De imperio militantis Ecclesiae (Gottardo Da Ponte), considerato ilsuo capolavoro teologico.
Diviso in quattro libri, ciascuno dei quali composto di dieci titoli, esamina ...
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PERUZZI, Giuseppe Maria
Simona Negruzzo
PERUZZI, Giuseppe Maria. – Nacque a Venezia il 21 novembre 1746 da Giacomo e Maria Grandis. Nel 1761 entrò come novizio fra i canonici regolari lateranensi nel [...] il grado di lettore, non ebbe opportunità di insegnamento. Attivo nella predicazione a Venezia e a Padova, autore di orazioni panegiriche, nel marzo 1773 fu nominato dal suo «ciascuno sotto l’occhio ed esaminare la loro condotta». Nonostante il ...
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FLABELLO
V.H. Elbern
Oggetto liturgico, derivato dal ventaglio di uso profano, impiegato nelle antiche culture dell'Oriente per offrire ombra, refrigerio e allontanare gli insetti. Il f., poiché agitato [...] dell'altare, e quindi chiamato anche con ilsuo nome, il f. serviva a enfatizzare alcuni momenti della liturgia della messa ( ciascuno con due simboli degli evangelisti, proveniente dall'Egitto copto e probabilmente del sec. 8°-9°, è conservata a New ...
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BRUMANI, Matteo
Gaspare De Caro
Nacque a Cremona nel 1545. Secondo un'ipotesi del Lancetti, sarebbe stato figlio del giureconsulto Giuseppe Maria. Dopo aver compiuto gli studi giuridici a Cremona e [...] il duca Vincenzo inviò il B. a Roma, in qualità di oratore a Sisto V, e il 4 marzo di quell'anno, a istanza dello stesso duca, il pontefice creò il e su ciascuno dei relativi conclavi i suoi dispacci sono ancora tra le fonti più importanti), il B. ...
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GALLARATI SCOTTI, Tommaso Anselmo
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 15 dic. 1819 dal duca Carlo e da Francesca dei marchesi Guerrieri Gonzaga.
Poco si sa dei suoi studi e della formazione giovanile, [...] Litta e Lodovico Melzi) il G. decise di versare un contributo di 100.000 lire ciascuno per fronteggiare la difficile richiesta che gli fosse rilasciato almeno ilsuo appartamento. Nel 1860, rientrato a Milano, il G. protestò per l'invasione dello ...
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PASSANTE, Agostino
Alberto Tanturri
– Nacque a Trepuzzi, in Terra d’Otranto, il 21 marzo 1653 da Giovan Pietro, medico, e da Minerva Manca.
Dopo aver compiuto studi probabilmente di giurisprudenza, [...] e quelli sardi, poiché ciascuno mirava a porre le nuove fondazioni sotto il controllo della rispettiva provincia di è l’unico volume edito dei quattro che l’opera, nel suo disegno originario, doveva comprendere. Nel 1718, inoltre, dopo un’attenta ...
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CAFFARI (Caffaro, De Cafaris), Stefano
Gabriella Bartolini
Nacque molto probabilmente a Roma agli inizi del secolo XV da Giorgio, dell'antica famiglia romana dei Caffari del rione della Pigna, i cui [...] resistenza agli ordini di Eugenio IV: ilsuo nome si trova infatti, insieme a quello di altri esponenti del clero lateranense, nella bolla Cumteneamur del 15 genn. 1446 in cui il papa disponeva che aciascuno dei canonici secolari del Laterano che ...
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COLONNA, Prospero
Luisa Bertoni
Nacque a Roma il 17 genn. 1707 da Francesco, principe di Carbognano, del ramo di Palestrina, e da Vittoria Salviati.
Compiuti gli studi a Roma, a Parma e a Padova, si [...] assenza venne molto notata. Nel suo discorso il papa dichiarò nulle tutte le aciascuno dei cardinali francesi una lettera contenente le direttive espresse nell'allocuzione. La Francia continuò a prendere misure contro i gesuiti, finché nel 1764 il ...
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BUONTEMPI, Innocenzo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Fabriano nel 1722 0 1723 da modesta famiglia (pare che il padre fosse un cuoco di Pesaro), entrò tra i minori conventuali della provincia del Piceno. [...] dal B. al Moñino una copia del breve da spedire a Carlo III per l'approvazione, nell'aprile l'ambasciatore spagnolo proponeva al Grimaldi di premiare con 6-7.000 scudi ciascunoil B. e il cardinal Zelada, compilatore del breve. Ma soltanto dopo che ...
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Lateranense IV, concilio
GGirolamo Arnaldi
Nei Dictatus papae di Gregorio VII, la XVI proposizione prescrive che "nessun concilio possa essere chiamato generale senza l'autorizzazione del papa". Si [...] sec. IX dal numero ordinale, che assegnava aciascuno di essi il posto nella serie, erano stati indetti e presieduti ecumenici, che era stato presieduto dalla basilissa Irene e da suo figlio Costantino IV. Ma Francoforte non inaugurò una nuova serie ...
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ciascuno
agg. e pron. indef. [lat. quisque (volg. *cisque) unus, con la a della prima sillaba tratta prob. dal gr. κατά; cfr. cadauno e l’ant. catuno]. – Indica una totalità di persone, richiamando però l’attenzione sui singoli: ciascun uomo,...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...