Basilicata
Katia Di Tommaso
Dall'arretratezza allo sviluppo
La Basilicata era considerata, fino a poco tempo fa, esempio tipico della povertà e dell'arretratezza del Mezzogiorno: isolamento, superstizione, [...] fiumi. Qui gli abitati sono situati spesso sulla cima di alture, anche a più di 1.000 m di quota; i principali sono Potenza, capoluogo città
Potenza, il più alto capoluogo italiano dopo Enna, è città di antica fondazione che ospita attività ...
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Claudiano
Michele Coccia
. Sulla presenza di echi di C. nell'opera dantesca sembra si possa dare ancor oggi la risposta sostanzialmente negativa, che diede a suo tempo il Toynbee (Was Dante acquainted [...] ediz. Birt); ma la lettera è oggi ritenuta unanimemente spuria (a me sembra però, così come già ad altri, che questo errore 88 ss., l'azione fecondatrice che Zefiro svolge su preghiera di Enna (ma cfr. anche qui, sia pure in diversità di particolari, ...
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CASCINO, Antonino
Giorgio Rochat
Nato a Piazza Armerina (Enna) il 14 sett. 1862 da Calogero, e Maria Grazia Franzone; fu allievo dell'Accad. militare di Torino, poi ufficiale d'artiglieria. Capitano [...] pochi giorni in cui fu impegnata sul Vodice la brigata perse 115 ufficiali e 2.331 uomini; lo stesso C. fu lievemente ferito a un braccio mentre guidava l'azione delle sue truppe; venne decorato con una medaglia d'argento.
Dopo la battaglia il C. fu ...
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ALESSI, Giuseppe
Antonello Scibilia
Nato a Castrogiovanni (oggi Enna) il ìs febbr. 1774 da Saverio, commerciante, e da Luisa Maddalena, coltivò sotto buona guida gli studi filosofici e letterari e quelli [...] II del titolo di cavaliere del Real Ordine di Francesco I. Morì a Catania, di colera, il 31 ag. 1837: legò libri e manoscritti ghiande di piombo inscritte trovate nell'antica città di Enna..., Palermo 1815; Elementi di morale universale; compendio de ...
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Luca Landò
Fabrizio Pulvirenti
Sopravvivere a Ebola
Il medico di Emergency volontario in Sierra Leone, ora guarito, dopo aver conosciuto in prima persona gli effetti del terribile virus, è fermamente [...] e infine all'ospedale Umberto I di Enna. Fabrizio è anche un volontario: a ottobre prende l'aspettativa dall'ospedale e se attenzione quei sintomi che non sono più coricati su un letto davanti a lui, ma dentro il suo corpo: "Pensavo ai miei malati, ...
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Patriota e uomo politico (Assoro, Enna, 1842 - Roma 1932); repubblicano, seguì Garibaldi in Aspromonte (1862), nella campagna del 1866 e in quella dell'Agro Romano (1867); fu arrestato (1869) per la partecipazione [...] al tentativo insurrezionale di Milano, e di nuovo (1870) per aver contribuito a indurre Mazzini a recarsi in Sicilia. Deputato al parlamento (1886-92 e 1895-1921), fu ministro dell'Agricoltura (1906) e dei Lavori pubblici (1919-20); senatore (dal ...
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(gr. Περσεϕόνη) Divinità ctonia degli antichi Greci; regna nell’oltretomba, accanto al consorte Ade, con caratteristiche minacciose; parallelamente, col nome di Kore, è divinità agraria strettamente connessa [...] (Eleusi, Ermione, Feneo in Arcadia, Cnosso a Creta, Ipponio in Magna Grecia, Enna e Siracusa in Sicilia).
Le feste in onore luogo di origine in Italia del culto della dea, passato (5° sec. a.C.) in Apulia, e circa due secoli dopo in Roma, dove P. ...
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(gr. Μοργαντίνη) Antica città della Sicilia. Fu fondata dai Morgeti, antica popolazione italica, già scomparsa in età storica, che derivava il nome dal mitico re Morgete, successore di Italo. Secondo [...] Morgantina. Questa occupò dapprima il colle di Cittadella; dopo il 450 a.C. passò sotto il dominio di Siracusa e in seguito fu e vicino sito di Serra Orlando (Enna); fiorì soprattutto alla fine del 4° sec. a.C. Al periodo ellenistico e romano ...
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Console romano (132 a. C.), conquistò Tauromenio ed Enna, soffocando la ribellione servile in Sicilia, capeggiata da Euno; riordinò le terre rioccupate come se si trattasse di una nuova provincia. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] dalla presenza di suffissi o infissi come na (-ena, -enna), rna (per es., catena, taverna). Notevole il numero politica. Tra la fine del 3° sec. e la prima metà del 2° sec. a.C. si venne così formando un l. letterario, che è poi, nelle grandi linee, ...
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ònfalo (raro òmfalo) s. m. [dal gr. ὀμϕαλός]. – Propr., ombelico. Il termine, in questo sign., è usato oggi solo come primo elemento di parole composte della terminologia medica (v. la voce prec.); in senso fig. (al pari di ombelico) è stato...
mischia
mìschia s. f. [der. di mischiare, mischiarsi]. – 1. a. Ammassamento fitto e disordinato di persone che si azzuffano o di uomini armati in battaglia: entrare, gettarsi, buttarsi, cacciarsi nella m.; uscire dalla m.; far m., provocare...