CAPECE (Capice de Neapoli, Capicia, Capicio, Capitius, Cacapiç, Cacapuche), Corrado
Norbert Kamp
Figlio di Giacomo, apparteneva a famiglia di antica nobiltà napoletana, i cui esponenti sin dalla metà [...] aprirono le loro porte al Capece. Prestarono il giuramento di fedeltà a Corradino gli abitanti di Agrigento, Augusta, Noto, Licata, Eraclea, Caltanissetta, Vizzini, Piazza, Enna, Paternò, Nicosia, Agira e Centuripe. Lentini si arrese dopo lungo ...
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perdere
Domenico Consoli
Come il latino perdere, il verbo ha in D. il significato primario di " mandare in rovina ", " corrompere ", nel senso spirituale di " dannare ", ravvisabile sotto il velo della [...] regge una proposizione dipendente: Non per far, ma per non fare ho perduto / a veder l'alto Sol che tu disiri (Pg VII 25: chiaro il rimando cui, rapita agl'Inferi da Plutone; lascia il bosco fiorito di Enna, il " perpetuum ver " (Ovid. Met. V 391) o ...
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QUARTARARO, Riccardo
Antonella Dentamaro
– Nacque a Sciacca (Agrigento) nel 1443 e, trasferitosi a Palermo, nell’ottobre del 1458 entrò come apprendista nella bottega del poco noto Pietro Lanzarotto, [...] ai modi del Quartararo è quella del duomo di Enna (Fazio, 2013-2014 [2015]). Risultano invece ormai . 175 s.); L. Serra, Nota sugli affreschi dell’ex-convento dei Ss. Severino e Sossio a Napoli, in L’arte, IX (1906), pp. 206-212; Id., Su R. Q., in ...
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SICILIA - Scultura e arti suntuarie
M.C. Di Natale
Nel variegato panorama artistico del Duecento in S. emergono le opere d’arte suntuaria. Della numerosa raccolta di cofanetti eburnei del tesoro della [...] della chiesa di S. Salvatore ad Agira (prov. Enna), proveniente dall’abbazia di S. Maria Latina, Sicilia tra rito e decoro, in Ori e argenti di Sicilia dal Quattrocento al Settecento, a cura di M.C. Di Natale, Milano 1989, pp. 134-165; V. Abbate, ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La scultura
Laura Buccino
La scultura in bronzo
Le fonti attestano una fiorente produzione di statue bronzee nell’Occidente greco, di cui rimangono pochi [...] non sono mancati studiosi che li hanno considerati falsi moderni. A Locri è stata congetturata l’esistenza di una bottega che provenienza da Morgantina, ritenuta pertinente al santuario di Enna (Giuliano 1993), prevedeva l’inserimento di elementi di ...
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DONIA
Gioacchino Barbera
Famiglia di argentieri e incisori, attivi a Messina dalla fine del sec. XVI fino ai primi decenni del XVIII.
Nelle Regole e capitoli della Compagnia d'aurefici e di argentieri... [...] di Enna.
Malgrado siano di qualità assai modesta, fra le sue prime incisioni a noi note Bottari, Il duomo di Messina, Messina 1929, p. 69; M. Accascina, Profilo dell'architettura a Messina dal 1600 al 1800, Roma 1964, p. 32; Id., 1974, pp. 310, ...
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LEVI DELLA VIDA, Giorgio
Bruna Soravia
Nacque a Venezia il 22 ag. 1886, da Ettore e da Amelia Scandiani, entrambi di famiglia ebraica assimilata non osservante.
La professione del padre, dirigente di [...] Fantasmi ritrovati (Milano 1966), vincitore del premio Enna.
Il L. morì a Roma il 25 nov. 1967.
Nell'ultimo G. Boatti, Preferirei di no. Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini, Torino 2001, pp. 94-100, 116-121, 126 s. e ad ...
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CIESA, Giacomo
Franco Barbieri
Nato a Vicenza il 21 febbr. 1733 da Camillo e Rosa Olivari e ivi abitante in parrocchia di S. Faustino, contrada di Santa Corona, viene detto (Bertotti-Scamozzi, 1780; [...] della parrocchiale di Enna (1782-1787 circa). Nel 1783 si comincia a pensare alla decorazione 2, pp. 74, 316; XII, 2, p. 282; XIII, pp.38, 62, 184; G.A. Moschini, Guida per la città di Padova, Venezia 1817, p. 237; G. Pieriboni, Ilforestiere istruito ...
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NURAGHE
G. Lilliu
Monumento caratteristico della Sardegna, costruito con grandi pietre a secco disposte a filari. Nella sua espressione architettonica essenziale è in forma di torre circolare troncoconica, [...] Ozieri; trave ligneo della Torre antica di Barùmini, datato tra il 1470 e il 1070 a. C. col sistema del C 14; ceramica di facies detta di M. Claro dai nuraghi di Enna Pruna e Su Guventu-Mogoro e di Sa Korona-Villagreca), dell'inizio del I millennio ...
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LANCIA, Federico
Aldo Settia
Nipote ex fratre, piuttosto che figlio (come sostengono alcuni) di Manfredi (II) Lancia marchese di Busca, figlio di una Beatrice signora di Paternò e fratello minore di [...] ancora le città di Piazza, Castrogiovanni (oggi Enna) e Aidone. Alla testa di un numeroso esercito , 130, 136, 141, 251, 255; M. Amari, La guerra del Vespro siciliano, a cura di F. Giunta, Palermo 1969, ad ind.; R. Davidsohn, Storia di Firenze, ...
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ònfalo (raro òmfalo) s. m. [dal gr. ὀμϕαλός]. – Propr., ombelico. Il termine, in questo sign., è usato oggi solo come primo elemento di parole composte della terminologia medica (v. la voce prec.); in senso fig. (al pari di ombelico) è stato...
mischia
mìschia s. f. [der. di mischiare, mischiarsi]. – 1. a. Ammassamento fitto e disordinato di persone che si azzuffano o di uomini armati in battaglia: entrare, gettarsi, buttarsi, cacciarsi nella m.; uscire dalla m.; far m., provocare...