Cardinale (Bauco, od. Boville Ernica prov. Frosinone, 1466 - Roma 1549). Personalità di alta cultura e uomo d'azione, fu apprezzato da molti pontefici, soprattutto in delicate situazioni diplomatiche [...] diplomatica al fine di promuovere l'unità dei membri della Confederazione. Dalla fine del 1534 ritornò a Roma in Curia come esperto per le relazioni con la Svizzera. Fu nominato da papa Paolo III prefetto di Castel Sant'Angelo, che lasciò nel dic ...
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Letterato (Arezzo 1492 - Venezia 1556). Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie [...] ; Il filosofo, 1546) stanno nel solco di una già rigorosa tradizione letteraria che anche all'A. gradualmente s'impone, ma senza che venga meno la vivacità dialogica e caricaturale che gli era propria. In questa direzione il tentativo più ambizioso ...
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Fava, Giuseppe (Pippo). – Giornalista e scrittore italiano (Palazzolo Acreide, Siracusa, 1925 - Catania 1984), vittima della mafia. Laureatosi in Giurisprudenza nel 1947 presso l’Università di Catania, [...] me, diretto nel 1984 da V. Sindoni, e le docufiction I ragazzi di Pippo Fava (2014) di G. Peirce e A. Roccuzzo e Prima che la notte (2018) di D. Vicari, mentre tra i testi biografici si ricordano quello del figlio Claudio Fava, Nel nome del padre ...
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Scrittore e drammaturgo francese (Maisons-Laffitte 1889 - Milly-la-Forêt, Fontainebleau, 1963). Svolse un'attività multiforme, dedicandosi alla poesia e al romanzo, al teatro e al cinema, alla pittura [...] . Autore dei dialoghi e interprete di Le baron fantôme (1942), collaborò con J. Delannoy a L'éternel retour (1943). Nel 1946 scrisse e diresse La belle et la bête (assistente alla regia fu R. Clément), prezioso e barocco; l'anno seguente sceneggiò ...
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Regista cinematografico (Calanda, Aragona, 1900 - Città di Messico 1983), uno dei maggiori della storia del cinema. I primi tre film sono tre punti di riferimento obbligati: Un chien andalou (1929), sorta [...] diversificati, dall'analisi sociologica di Le journal d'une femme de chambre (1963), all'estrosa e acuta parabola a sfondo religioso di La voie lactée (1969), che riprendeva gli umori corrosivi di Simón del desierto (1965), al rifacimento in chiave ...
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Scrittore italiano (Bologna 1891 - Monza 1985). La sua vasta produzione comprende poesie, romanzi, opere di teatro, saggi storici e critici. Al centro ideale della sua opera sta l'ampia trilogia romanzesca [...] 1942; Il pianto del figlio di Lais, 1945; Lo sguardo di Gesù, 1948; La cometa, 1951; L'incendio di Milano, 1952; Il figlio di Stalin, 1953; si presenta felicemente conciliato, in una narrazione avventurosa a episodi o "canti", l'originario dissidio - ...
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Saggista, traduttrice e scrittrice italiana (Genova 1917 - Milano 2009). Figura di rilievo nel panorama culturale italiano per il suo impegno nella traduzione e divulgazione di opere della letteratura [...] -sociale degli scrittori e dei fenomeni letterari.
Vita e opere
Ha compiuto gli studi a Torino, dove ha iniziato l'attività letteraria sotto la guida di C. Pavese, curando la prima traduzione italiana della Spoon River anthology di E. L. Masters (ed ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] della sua vita nella sua stupenda villa di Cricoli, a Padova, a Milano e a Roma.
Opere
T. volse la sua attività a ricreare le forme letterarie classiche: di qui la tragedia Sofonisba di stampo greco (composta a Roma tra il 1514 e il 1515, stampata ...
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Musicista (Aversa 1749 - Venezia 1801). Di povera famiglia, orfano di padre a sette anni, fu accolto (1761) nel conservatorio napoletano della Madonna di Loreto come "figliuolo". Quivi studiò con G. Manna. [...] del C., degna, per arguzia, verità psicologica, tenerezza, di star vicina alle analoghe partiture di W. A. Mozart. Continua la produzione del C. a Napoli, dove rientra nel 1793, maestro della reale cappella; opera migliore: Le astuzie femminili (1794 ...
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Pittore (m. forse a Siena nella pestilenza del 1348). Attivo soprattutto a Siena e ad Assisi, risentì dell'arte di Duccio da Boninsegna e assimilò le suggestioni volumetrico-spaziali di Giotto, aggiungendovi [...] suo stile, evidente in particolar modo nelle sue ultime opere. La sua prima opera certa è il Polittico per l'altare maggiore che ne era stato l'inventore: anche qui riesce a sciogliere l'atmosfera assoluta di Giovanni nella consapevole mestizia di ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...