Musicista (n. Firenze 1587 - m. probabilmente a Lucca 1640 circa), figlia e allieva di Giulio Caccini. Fu celebre quale virtuosa di canto e quale compositrice di cantate e altre musiche profane e di lavori [...] scenici: Il ballo delle Zigane (1615); La liberazione di Ruggiero dall'isola di Alcina (1625); Rinaldo innamorato. ...
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Attore (Ferrara 1563 - ivi 1645 circa); recitò con la maschera di Frittellino; fu direttore della compagnia degli Accesi. Fu più volte applaudito con quella maschera, a Parigi (1600-01 e 1608) e a Vienna [...] (1613-14). Pubblicò, tra l'altro, opere contenenti notizie sui teatri e i costumi del tempo ...
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Pittore (Bologna 1648 - ivi 1729). Allievo prediletto di C. Cignani, lavorò a Genova, Modena, Piacenza e Roma; a Bologna, con la collaborazione del quadraturista E. Haffner, dipinse nella chiesa del Corpus [...] Domini, svolgendovi una grandiosa decorazione illusionistica; nella chiesa di S. Bartolomeo, con L. Quaini, eseguì tre grandi affreschi ...
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Pittore (Milano 1828 - ivi 1897). Risentì, nei suoi primi studî, l'influsso dei paesaggisti francesi. Tralasciò la pittura per seguire Garibaldi nelle sue campagne; poi si dedicò, di preferenza, a temi [...] di battaglie e d'ippica (Pastrengo, 1884; Carica di cavalleggeri a Montebello, Galleria d'arte mod. di Roma). ...
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Pittore (Stradella 1723 - Parma 1803). Studiò a Firenze con V. Menni e poi a Parigi, con F. Boucher. Pittore ufficiale della corte di Parma, fu abile ritrattista. La sua opera principale è La famiglia [...] di don Filippo di Borbone (1758-59 circa), nella Galleria nazionale di Parma ...
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Pittore (Voltri 1606 - Genova 1657). Allievo di A. Ansaldo. Dipinse la Cena nel Santuario del Monte, affreschi in S. Siro, la Lavanda dei piedi nell'Accademia ligustica, dimostrandosi pittore affine a [...] Gioacchino Assereto, del quale però non ha la robustezza di stile. ...
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Ufficiale del genio italiano (Genova 1823 - La Spezia 1870). Nipote di Agostino, progettò l'arsenale di La Spezia e, con l'appoggio di Cavour e di Menabrea, riuscì a farne approvare la costruzione, che [...] diresse dal 1861 al 1869 ...
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Figlio (Casale 1512 - ivi 1530) di Guglielmo IX, gli successe (1518) a sei anni, sotto la tutela della madre Anna d'Alençon e dello zio paterno Gian Giorgio, che, ultimo marchese, governò, succedendogli [...] (1530), fino al 1533 ...
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Saggista e giornalista, nato a Milano il 27 ottobre 1921 e morto a Sondrio il 27 agosto 1996. Laureatosi in lettere antiche a Pavia, si perfezionò in archeologia presso l'università di Roma. Fu attivo [...] 1992. Nel 1998 è stato istituito dalla Provincia di Roma il premio Cederna per la tutela dei beni culturali e ambientali.
Attraverso l'attività pubblicistica C. contribuì a creare in Italia un movimento di idee, lottando contro l'abusivismo edilizio ...
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Beccaria, Cesare
Giuseppe Bedeschi
Il primo grande critico della pena di morte
Profondamente influenzato dagli illuministi francesi ‒ disse di dovere a Montesquieu "la sua conversione alla filosofia" [...] garanzie
"Una crudeltà, consacrata dall'uso della maggior parte delle nazioni" scrive Beccaria "è la tortura del reo mentre si forma il processo, o per costringerlo a confessare un delitto, o per le contraddizioni nelle quali incorre. Un uomo non può ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...