Architetto francese (Parigi 1886 - ivi 1945). Studiò all'École spéciale d'architecture, interessandosi contemporaneamente all'opera di H. Hoffmann (l'architetto viennese costruì a Bruxelles la casa Stoclet [...] progetti per Une cité moderne (1922) dettero l'avvio a un approfondimento rivelatore dell'attenzione per la poetica di De di un nuovo stile. Dalla villa de Noailles a Hyères (1923), scelta da Man Ray per girarvi il cortometraggio Les Mystères du ...
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Salvadori, Remo. – Artista italiano (n. Cerreto Guidi 1947). Muovendosi dalle sollecitazioni dell’arte povera, ha fondato una grammatica personale che privilegia i geometrismi e le reiterazioni per accedere [...] , l’artista ha partecipato a importanti rassegne internazionali (Biennale di Venezia, 1982, 1986, 1993; Documenta di Kassel, 1982, 1992) ed esposto in numerose personali (tra le più recenti: MAXXI, Roma, 2012; Museo MAN, Nuoro, 2015; Piazza Duomo ...
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Pittore e scultore statunitense (n. Boston 1942). Si è formato alla Carnegie Mellon university di Pittsburgh e ha completato i suoi studi (1966) alla Yale school of art and architecture a New Haven; ha [...] pittura ai disegni sul muro, dalla scultura, spesso associata a meccanismi motori, alle proiezioni video), è incentrata sull'uomo of art), B. ha realizzato opere monumentali come Hammering man (1991; il soggetto è ricorrente dai primi anni Ottanta), ...
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Pittore (Miesbach 1894 - Keilberg, Aschaffenburg, 1982). Compiuti gli studî a Monaco, nel 1915 si rifugiò a Zurigo, dove si dedicò prevalentemente alla grafica collaborando, con xilografie d'impronta espressionista, [...] , dipinti e assemblage in legno policromo, in questi stessi anni creò schadografie (usando tecnica analoga a quella adottata da Man Ray nei suoi rayographs). In Italia (1920-25), approfondendo le tecniche pittoriche, si dedicò quasi esclusivamente ...
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Fotografo (Lussemburgo 1879 - West Redding, Connecticut, 1973). Emigrato negli Stati Uniti nel 1881, dopo un apprendistato come litografo, intraprese l'attività di fotografo distinguendosi per l'uso tipicamente [...] e della Galleria "291". A capo della divisione fotografica dell'esercito pubblicazioni quali Vogue e Vanity Fair. A partire dal 1947 terminò la sua ricerca art di New York per il quale, insieme a C. Sandburg, organizzò le mostre fotografiche Road to ...
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Pittore statunitense (Muro Lucano 1880 - New York 1946), di origine italiana. Emigrato a New York (1896), frequentò l'Art students league e la New York school of art. Dopo un esordio realista e una prima [...] illustratore, soggiornò in Francia e in Italia (1909-12). Tornato a New York, partecipò all'Armory show con Battaglia di luci (1913 il lavoro a New York, a contatto con l'avanguardia americana (Man-Ray, M. Duchamp, K. Dreier), con soggiorni a Parigi e ...
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Pittrice e collezionista statunitense (New York 1877 - Milford, Connecticut, 1952). Dopo aver studiato all'Art Students' League, completò la sua formazione in Europa. Nel 1913 partecipò all'Armory Show [...] ed ebbe modo di conoscere M. Duchamp cui fu legata da profonda amicizia. Con Duchamp e Man Ray fondò nel 1920 la "Société anonyme: a Museum of Modern art", la prima collezione di arte moderna aperta al pubblico che contribuì alla divulgazione dell' ...
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Cittadina dell’Unione Indiana, nella zona nord-occidentale dello Stato di Rajasthan.
Fondata dai Minas e fiorente alla fine del 10° sec. d.C., fu conquistata nel 1037 dai Rajputi che l’arricchirono di [...] splendidi monumenti. Fu abbandonata nel 1728 con il trasferimento della capitale a Jaipur.
I resti del complesso del palazzo reale e della fortezza, iniziato da Man Singh (1590-1614) e proseguito con varie aggiunte fino al 18° sec., costituiscono uno ...
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Fotografa statunitense (Denver 1958 - New York 1981). Cresciuta in una famiglia di artisti, a quattordici anni cominciò a dedicarsi alla fotografia, mostrando notevoli capacità tecniche e creative. Formatasi [...] dal 1975 alla RISD (Rhode Island school of design) a Providence, fu suggestionata dalle foto di Man-Ray, D. Michals e A. F. Weegee. Trasferitasi a Roma (1977) per perfezionare gli studi, frequentò la libreria Maldoror, dove espose anche le sue foto. ...
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Gioco collettivo surrealista, realizzato per la prima volta nel 1925, a Parigi. Consiste nel far comporre una frase da più persone (senza che nessuna possa conoscere l’intervento dell’altra) nella sequenza [...] associazione degli elementi, nella quale tuttavia sembra manifestarsi una sotterranea comunicazione fra i partecipanti. Per le «composizioni in personaggio» sono variamente documentate collaborazioni di A. Breton, V. Brauner, J. Hérold, Y. Tanguy ...
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manata
s. f. [der. di mano]. – 1. a. Ciò che si può tenere in una mano (meno com. di manciata): una m. di sale, di lupini, di monete; come locuz. avv., a manate, a piene mani, abbondantemente: raccogliere, buttare, distribuire a manate. b....
mania
manìa s. f. [dal gr. μανία, affine a μαίνομαι «smaniare, essere pazzo»; cfr. il lat. tardo manĭa]. – 1. a. Termine usato un tempo nel linguaggio medico per indicare varî tipi di disturbi mentali, e ancora vivo nel linguaggio com. con...