dimostrazione
dimostrazióne [Der. del lat. demonstratio -onis, dal part. pass. demonstratus di demonstrare "rendere manifesto", comp. di de- e monstrare "mostrare"] [FAF] (a) Argomentazione attraverso [...] o fisica, procedimento consistente nel ricavare, come teoremi, proposizioni da altre proposizioni primitive. ◆ [FAF] D. aposteriori: in una teoria fisica, procedimento consistente nell'articolare opportunamente il nucleo delle proposizioni primitive ...
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Tabucchi, Antonio. - Scrittore italiano (Pisa 1943 - Lisbona 2012); prof. di letteratura portoghese nell'univ. di Siena. Nel suo primo romanzo Piazza d'Italia (1975), presentato come "favola popolare", [...] in forma di lettere (2001); Autobiografie altrui. Poetiche aposteriori (2003); Tristano muore. Una vita (2004); Racconti 'infinito (2015), raccolta delle conferenze tenute da T. a Parigi nel 1994 su aspetti fondamentali e inediti della poetica ...
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Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] proposizioni analitiche e proposizioni sintetiche aposteriori e approdando a una forma di realismo critico. L. J. Wittgenstein e con R. Carnap condusse più tardi S. a concepire come compito della filosofia non più l'acquisizione di conoscenze, ma la ...
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Teologo francese (Compiègne 1350 - Avignone 1420). Indefessamente attivo nel tentare di sanare il grande scisma e sostenitore del primato del concilio dei vescovi sul papa, fu uno degli ispiratori e oratori [...] da una critica dell'aristotelismo, sostiene il nominalismo, nega la possibilità di dare, in sede di ragione naturale, una dimostrazione aposteriori dell'esistenza di Dio, e sostiene la tesi secondo la quale Dio può dare la sensazione di oggetti non ...
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Scienza che studia, descrive e classifica sistematicamente le rocce in quanto aggregati di minerali, indagandone la natura chimica e mineralogica (petrochimica), la genesi e le trasformazioni (petrogenesi).
Generalità
Per [...] assorbimento d’acqua, durezza, resistenza meccanica, resistenza all’usura ecc.; indagini di laboratorio sono effettuate anche aposteriori per valutare l’efficacia nel tempo dell’intervento eseguito.
Petrotettonica
Branca della p. che ha per oggetto ...
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Complesso di pratiche ed esperienze di espressione e comunicazione artistico-visuali che intervengono nella dimensione stradale e pubblica dello spazio urbano, originariamente provviste di una fisionomia [...] peraltro questi artisti sono legati da molteplici scambi e rapporti. Jean Michel Basquiat e Keith Haring sono aposteriori i più celebri interpreti di questa epoca, seguiti da John Fekner, Jenny Holzer, Kenny Scharf, John Ahearn e Richard Hambleton ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] .
Per I. Kant la c. è una complessa interazione di sensibilità e spontaneità, elementi aposteriori ed elementi a priori, un’operazione di sintesi. Le leggi a priori delle connessioni conoscitive sono le leggi stesse di una realtà che non è più vista ...
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L’atto di amministrare od organizzare qualcosa.
Diritto
G. di affari La g. di affari altrui è disciplinata dal codice civile agli artt. 2028 ss. Con essa un soggetto, che abbia la capacità di contrattare, [...] anche al sistema visto dinamicamente, ossia nella sua evoluzione temporale, valutando aposteriori il supporto e gli eventuali effetti collaterali; successivamente hanno cominciato a essere presenti sin dalle prime fasi di progettazione e in modo ...
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stregoneria Attività delle streghe o degli stregoni. In senso concreto, operazione magica spesso diretta con l’intenzione di danneggiare qualcuno.
Secondo la mitologia popolare, streghe e stregoni sono [...] non consapevoli capacità di procurare il male ai propri simili. Una strega può dunque essere riconosciuta come tale solo aposteriori, dopo la sua morte e previo accertamento della presenza o meno, nel suo corpo, di determinate caratteristiche che ne ...
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tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] : quello induttivo, tipico di molti strutturalisti, che parte dallo studio dei fenomeni nelle varie lingue per ricavarne aposteriori dei principi generali, e quello deduttivo, tipico dei generativisti, che si fonda sulla verifica di ipotesi teoriche ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza;...
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...