ALBERGATI, Ercole, detto Zafarano
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, detto Zafarano. Nato a Bologna verso la metà del sec. XV, fu attore e scenotecnico di valore. Pare abbia preso parte alla prima rappresentazione dell'Orfeo del [...] figli, che lo aiutarono nella preparazione e nella esecuzione delle rappresentazioni. Non si hanno di lui notizie posteriori al 1502.
Bibl.: A. Bertolotti, Musici alla corte dei Gonzaga in Mantova, Milano s.d., p. 15; U. Rossi, Commedie classiche ...
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Storico (Cividale del Friuli tra il 720 e il 724 - Montecassino 799 circa). Di nobile famiglia longobarda, monaco dapprima nel convento di Civate presso Como, poi di Montecassino (forse dal momento in [...] reo di ribellione. Visse poi alla corte franca, e ritornò a Montecassino verso il 786. Autore di una Historia romana (forse prima Gesta episcoporum Mettensium, modello delle cronache vescovili posteriori, il suo nome è però legato soprattutto alla ...
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Navigatori genovesi del sec. 13º. Poche sono le notizie certe che se ne hanno. Partiti da Genova nel 1291, i due fratelli attraversarono lo stretto di Gibilterra e costeggiarono l'Africa fin presso le [...] dove le navi pare siano state distrutte in una tempesta o forse catturate. Sono ignote comunque le vicende posteriori. Un codice conservato a Genova, ed erroneamente attribuito ad Antoniotto Usodimare, narra che i V. sarebbero giunti nel Senegal e di ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] però meglio pensare, con i più, che già il biennio trascorso a Roma come prigioniero (cfr. Atti 28, 30) sia terminato con la sua morte violenta, che una tradizione posteriore collocherà alle Aquae Salviae (od. Tre Fontane). Nel Nuovo Testamento l ...
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Tra i numerosissimi santi di questo nome, vanno ricordati:
1. A. abate o acemeta. - Educato a Costantinopoli (m. Gomon 430 circa), asceta (380 circa) in Siria, evangelizzò la Mesopotamia fondando un grande [...] Didaskalèion d'Alessandria, fu vescovo d'una città di Cappadocia (secondo fonti posteriori, di Flavias in Cilicia); imprigionato sotto Settimio Severo; recatosi a Gerusalemme vi fu coadiutore, poi successore del vescovo Narciso (222); accolse Origene ...
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Soprannome del pittore Tommaso di Ser Giovanni Cassai (S. Giovanni Valdarno 1401 - Roma 1428). Fin dal Quattrocento fu accostato a Filippo Brunelleschi e a Donatello, anche se più giovane di essi d'una [...] come attesta già il trittico di S. Giovenale (Reggello, S. Pietro a Cascia) datato 1422 (lo stesso anno dell'iscrizione di M. all dei beni, la Resurrezione del figlio di Teofilo (interventi posteriori di Filippino) e S. Pietro in cattedra. Gli ...
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Apostolo e autore del Vangelo che nelle edizioni della Bibbia precede sempre gli altri tre. Circa la personalità di M. abbiamo notizie molto scarse. Dal Nuovo Testamento si desume solo che egli aveva un [...] un termine post quem e certo il Vangelo presuppone una diffusione notevole della nuova religione e, nella redazione greca, è posteriorea Marco. Il testo originale che, come si è detto, sarebbe stato scritto in aramaico, è scomparso senza lasciare ...
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Musicista (Digione 1683 - Parigi 1764). Considerato come un teorico illustre e un abile organista, autodidatta, R. fu attivo in diverse località francesi ma soprattutto a Parigi (dal 1706-09 e dal 1723 [...] 30 lavori. Il suo Traité de l'harmonie reduite à ses principes naturels , uno degli scritti teorici più maggior teorico dei suoi tempi: con lui le pratiche armoniche posteriori alla sistemazione zarliniana (sec. 16º) trovarono il nuovo assetto ...
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Pittore (Cento 1591 - Bologna 1666). Ritenuto uno degli artisti più rappresentativi della fase matura del barocco, la sua abilità tecnica e l'originalità del tocco ebbero notevole influsso sull'evoluzione [...] opere del primo periodo (1615-20), ma specialmente quelle posteriori al soggiorno veneziano (Susanna: museo del Prado; il più netta e, con essa, l'arte del G. si volge a modi accademici, sia nella composizione, sia nel colorito, sia nella fattura, ...
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Poeta lirico greco (fine del 7º-prima metà del 6º sec. a. C.), siciliano. Il suo nome, sembra, fu Tisia, ma fu chiamato Σιησίχορος, perché "ordinatore del coro". Visse quasi tutta la lunga vita a Imera, [...] in essa già appare il mito di Enea che fugge in Esperia. A S. si devono la creazione della lingua poetica, a sfondo omerico con colorazione dorica, di cui si serviranno i posteriori poeti corali, e l'uso della struttura triadica (strofe, antistrofe ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza;...
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...