Non esiste un criterio creato aposteriori (o a priori): non v'è, insomma, una scelta regolamentatrice derivata da un'elaborazione normativa promanata da qualche Ufficio centrale della grammatica italiana, [...] anzi, internazionale, vista la diffusione d ...
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Riceviamo e ringraziamo. Come molti altri composti in italiano, anche batticuore, nonostante la regola costruita aposteriori dai grammatici sulla base della più o meno ampia e probante regolarità degli [...] usi (e degli esempi tràditi dalla letteratura ...
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I ragionamenti esposti in questa articolata domanda sono corretti e rispecchiano effettivamente lo stato delle cose. Non vi sono regole e prescrizioni ferree, ma tendenze, individuabili spesso aposteriori.A [...] conferma che, in questi casi, l’uso è mob ...
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a posteriori
‹a posteri̯òri› locuz. lat. mediev. («da ciò che è posteriore»). – Termine della filosofia medievale (ripreso poi da Kant), usato, con valore avv. o aggettivale, per indicare ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza;...
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
. Termine filosofico, opposto a quello di a priori, e indicante perciò, in generale, ogni conoscenza a cui il pensiero non giunga per forza propria, con una riflessione di carattere universale, bensì per apprensione o elaborazione di dati empirici,...
a posteriori
Termine della filosofia medievale («da ciò che è posteriore»), usato per indicare, in contrapposizione all’espressione a priori, ogni conoscenza che dipende o proviene dall’esperienza. Per i vari modi in cui è stata concepita...