Per i matematici ha sempre il significato preciso di contraddizione logica. Riduzione all'assurdo è quel metodo di dimostrazione in cui si stabilisce una proposizione a, facendo vedere che dall'assumere [...] cui si vuole dimostrare l'uguaglianza vengono paragonate, supponendo apriori che debbano essere uguali o disuguali, e che, in che si conosca per vera o per falsa. Ma, se l'ipotesi a è vera, e l'ultima proposizione da essa dedotta - dicasi n - ...
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È una singolarità che può presentare una curva, piana o sghemba; per curve piane essa può avere l'una o l'altra delle forme indicate nelle figure 1 e 2. Mentre un punto P descrive la curva, in un senso [...] varî esempî, contro l'opinione del De Gua che nel 1740 ne negava apriori l'esistenza.
Se f (x, y) = 0 è l'equazione altri s − 1 punti doppî. In tutto ciò ci si può riferire a punti reali o complessi; se la curva passa per la cuspide con un ...
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Aggettivo che designa tutto ciò che serve ad allontanare e a frustrare un'influenza malvagia (v. iettatura). La ragione d'esistenza di ogni ἀποτρόπαιον deriva in linea retta dalla teoria democritea degli [...] un disegno. Se da un lato quindi certi determinati oggetti sono apriori preferiti, come alcune pietre rare, alcune piante, alcuni animali o sono le mani votive, o effigiate sulla stele o scolpite a parte, con le dita aperte, o in parte ripiegate ( ...
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KRIPKE, Saul Aaron
Antonio Rainone
Logico e filosofo statunitense, nato a Bayshore (New York) il 13 novembre 1940. Laureato alla Harvard University, è stato assistente alla Princeton University (1964-66) [...] (un risultato, questo, in contrasto con la tradizione filosofica che identifica verità necessaria con verità apriori). Strettamente connessa alla designazione rigida è inoltre la "teoria causale del riferimento", con la quale K. separa la funzione ...
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Uno dei più grandi fisici matematici viventi e celebre fondatore della teoria della relatività (v.), nato a Ulma (Württemberg) il 14 marzo 1879. A Monaco di Baviera, dove si era trasferita la famiglia [...] originalità i concetti di spazio e di tempo e quello di simultaneità di avvenimenti e stabilendo così apriori, senza ricorrere a teorie ottiche o elettrodinamiche, la teoria delle trasformazioni di Lorentz. S'iniziava così la nuova meccanica ...
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È uno dei più importanti principî della meccanica, enunciato per la prima volta dal Newton che asserì appunto actioni contrariam semper et aequalem esse reactionem, sive corporum duorum actiones in se [...] ad una forza -&vet;F (cioe ad una forza uguale in grandezza a &vet;F, ma diretta in senso contrario) dovuta al punto P.
modo, un'intuizione di simmetria, che appare giustificata apriori come ragion sufficiente se la reciproca azione dei ...
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. Si designa con questo nome una proprietà di funzioni dipendenti da un insieme di punti relativa all'addizione di questi.
Così, p. es., si dice che la lunghezza di un arco di curva è una funzione additiva [...] Appunto sul fondamento di una tale osservazione si può concludere apriori che l'area di un poligono sferico di n lati in modo opportuno sopra la linea. Quindi se la distribuzione soddisfa a certe condizioni di continuità in guisa che in ogni punto x ...
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GABELLI, Aristide
Giovanni Calò
Pedagogista italiano, nato a Belluno il 22 marzo 1830, morto a Padova il 7 ottobre 1891. Fu della guardia nazionale durante l'assedio di Venezia del 1849. Seguì a Padova [...] e le scienze morali (1ª ed., Milano 1869; 3ª ed., a cura di L. Credaro, Torino 1916); precursore anche, nei primi scritti, una profonda riforma delle scienze morali, che esclude ogni apriori e conduce in metafisica all'agnosticismo. Riduce tutti gl ...
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Sociologo, nato a Épinal il 15 aprile 1858, morto a Parigi il 15 novembre 1917. Fu professore di sociologia alla Sorbona e direttore della Année sociologique (1896-1912), organo della scuola da lui fondata.
In [...] L'analogia biologica e l'induzione psicologica sono insufficienti a spiegare il fenomeno sociale, in quanto questo si efficienti dei fenomeni sociali. E però anche il metodo apriori, la considerazione delle cause finali, ecc., dovranno essere ...
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Termine del linguaggio scientifico e filosofico. Aristotele chiama, di solito, ϕαινόμενον ciò che cade sotto i sensi, intendendo di opporlo, come il suo predecessore Platone, a ciò che è stabile, essenziale, [...] di esperienza possibile, ossia ciò che è percepito nello spazio e nel tempo, forme apriori della sensibilità, e determinato dalle categorie o concetti apriori dell'intelletto. Il fenomeno, così inteso, viene contrapposto sia al materiale sensibile ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...