BONFADINI, Iacopo
Virginia Cappelletti
Nato a Varago (Treviso) il 29 genn. 1771, da famiglia non agiata, attese allo studio delle lettere e della filosofia nel seminario di Treviso. Terminato il tirocinio, [...] analitico…, p. 8). La critica del B. s'indirizzava quindi alla definizione kantiana delle cognizioni apriori. Prendendo "la cognizione apriori in significato assoluto, in guisa tale che mai non si possa confondere con quelle altre cognizioni ...
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razionalismo
Paolo Casini
Il primato della ragione
Il significato del termine razionalismo deriva da ragione. Si definisce razionalismo una tendenza a razionalizzare o ‘ridurre alla ragione’ quanto [...] sofisma; un metodo razionale sì, ma dominato da assiomi o giudizi universali fissati apriori, in base ai quali i seguaci di Aristotele pretendevano di ‘dedurre’ a rigor di logica ogni affermazione corretta, e forzare entro un quadro precostituito l ...
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BALDINOTTI, Cesare
Simonetta Gori Savellini
Nato a Firenze il 12 luglio 1747, monaco dell'Ordine benedettino olivetano, fu abate nel convento fiorentino di S. Miniato al Monte. Nel 1774 venne chiamato [...] ille est Philosophus, qui ab usu vitae communi abhorret; qui quidquid humani est a se alienum putat" (p. 266). Dobbiamo anche ricordare che il B. earum latere numquam discedit. Kantius intellectum apriori tractare se potuisse confidit", e aggiungeva ...
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inferenza
inferènza [Der. del lat. inferentia, dal part. pres. inferens -entis di inferre "concludere", comp. di in- e ferre "portare"] [FAF] Ogni forma di deduzione con cui si dimostri il logico conseguire [...] v. oltre) richiede l'esame di informazioni apriori, che sono modificate dai dati in questione attraverso un'applicazione ripetuta del teorema di Bayes, portando infine a una nuova rappresentazione della realtà: v. statistica: V 589 ...
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numerativo
numerativo [agg. Der. di numerare (→ numeratore)] [FAF] In un linguaggio, le parole (dette anche, assolut., numerali s.m.) indicanti entità numeriche: v. Gödel, teorema di: III 55 c; comprendono [...] dei derivati dei lat. bis "due volte", centies "cento volte"). ◆ [ALG] Geometria n.: ramo della geometria algebrica che si propone di determinare apriori, nel caso che esso sia finito, il numero delle soluzioni di un sistema di equazioni algebriche. ...
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caso
caso [Der. del lat. casus "caduta", part. pass. di cadere, poi nel signif. di "accadimento, evento"] [FAF] [PRB] Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto; estensiv., possibilità, probabilità [...] che potrebbe dare come risultato un determinato evento aleatorio, in modo che la valutazione teorica apriori della probabilità rimanga costante da prova a prova, nella maggior parte dei c. la frequenza empirica dei successi s'avvicina di molto ...
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selettivo
selettivo [agg. Der. dell'ingl selective, da to select (→ selettività)] [LSF] Che presenta una maggiore o minore selettività: risonatore meccanico poco s., ricevitore radio molto s.; in partic., [...] , almeno in certe circostanze, si presenti e si svolga con modalità particolari, quasi per una scelta tra tutte le modalità apriori possibili: l'assorbimento di radiazioni è in genere s., riflessione s. della luce da parte di un corpo colorato, ecc ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Dante Alighieri
Cesare Vasoli
La mirabile costruzione della Comedia è l’esito del passaggio, attraverso le cosiddette opere minori, dal momento esistenziale e poetico della Vita nuova alla meditazione [...] guerra per assicurare feudi ai nipoti Caetani, Dante espresse parere contrario. Quando i priori proposero di nuovo al Consiglio dei Cento di accettare la proposta papale, a condizione che il servizio finisse con il 1° settembre, l’Alighieri si oppose ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] fra i membri della prestigiosa e influente magistratura dei Dieci di balìa, e fu nominato fra i nove priori nel 1443. A detta di Poggio Bracciolini, sarebbe stato eletto gonfaloniere di Giustizia, la massima carica fiorentina, se fosse vissuto un ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] , Analitici priori e Analitici posteriori) proprio per fronteggiare ‒ è Anatoli stesso a dichiararlo ‒ di sapere in Federico II, in Politica e cultura nell'Italia di Federico II, a cura di S. Gensini, Pisa 1986, pp. 39-52.
G. Sermoneta, ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...