Studioso francese di estetica (Clermont 1910 - Parigi 1995), prof. a Poitiers (1955), poi a Parigi-Nanterre (1964-74). Seguace della fenomenologia secondo l'interpretazione che ne è stata data in Francia [...] . Tra le sue opere: Phénoménologie de l'expérience esthétique (2 voll., 1953), La personnalité de base (1953), La notion d'apriori (1959), Le poétique (1963), Esthétique et philosophie (1967; trad. it. 1989), Pour l'homme (1968), L'ceil et l'oreille ...
Leggi Tutto
Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] . I metodi finitisti sono metodi matematici di per sé stessi sicuri e non bisognosi di fondazione, fondati su un’istituzione apriori. Poiché un sistema formale per una teoria è ottenuto assiomatizzando la teoria, trasformando il suo linguaggio in un ...
Leggi Tutto
sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] sensibile. Va notato che per Kant queste s. trascendentali apriori costituiscono la possibilità di qualunque tipo di conoscenza, e in modo da ottenere uno sfasamento fisso fra il segnale a frequenza fu/N e il segnale primario di riferimento, ...
Leggi Tutto
Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] valutabili non sul piano della verità, ma solo su quello della semplicità e della comodità. Viceversa, il carattere sintetico apriori della geometria veniva difeso, pur con difficoltà, dal neokantiano E. Cassirer e da G. Frege, che tuttavia non lo ...
Leggi Tutto
Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] intercorrente fra sistemi in relazione, in quanto tale messaggio si può distinguere da tutti gli altri possibili e in quanto apriori esso è probabile ma non certo, l’i. contenuta in un messaggio (suscettibile di quantificazione e di misura) dipende ...
Leggi Tutto
Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] I. Kant, quando nella Critica della ragion pura negò la possibilità di dedurre integralmente i fenomeni dagli elementi apriori della conoscenza e dunque la necessità di riconoscere in essi un nucleo indipendente e reale immediatamente percepito dal ...
Leggi Tutto
Rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due o più cose, fatti, concetti.
Esposizione, orale o scritta, con cui si danno informazioni intorno allo stato di una questione, ai risultati [...] I. Kant affermò invece la validità oggettiva delle r., intendendole come categorie o forme secondo le quali l’intelletto opera apriori la sintesi in virtù della quale il molteplice, intuitivamente dato, è unificato in oggetti. La realtà delle r. fu ...
Leggi Tutto
Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] Olanda e si era arruolato nelle truppe di Maurizio di Nassau. A Breda conobbe il medico Isaac Beeckman, ed ebbe con lui un la struttura dell'universo, potranno essere ricostruite apriori secondo le medesime articolazioni ipotetico-deduttive che ...
Leggi Tutto
Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] trasformarsi in una "fisica speculativa" o in uno "spinozismo della fisica" che si sviluppa interamente da principî apriori. Non per questo però la filosofia della natura si pone come qualcosa di isolato o indipendente dalla filosofia trascendentale ...
Leggi Tutto
Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] . Nell’impostazione di T.B. Bayes il parametro ϑ ha una distribuzione di probabilità apriori individuata da una funzione di ripartizione F(ϑ); la funzione di ripartizione a posteriori G(ϑ) è data dalla formula di Bayes
[1]
da cui si calcola ...
Leggi Tutto
a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...