. Si designano con questo termine gli indirizzi del pensiero contemporaneo che intendono la filosofia come analisi dell'esistenza, cioè del modo d'essere specifico, originale e proprio dell'uomo. Poiché [...] senso positivo, cioè condizionante e fondante, è l'apriori che Kant ha ritenuto come la condizione e il In tal caso, l'unica vera scelta è quella che si rivolge a questa impossibilità costitutiva e mette capo allo scacco della possibilità scelta. ...
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MARTINETTI, Piero
G. Emanuele BARIE'
Filosofo, nato a Pont-Canavese (prov. Aosta) il 21 agosto 1872, laureato in filosofia a Torino nel 1893. Studiò quindi per un anno all'università di Lipsia; nel [...] Università), dove rimase fino al 1931, quando fu collocato a riposo.
Il Martinetti afferma con Kant e Schopenhauer che res extensa. La kantiana soggettività dello spazio, forma apriori della conoscenza sensibile, è per il Martinetti incontestabile. ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] le forme del sapere e così all'equiparazione fra giudizio definitorio e giudizio individuale nella sintesi apriori corrisponde l'identificazione fra filosofia e storia, mentre gli pseudoconcetti, quali vengono sviluppati dall'attività pratica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] Kant, riconosce l’irriducibilità dei postulati geometrici alla dimensione empirica, ma non accetta la riduzione dello spazio a forma apriori dell’intuizione soggettiva e mantiene l’esigenza di trovare una corrispondenza tra spazio fisico e spazio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] ’Idea è espresso in termini filosofici come giudizio sintetico apriori dalla seguente «formola ideale»: «l’Ente crea l che la Provvidenza le ha assegnato (Del primato morale e civile degli Italiani, a cura di U. Redanò, 1° vol., 1938, pp. 32-33).
Da ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] con Reichenbach che sempre, anche in polemica con Cassirer, aveva sostenuto che ‟è nel processo di dissoluzione del sintetico apriori che noi dobbiamo porre la teoria della relatività, se noi vogliamo giudicarla dal punto di vista della storia della ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] stelle e la 'nuova stella' non hanno cambiato le loro rispettive posizioni, l'angolo A′OB′ è eguale all'angolo AOB, e quello B′ON′ all'angolo BON. Se tra i platonici. Le sue deduzioni apriori della natura dell'Universo sono altrettanto fondamentali ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] ' che esprime le ‛proprietà oggettive' di una struttura sociale e, nella sua essenza, totalmente indipendente da qualsiasi idea apriori sulla felicità, l'‛essenza' dell'uomo, la ‛vera' libertà" (v. Godelier, 1966; tr. it., p. 126).
D'accordo ...
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Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] natura esso sia. D'altra parte, per Husserl come per Kant, ciò che è trascendentale opera come un apriori e anzi come l'apriori universale; di conseguenza esso presiede senza eccezioni, essendo una delle condizioni necessarie della loro possibilità ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] (ossia come metodo per individuare le condizioni che rendono possibile la conoscenza, in quanto si tratti di conoscenza apriori), oppure il ‛metodo fenomenologico', il ‛metodo del comprendere', e così via. Non si vede tuttavia perché debbano essere ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...