Diplomatico, umanista e teologo (Venezia 1507 - Verona 1565); fu oratore a Mantova presso il card. Ercole Gonzaga, ambasciatore in Francia presso Carlo V (1543), podestà a Padova (1547 e 1559), bailo a [...] Costantinopoli (1549), ambasciatore a Roma (1555); svolse inoltre numerose missioni e ambascerie occasionali. Creato cardinale (1561) da Pio IV, quindi vescovo di Verona (1562), fu legato pontificio al Concilio di Trento (1563) ed ebbe parte ...
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Generale di Odoacre (sec. 5°). Dopo la battaglia di Verona passò dalla parte di Teodorico, consegnandogli la maggior parte delle truppe e la città di Milano (489). Avuto l'incarico di assediare Ravenna, [...] e gli consegnò le truppe. Più tardi, rotta l'alleanza col principe Federico, capo dei Rugi, che si era pure ribellato a Teodorico e forse era segretamente d'accordo con Odoacre per la divisione del bottino, T. cadde, nella lotta che ne seguì, in ...
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Figlio (m. Ratisbona 937) e successore (907) del margravio Liutpoldo della Marca Orientale, respinse gli Ungari (battaglia dell'Inn, 913) e ristabilì il ducato, mantenendo la sua autonomia di fronte ai [...] Corrado I ed Enrico I, che pure riconobbe (921), dopo aver cercato invano di dar vita a un regno a sè; tentò (935) la conquista della Marca di Verona, ma fu sconfitto da Ugo di Provenza re d'Italia; secolarizzò le terre di molti monasteri (onde ...
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Famiglia comitale; ebbe dal sec. 10º il comitato di Verona e mantenne anche dopo il sorgere del comune (1135) il titolo di conti di Verona. Iniziò la sua ascesa con Milone; si divise in due rami, residenti [...] l'uno a Sambonifacio, l'altro a Ronco. I S. ebbero gran parte nella vicenda del comune, in lotta coi Crescenzî e i Monticoli, finché da questi ultimi, alleati a Ezzelino da Romano, non furono espulsi nel 1225. Vi rientrarono nel sec. 15º. ...
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Guerriero goto (sec. 6º), nipote del re goto Vitige. Assediò (539) Milano che aveva accolto favorevolmente i Bizantini durante la guerra greco-gotica; la città resistette a lungo, ma alla fine dovette [...] capitolare e fu messa a ferro e fuoco. Più tardi, per il suo valore, gli fu offerta dai capi goti la corona reale a Pavia; ma egli consigliò l'elezione del comandante del presidio di Verona, Ildibado, dal quale, essendo stato accusato di cospirazione ...
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Diplomatico napoletano (Costantinopoli 1787 - Verona 1875); a Pietroburgo fu addetto nella legazione napoletana e più tardi, stabilitisi i Francesi a Napoli, si arruolò nell'esercito russo, e combatté [...] Friedland. Rientrato in diplomazia dopo la Restaurazione, fu a Costantinopoli, Pietroburgo e Roma, dove restò a lungo (1832-48). Nel 1848 fu inviato a Londra e Parigi per difendervi i diritti di Ferdinando II sulla Sicilia. Ristabilito l'assolutismo ...
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Senatore (Genova 1890 - San Remo 1948). Ebbe in Verona varie cariche pubbliche che gli aprirono la via al senato (1934). Nominato nel 1939 ministro della Real Casa, nel 1942 ebbe il titolo di duca; fu [...] fidato consigliere di Vittorio Emanuele III ed esecutore del colpo di stato del 25 luglio 1943. Seguì il re a Pescara l'8 sett. 1943 e gli rimase vicino fino all'abdicazione. ...
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Storico italiano (Verona 1854 - Tregnago 1917). Insegnò dal 1882 nell'univ. di Torino, dal 1906 a Firenze; socio nazionale dei Lincei (1896). Tra la sua vastissima produzione si ricordano: Storia delle [...] Signorie italiane dal 1318 al 1530 (1881); Per la storia d'Italia e dei suoi conquistatori nel Medioevo più antico (1895); La supposta fusione degli Italiani coi Germani nei primi secoli del Medioevo (1900-1901) ...
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Storico (Quinzano Veronese 1875 - Bologna 1952). Dal 1927 al 1946 insegnò storia medievale e moderna nell'univ. di Bologna. Si occupò della storia comunale veronese e del problema della formazione delle [...] signorie scaligera ed estense. Tra i suoi scritti: Le origini del comune di Verona (1913); Ricerche sull'origine della signoria estense a Modena (1919); La formazione della signoria scaligera (1926); Le Signorie (1950). ...
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Avventuriero (n. Verona 1531 - m. dopo il 1608), originario della Lunigiana. Prima militò nelle Fiandre, poi in Italia. Nel 1580 pubblicò a Venezia, senza il consenso di Tasso, alcuni canti della Gerusalemme [...] Liberata; nel 1609 Ducento novelle (in verità 202), più della metà delle quali sono plagi dalle Cent nouvelles nouvelles, da Giorgio di Montemayor, dal Cieco da Ferrara, da A. F. Doni. ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...