infermo /in'fermo/ [lat. infirmus "debole", der. di firmus "fermo, saldo, forte", col pref. in-²], lett. - ■ agg. 1. [affetto da una malattia, per lo più di chi è costretto a letto o all'immobilità: cadere [...] , sofferente. ↔ sano. 2. (fig.) [privo di saldezza morale: animo i.] ≈ debole, fiacco, indifeso, malfermo. ↔ energico, vigoroso. ■ s. m. (f. -a) [chi è affetto da una malattia: visitare gli i.] ≈ ammalato, malato. ↑ invalido. ↓ sofferente. ↔ sano. ...
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polso /'polso/ s. m. [lat. pulsus -us "battito"]. - 1. (fisiol.) [dilatazione ritmica dei vasi sanguigni, prodotta dalla contrazione cardiaca: p. regolare] ≈ battito, palpito, pulsazione. 2. (anat.) [zona [...] avambraccio poco sopra la mano] ● Espressioni: fig., tastare il polso (a qualcuno) [cercare di conoscere le intenzioni o le disposizioni di qualcuno: insegnante di p.] ≈ autorevole, deciso, energico, fermo, rigoroso. ↔ debole, indeciso, insicuro. ↑ ...
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convulso [dal lat. convulsus, part. pass. di convellĕre "strappare"]. - ■ agg. 1. [accompagnato da convulsioni, che si manifesta con convulsioni e sim.: pianto, riso c.] ≈ convulsivo, irrefrenabile, nervoso. [...] : tosse convulsa → □. 2. (estens.) [di parte del corpo, scosso da tremito: mani c.] ≈ agitato, contratto, tremante. ↔ calmo, fermo, immobile, rilassato. 3. (fig.) a. [di modo di parlare o di esprimersi, che non ha ordine: una c. esposizione dei fatti ...
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pestifero /pe'stifero/ agg. [dal lat. pestĭfer -ĕri, comp. di pestis "peste" e -fer "-fero"]. - 1. [che porta, che comunica la peste: un agente p.] ≈ [→ PESTILENZIALE (1)]. 2. (fig.) a. [che ha effetti [...] , puzzolente. ↔ fragrante, odoroso, profumato. 3. (fig.) a. [di persona, che arreca male agli altri] ≈ malvagio, [che è causa di molestia e fastidi, che non sta mai fermo, che combina guai e sim.: un ragazzino veramente p.] ≈ indisponente ...
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blocco² s. m. [dal fr. blocus, ant. blochus, dal medio oland. blochuus "casa fortificata"] (pl. -chi). - 1. [interruzione delle vie di scambio e di comunicazione: b. navale, stradale] ≈ barriera, chiusura, [...] il movimento di un meccanismo e sim.] ≈ fermo, freno. ↔ sblocco. 3. a. (med.) [interruzione di una funzione fisiologica: vuoto. ↓ dimenticanza. 4. (giur., econ.) [l'impedire a un determinato fenomeno, mediante un provvedimento legislativo e sim., il ...
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anodino /a'nɔdino/, meno corretto /ano'dino/ agg. [dal lat. tardo anody̆nus, gr. anṓdynos "senza dolore", der. di odýnē "dolore", col pref. an-]. - 1. (farm.) [che sopprime o attutisce il dolore] ≈ [→ [...] di personalità e di caratteri propri: un artista a.] ≈ e ↔ [→ ANONIMO (2. a)]. b. [che mostra scarsa energia, inconsistenza e sim.: un intervento a.] ≈ esitante, incerto, indeciso, irresoluto, tentennante, titubante. ↔ deciso, efficace, energico ...
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piede /'pjɛde/ s. m. [lat. pes pĕdis]. - 1. (anat.) [l'ultimo segmento dell'arto inferiore dell'uomo e di altri animali] ≈ Ⓖ (fam.) fetta, Ⓖ (poet.) pianta, Ⓖ (ant.) piota, [di alcuni animali] zoccolo. [...] di [nella parte inferiore: ai p. del monte] ≈ sotto. ↔ in cima a, sopra. 2. (estens.) a. [la parte più bassa, o di sostegno, di un oggetto: i p. del ↑ radicarsi. □ puntare i piedi [restare fermo, puntigliosamente, in una convinzione, tenere un certo ...
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acqua /'ak:wa/ (ant. aqua) s. f. [lat. aqua]. - 1. a. (chim.) [composto di formula H2O]. b. [nel linguaggio corrente, l'acqua allo stato liquido] ● Espressioni: acqua benedetta ≈ acquasanta; fig., acqua [...] [essere in una situazione pericolante o insostenibile: la tua teoria fa a. da tutte le parti] ≈ non stare in piedi, non cielo né in terra. 2. (eufem.) [emettere urina: mi fermoa fare un po' d'a.] ≈ (fam.) fare pipì, (lett.) mingere, orinare, (volg ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...