Maria Silvia RatiI giovani e l’italianoFirenze, Franco Cesati Editore, 2023 Nel 1951, Alberto Menarini pubblicò un importante dizionario di neologismi (Profili di vita italiana nelle parole nuove, Firenze, [...] appare certamente; e non sarebbe davvero il caso di dare onore di registrazione a cose simili: “Mi piace un pozzo e mezzo (per: moltissimo); indifferenza verso il punto fermoa fine capoverso (epicedio per il famoso punto e a capo! che risuonava ...
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Come visto nella rubrica precedente (Toponimi in viaggio. Nomi di luogo italiani transonimizzati in ogni parte nel mondo), alcuni nomi di luogo italiani si sono trasformati diventando un qualcos’altro, [...] che il Caravaggio nacque a Milano il 29 settembre 1571, figlio di Fermo e Lucia (!) e non a Caravaggio. In Brasile USA, scopriamo che i centri abitati chiamati Sorrento sono almeno 8, oltre a un tunnel nell’Ohio, una baia nel Maine, ecc.; Pompeii (con ...
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I criteri seguiti nel tempo per la scelta dei cognomi non standardizzati possono riassumersi nel modo seguente. Il contributo della geografiaUna prima fonte è rappresentata dalle voci geografiche (toponimi [...] fornito da Adriano Raparo, che ha individuato nelle Marche, nelle aree di Macerata, Ancona e Fermo, numerosi tipi assegnati a tavolino. Eccone alcuni: Aberani, Abosinétti, Acòniti, Afrodisi, Bibiagi, Bislani, Diaspròtti, Dirminti, Fabolanti, Galmóni ...
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Roberto, figlio di Tancredi d’Altavilla, detto “il Guiscardo” (ossia ‘astuto’ in antico francese), duca di Puglia e di Calabria, unico capo dei Normanni in Italia, famoso per la sua presuntuosa tracotanza, [...] si trovava Roberto fu per metà distrutta e tratta in salvo a fatica» (III 12, 4-5).In effetti, il naufragio per impedire l’ingresso delle navi, ma l’ingegnoso espediente non fermò gli assalitori; «si videro alcune delle guardie» che occupavano la ...
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Uno dei grandi gruppi in cui possono classificarsi i cognomi italiani riguarda, come visto anche nelle rubriche prededenti, gli etnonimi e i toponimi, ovvero gli aggettivi e i sostantivi relativi a luogo [...] quelli che accompagnano il toponimo con una preposizione (Da Fermo, D’Este, Di Bisceglie); quelli che ricordano l’ il capoluogo lombardo, ma anche un diffuso nome slavo, equivalente a Emiliano. Comazzi può derivare da Comazzo-Mi, ma inoltre da ...
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Scrive Walter Benjamin nel suo saggio su Parigi che all’interno della società moderna la dimensione dell’interieur, ossia dello spazio vitale e privato della classe medio-borghese, entra in profondo contrasto [...] Occidente per il borghese moderno, un luogo privatissimo in cui non a tutti è lecito accedere ad ogni stanza, perché ognuna di esse a restare fermo nella sua casa di ringhiera nel centro storico di Milano. A controbilanciare la sua degenza e a ...
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La Nona Sinfonia in re minore op. 125 di Ludwig van Beethoven, nota come Sinfonia Corale, compie quest’anno 200 anni. Dedicata al Re di Prussia, Federico Guglielmo III, venne scritta tra il 1818 e il 1824 [...] ma il progetto resta fermo per un decennio; circa dieci anni più tardi, nel 1822, Beethoven pensa a due differenti lavori sinfonici , ha chiesto una personale versione de l’Inno alla gioia a Federico Mecozzi, che ha realizzato un video all’alba sul ...
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Antonio GalettaPietàTorino, Einaudi, 2024 «D’altra parte, vorrei anche vedere uno che viene a raccontare una storia non si presenti a mani in alto come minimo», così parla Emilio Tadini, sconvolgendo il [...] Ricorda Tadini, l’inizio di questo libro, ed è un inizio “A mani in alto”, almeno per la parte in cui l’autore lombardo c’è quasi un silenzio. Eccolo, il nostro piccolo paese», fermo immobile dentro la sua campagna elettorale, il momento in cui si ...
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In un lemmario televisivo con il quale la RAI salutava gli anni Novanta del secolo scorso per entrare nel nuovo millennio, Tullio De Mauro, direttore del progetto e coordinatore di un prestigioso cartello [...] impegnativo per entrare negli anni Duemila con passo gentile ma fermo. Quella parola, illustrò il linguista, affonda le sue ’assenza, del canto estatico e dell’abbandono erotico, quasi a liberare e a declinare l’urlo di Saffo «Tramontata è la mia luna ...
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Davide GrittaniIl greggeViterbo, Alter Ego, 2024 Il problema della vita è che accade. Poco ci si può fare, niente proprio: l’affastellarsi di «lunedì, martedì e mercoledì e aprile, maggio e giugno» che [...] stirpe di non piccola nomenclatura. Rispunta, il fantasma, e costringe a fare i conti con cosa si sia diventati nel frattempo, un voto comunale «nel tempo di adesso», così sciocco, fermo e zimbellabile non sta tanto nel dire ma nello specchiare: ...
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fermare
v. tr. [lat. fĭrmare «rendere stabile», der. di fĭrmus «fermo, stabile, saldo»] (io férmo, ecc.). – 1. a. Fissare, rendere saldo, stabile: f. un bottone che ciondola; f. un chiodo; f. il punto, nel cucito; f. le finestre, le imposte,...
Cardinale e vescovo di Fermo, nato a Capranica Prenestina nel 1400, morto a Roma il 14 luglio 1458. A 15 anni frequentava già l'università di Padova, dove ebbe a maestro Ciuliano Cesarini. Da Martino V fu creato cardinale (1423), sebbene a causa...
Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, regolamenti; testi applicativi in ambito...