mezzo¹ /'mɛdz:o/ [lat. medius]. - ■ agg. 1. a. [di cosa, che (per numero, quantità, grandezza, ecc.) è o si considera una delle due parti uguali in cui può essere divisa un'entità: m. dozzina; m. metro; [...] [seguita da un sost. col quale si accorda, nella parte centrale di qualcosa: si affonda nella melma fino a mezza gamba; si fermòa mezzo cammino] ≈ a metà. ■ avv. 1. [seguito in genere da un agg. o da un part. pass., per una delle due parti uguali ...
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Fabio Rossi
idea. Finestra di approfondimento
Idee e pensieri - Più termini fanno capo al generale concetto di «risultato di un’attività mentale ». Tra questi, i. è quello dall’area semantica più estesa, [...] Luisa ebbe un lampo di sospetto e si fermò di colpo (A. Fogazzaro). Intuizione è appropriato per idee appena dunque vuoi tutti sottomessi alle tue opinioni? (C. Goldoni). Rispetto a i., gli altri termini accentuano la soggettività e la specificità di ...
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essere¹ /'ɛs:ere/ [lat. esse (volg. ✻essĕre), pres. sum, da una radice ✻es-, ✻s-, che ricorre anche nel sanscr. ásti "egli è", gr. estí, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.] (pres. sóno, sèi, è, siamo [ant. [...] , per lo più nel registro fam.; quest’uso è spesso criticato dalle grammatiche tradizionali (giacché, a rigore, stare implicherebbe un «essere fermo, restare, rimanere, essere in piedi» e sim.), spec. quando assume (nelle varietà centro-merid.) il ...
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muovere /'mwɔvere/ (pop. o lett. movere) [lat. movēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòssi, movésti, ecc.; part. pass. mòsso; fuori d'accento le forme senza dittongo [moviamo, movéte, movéssi, [...] verso di me] ≈ e ↔ [→ MUOVERE v. intr. (1)]. b. [mettersi in moto: l'autobus si mosse] ≈ avviarsi, partire. ↔ arrestarsi, fermarsi. 4. (fig.) a. [entrare in azione: bisogna m. per aiutarlo finché è ancora in tempo] ≈ adoperarsi, agire, darsi da fare ...
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Fabio Rossi
muovere. Finestra di approfondimento
Cambiamenti di posizione - Il sign. principale di m. è quello di «far cambiare posizione a qualcosa o qualcuno». Secondo il tipo di forza esercitato per [...] cambiamento di posizione» (s. un mobile da una stanza all’altra), rispetto a m., che sottolinea invece il concetto del «moto»: è vero ch’io , sarebbe appropriata anche se il treno fosse ancora fermo). Agli ultimi decenni del Novecento risale il sign ...
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idea /i'dɛa/ s. f. [dal gr. idéa, propr. "aspetto, forma, apparenza"]. - 1. a. (filos.) [rappresentazione mentale di un ente reale o astratto: i. di Dio, dell'universo; i. del bello] ≈ concetto, immagine, [...] Luisa ebbe un lampo di sospetto e si fermò di colpo (A. Fogazzaro). Intuizione è appropriato per idee appena dunque vuoi tutti sottomessi alle tue opinioni? (C. Goldoni). Rispetto a i., gli altri termini accentuano la soggettività e la specificità di ...
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acqua /'ak:wa/ (ant. aqua) s. f. [lat. aqua]. - 1. a. (chim.) [composto di formula H2O]. b. [nel linguaggio corrente, l'acqua allo stato liquido] ● Espressioni: acqua benedetta ≈ acquasanta; fig., acqua [...] [essere in una situazione pericolante o insostenibile: la tua teoria fa a. da tutte le parti] ≈ non stare in piedi, non cielo né in terra. 2. (eufem.) [emettere urina: mi fermoa fare un po' d'a.] ≈ (fam.) fare pipì, (lett.) mingere, orinare, (volg ...
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arma (non com. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi, ant. arme). - 1. [qualsiasi oggetto che possa essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa: a. da fuoco] [...] ; braga; forcella, mascolo; inasta-baionetta; luminello; piastra (ad acciarino, a ruota, a serpentino), zoccolo. 2. Armi moderne: alimentatore, caricatore, estrattore, fermo del caricatore, maniglia o pomello di caricamento, ricuperatore, serbatoio ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...