SMREK, Ján
Angelo Maria RIPELLINO
Pseudonimo del poeta slovacco Ján Čietek, nato a Zemianské Lieskovo il 16 dicembre 1898. Studiò teologia evangelica a Bratislava. Nel 1924-25 fu redattore di Slovenský [...] . Nella sua prima raccolta, Odsúdený k večitej žížni ("Condannato a una sete perenne", 1922), risente del simbolismo di O. convito", 1944) e Studhňa ("La sorgiva", 1945) S. fermò con monumentale lirismo i disastri della guerra e la fiducia in ...
Leggi Tutto
Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] di una terza fase dell'egofuturismo, cioè quella del gruppo raccolto intorno a un periodico di V. Chovin, fra il 1913 e il 1916; ', pura dimensione della coscienza.
Per Boccioni un corpo fermo si muove - in quanto partecipa del dinamismo universale ...
Leggi Tutto
Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] quel suo amore letterario? Qualcuna delle stesse Anacreontiche ad Irene suona a vuoto, affidandosi il poeta soltanto all'estrinseco effetto del metro: sempre esse tutte han qualcosa di fermo e di conchiuso, quasi un pensiero che si esaurisce appena ...
Leggi Tutto
Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] parte che spetta ai limiti della sua formazione, della sua cultura. E già, i primi lettori si sentiron portati afermar tutta l'attenzione sul prepotere violento della persona dello scrittore («lo scrivere assume nel Tozzi il carattere di un fatto ...
Leggi Tutto
Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] di successione Venezia mantenne «una costante neutralità, per cui, avendo più eserciti ne' suoi stati, fece godere un fermo riposo a' suoi popoli». La bellicosità antiturca e l'estraneità ai conflitti successivi sono, per Garzoni, due fasi diverse d ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] di Ockham, rimaste sostanzialmente estranee al suo pensiero.[85] Ma ciò non autorizza a considerarlo come un uomo ormai rivolto al passato, fermo alle dottrine dominanti nel tempo della sua giovinezza, estraneo alle più importanti e "rivoluzionarie ...
Leggi Tutto
La Vita e le Laudes Constantini
Presentazione e analisi di testi problematici
Davide Dainese
Al di là dei problemi che le opere di Eusebio di Cesarea convenzionalmente note come De vita Constantini [...] , Eusebius als Verfasser, cit., p. 333. Fermo sostenitore dell’autenticità di v.C. è invece 110 Cfr. Eus., v.C. I 42,1-2.
111 Eus., v.C. I 44-45.
112 Con possibili allusioni a Sal 8,6; 8,18; 8,38; 17,39; 1 Cor 15,27; Eb 2,7.
113 Cui forse allude ...
Leggi Tutto
Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] . nel 1969, col titolo di Sei giornate: l'edizione, eccellente sotto tutti gli aspetti, a cura di Giovanni Aquilecchia, è da considerare un punto fermo per la fortuna del maggiore Aretino, autore non facile da comprendere per l'immediatezza delle sue ...
Leggi Tutto
Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] potest de vi argumentorum, in quibus nihil supponitur non probatum ac prius non admissum.
Ci siamo fermatia discutere del «genere» dialogo più a lungo di quanto l'economia del nostro discorso consentisse. L'indugio ci sarà forse perdonato da quanti ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] alla trasmissione del sapere, i Greci la chiamano metodo e didascalia. (In partitiones oratorias, p. 2)
Sturm non si ferma però a queste espressioni ancora generiche, ma distingue subito tre diverse vie metodiche, una che procede dalle "cose minime e ...
Leggi Tutto
fermare
v. tr. [lat. fĭrmare «rendere stabile», der. di fĭrmus «fermo, stabile, saldo»] (io férmo, ecc.). – 1. a. Fissare, rendere saldo, stabile: f. un bottone che ciondola; f. un chiodo; f. il punto, nel cucito; f. le finestre, le imposte,...