Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] queste sue ripetute assenze)[10] Anche in sede non poteva star fermo e divideva il suo tempo fra la città, cui lo legavano vivere santo, come già fu per il passato, io sarei ito a Roma e messomi a' piè di nostro Signore ... E però che non è più quello ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] del secolo, possibile e fruttifera.
A Venezia, a Genova, a Modena, a Parma, a Roma, a Cagliari, a Palermo c nei tanti altri carriera politica ricalcò le orme dei suoi antenati e, se si fermò sulla soglia del dogato, lo vide nei più gelosi recessi ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] di una bella donna scolpita nel monumento sepolcrale della medesima: 1834-35). Ancora a una finta ritrattazione affidò dal 1830 la ferma polemica con l'ottimismo spiritualistico dei cattolico-liberali toscani e napoletani. Negli endecasillabi ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] (e quale pace!), non di guerra; testi non vivaci, non loquaci, vivi vivissimi, e silenziosi e fermi: testi elusivi, ma d'una insopportabile dolcezza. Non starò a fare rimandi espliciti: il lettore esperto ama giungervi di suo, e arrestarvisi come ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] da Vicenza e dello stesso Capello (Monaco, Bayerische Staatsbibliothek, Clm, 11301). Poco dopo, il Valla, che andava a insegnare a Milano, si fermò due giorni a Ferrara per conoscere il G. e per donargli copia del suo De vero bono. Del 1434 è la ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] menato. Ma questa fama della terra di Trinacria, a guardar bene a che bersaglio tende, sembra persistere solo come motivo d in volgare si chiama siciliano: ciò che anche noi teniamo per fermo, e che i nostri posteri non potranno mutare'; trad. di ...
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PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] di dedica e ve ne aggiunse due nuovi. Due altri ancora, dedicati a s. Giorgio e da lui previsti per il De tumulis, vi furono il testo alle autorità fiorentine e milanesi.
Pontano non si fermò alla cerimonia, svoltasi l’11 dicembre, nella quale l ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] del bailo Foscarini e, dopo aver navigato lungo le coste dell'Istria e dalmate, il 19 ottobre sbarcò a Costantinopoli. Si fermò qui per venti giorni. Il 7 novembre ripartì da Costantinopoli, imbarcandosi col bailo uscente Girolamo Zulian. L'11 ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] e animato dai sali dell’ironia e dello scherzo (tendenti più spesso a trasformarsi in acidi nei versi satirici o polemici), sarebbe risultato più sfumato, e come fermato e allontanato nel contrappunto musicale e nel colorito arcaicizzante dello stile ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] aveva descritto difensore di Roma nelle Confessioni d'un Italiano. Il 26 maggio combatté a Varese, il 27 a San Fermo. Fu a Sondrio, combatté con il Bixio a Padenollo; combattevano ancora quando giunse l'annuncio dell'armistizio di Villafranca. Nel ...
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fermare
v. tr. [lat. fĭrmare «rendere stabile», der. di fĭrmus «fermo, stabile, saldo»] (io férmo, ecc.). – 1. a. Fissare, rendere saldo, stabile: f. un bottone che ciondola; f. un chiodo; f. il punto, nel cucito; f. le finestre, le imposte,...