Stato dell’Africa settentrionale, di cui occupa l’estremo lembo occidentale. Confina a E e SE con l’Algeria e a S con il Sahara Occidentale: confini puramente convenzionali e in buona parte rettilinei; [...] contrazione (13-14‰ nel decennio citato). Dagli anni 1980 la natalità ha preso a diminuire (20,9‰ nel 2009), e il saldo naturale è sceso al i Filālī, sotto cui la penetrazione europea mise fermo piede nel paese, con l’occupazione spagnola della ...
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Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². [...] Svevi (1214-1266), la C. ebbe un governo più fermo e un più stabile assetto sociale (feudalesimo). La decadenza i̯; sud š). Nella morfologia si nota il condizionale in -èrra a nord, in -erìa a sud. Da rilevare la mancanza del futuro, e l’uso dell’ ...
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Città della Toscana occidentale (185,1 km2 con 90.036 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge a circa 12 km dal Tirreno, nella pianura alluvionale costiera formata dall’Arno, che l’attraversa dividendola [...] le distruzioni patite dalla città durante la Seconda guerra mondiale sia a causa dei bombardamenti aerei sia soprattutto perché, durante la campagna d’Italia, il fronte di combattimento si fermò qui, sulle opposte rive dell’Arno, per 40 giorni; oltre ...
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Figlio (n. 912 - m. Memleben 973) di Enrico I, re di Germania. La figura di O. costituisce indubbiamente un punto fermo nella storia europea durante l'Alto Medioevo. Con l'indebolimento del particolarismo [...] fratello, Enrico si riconciliò con O. nel 941. Nel corso della lotta l'appoggio concesso da Luigi IV re di Francia a Enrico giustificò l'intervento di O. di là dal Reno, intervento conclusosi dopo due guerre con l'estensione della sua influenza sulla ...
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Figlio (Torino 1666 - Rivoli 1732) di Carlo Emanuele II, cui successe nel 1675. Assunti pieni poteri (1684), entrò (1690) in guerra contro la Francia, con cui negoziò la pace di Torino (1696) e con cui [...] VI. Particolarmente acuto si era fatto intanto il problema dei rapporti con la S. Sede; fermo sostenitore del diritto dello Stato di fronte alla Chiesa, V. A. lottò per le proprie leggi sui Valdesi, incurante del decreto papale di condanna, combatté ...
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Nipote (Tauresium, presso Skoplje, 482 - Costantinopoli 565) dell'imperatore Giustino I; di famiglia illirica romanizzata, il 1° apr. 527 fu adottato e associato al potere dallo zio e lo stesso giorno [...] la vita dell'Impero, sia pure a prezzo di una dura disciplina e di gravi sacrifici finanziarî imposti ai cittadini. Se la restaurazione in Occidente fu effimera e la pace religiosa, che G. fermamente aveva tentato di realizzare, non fu conseguita ...
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Alessandro I Pavlovič zar di Russia. - Sovrano riformista e di spirito sostanzialmente liberale, ebbe rapporti ora di alleanza ora di conflitto con la Francia napoleonica, del cui crollo finì per essere [...] 'atmosfera di reazione e di sospetti, che un mese dopo la morte di A. portò alla rivolta decabrista. Uomo facile a subire i più diversi influssi, fu però sempre fermo nella sua idea di fare della Russia l'elemento preponderante della vita politica ...
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Uomo politico e geologo (Torino 1794 - Baveno, Novara, 1856); scudiero del principe di Carignano, ebbe grande influenza su di lui. Partecipò ai moti del 1821 e, costretto a esulare, andò in Spagna, Inghilterra [...] ad agevolare lo studio del suolo italiano, 1847. Trasferitosi a Firenze nel 1844, ebbe parte nei moti toscani del 1847 ; nel ministero Casati ebbe il dicastero della Guerra. Dopo Novara tenne nel senato piemontese un fermo atteggiamento liberale. ...
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Condottiero (n. forse Todi 1455 - m. Ghedi 1515), generale dei Veneziani dal 1498, tranne un breve periodo in cui fu al servizio degli Spagnoli vincendo con Gonzalo de Córdoba al Garigliano (1503); nel [...] 1508 fermò in Cadore l'esercito dell'imperatore Massimiliano, e divenne duca di Pordenone. Il suo contrasto di vedute con stesso fu fatto prigioniero da Luigi XII. Liberato (1513), combatté a fianco dei Francesi, ma il marchese di Pescara, al servizio ...
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Figlio (Charlottenlund 1870 - Amalienborg 1947) di Federico VIII, cui succedette nel 1912. Accolse la riforma elettorale (1915), permettendo al paese una pacifica evoluzione democratica; dal 1919 al 1944 [...] guerra mondiale annetté lo Schleswig settentrionale. Durante la seconda guerra mondiale non volle abbandonare il paese invaso dai Tedeschi, contribuendo con il suo fermo e dignitoso atteggiamento a mantener vivo lo spirito di resistenza all'invasore. ...
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fermare
v. tr. [lat. fĭrmare «rendere stabile», der. di fĭrmus «fermo, stabile, saldo»] (io férmo, ecc.). – 1. a. Fissare, rendere saldo, stabile: f. un bottone che ciondola; f. un chiodo; f. il punto, nel cucito; f. le finestre, le imposte,...