Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] dei m., su proposta del presidente del Consiglio. A differenza dei sottosegretari, i viceministri possono partecipare al Consiglio viceministri e sottosegretari. In base a tali interventi legislativi – fermo restando il principio secondo cui spettano ...
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Uomo politico (Alessandria 1808 - Frosinone 1873). Esponente della sinistra al Parlamento piemontese e ministro, nel 1852 strinse un'alleanza parlamentare (il cosiddetto connubio) con Cavour. Ministro [...] di porre Francia e Austria davanti al fatto compiuto. La reazione delle due potenze costrinse però R. afermare l'azione garibaldina prima a Sarnico, poi in Aspromonte. Criticato sia da destra sia da sinistra, si dimise. Richiamato dal re alla ...
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(lat. Picenum) Antico nome della regione dell’Italia centrale delimitata dall’Appennino, dall’Adriatico, dalla foce del Foglia e da quella del Saline, abitata dai Picenti e dai Pretuzi. Ager Picenus fu [...] e di Ascoli e delle colonie di Sena (Senigallia), Fermo, Adria e Castrum Novum. Nel 91 a.C. scoppiò ad Ascoli la guerra sociale: la città fu presa da Pompeo Strabone nell’89 a.C. A Cupra Maritima i Picenti avevano un santuario dedicato alla dea ...
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Uomo politico (n. nello Worcestershire 1561 - m. 1629). Secondogenito dell'arcivescovo di York, Edwin Sandys, e fratello del poeta George Sandys, studiò a Oxford. Fu un anglicano rigoroso; le sue idee [...] tra Stato e Chiesa erano quelle di R. Hooker. A Venezia, dove si fermò nel corso di un lungo viaggio nel continente (1593-99), conobbe Paolo Sarpi, che si dice lo abbia aiutato a stendere un Europae speculum, acuta rassegna delle condizioni politico ...
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Regione di confine. Nell’Impero carolingio furono chiamati m. i territori di confine allo Stato, e i conti preposti a una m. furono detti marchesi o margravi. Più tardi la m. si raffigurò o in un aggregato [...] zio Corrado; di Trento, che al tempo di Ottone I, unita a quella del Friuli, formò la m. Veronese. Nel 10° sec Ancona, derivata dalla fusione della m. Guarnerii e di quella di Fermo. Il frazionamento tra gli eredi e soprattutto lo sviluppo dei Comuni ...
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Condottiero (m. Senigallia 1502), figlio di Niccolò. Postosi al servizio di Carlo VIII quando scese in Italia, fu costretto a seguirlo poi in Francia. Sbarcato a Livorno, si scontrò con le milizie del [...] ed essendo annunciati aiuti di Luigi XII al Valentino, V. e i suoi alleati si riconciliarono con quest'ultimo. Fidando nelle amichevoli parole del Valentino, V. convenne a Senigallia con Oliverotto da Fermo e Paolo Orsini e qui fu fatto strangolare. ...
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Antica famiglia originaria di Chiavenna alla quale appartennero noti cultori di studî araldici. Giovanni Battista (Fermo 1819 - Pisa 1892) fondò l'Accademia araldica italiana, il Giornale araldico-genealogico-diplomatico [...] nobiltà italiana (1879-1905); oltre a studî araldico-genealogici su varie famiglie, pubblicò il Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili italiane estinte e fiorenti (3 voll., 1889-90). Il figlio Goffredo (Fermo 1855 - Bari 1905) continuò ...
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Gran khān dei Mongoli (n. 1186 - m. 1241), terzogenito di Genghiz khān. Salì al potere alla morte del padre (1227). Sotto di lui l'Impero mongolo continuò la sua espansione, annettendosi la Cina settentr. [...] Polonia, spingendosi fino all'Adriatico; ma la sconfitta di Liegnitz (1241) e la notizia della morte di O. ne fermò l'avanzata e li indusse a far ritorno in patria. L'organizzazione e l'amministrazione dell'Impero durante il regno di O. fu dovuta al ...
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Doge di Venezia (sec. 13º), quarantacinquesimo della serie tradizionale. Podestà a Treviso (1233), poi commissario per le vertenze confinarie con Padova, podestà a Piacenza e a Bologna (1239) fu comandante [...] una spedizione contro Zara ribellatasi (1249), ambasciatore della Repubblica al concilio di Lione convocato da Innocenzo IV e podestà di Fermo. Doge dal 25 gennaio 1253 al 7 luglio 1268, il periodo del suo dogado fu quasi completamente occupato dalla ...
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Capitano di ventura (n. Pergola - m. Bergamo 1427). Allievo di Alberico da Barbiano, nel 1405 cercò di soccorrere Pisa assediata dai Fiorentini; fu poi al servizio di L. Migliorati signore di Fermo e dei [...] Fiorentini; fu quindi luogotenente generale dei senesi. Combatté poi per il Comune di Perugia e per il papa. Dal 1422 passò a Filippo Maria Visconti, sconfiggendo C. Malatesta e N. Piccinino; ebbe per soprannome "Angelo del fuoco". ...
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fermare
v. tr. [lat. fĭrmare «rendere stabile», der. di fĭrmus «fermo, stabile, saldo»] (io férmo, ecc.). – 1. a. Fissare, rendere saldo, stabile: f. un bottone che ciondola; f. un chiodo; f. il punto, nel cucito; f. le finestre, le imposte,...