De Boni, Filippo
Scrittore e uomo politico (Seren del Grappa, Belluno, 1816 - Firenze 1870). Dopo aver studiato in seminario a Padova, prima di prendere i voti si trasferì a Venezia, iniziando la carriera [...] irruento contestatore, lo inviò come suo rappresentante presso la Confederazione svizzera. Qui si fermò anche dopo la caduta della Repubblica romana. Tornò in Italia nel 1860 e a Napoli collaborò al «Popolo d’Italia», organo del Partito d’azione. Nel ...
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Scrittore francese (Saint-Maur-des-Fossés 1903 - Parigi 1923). Artista precocissimo, è ricordato per due romanzi dallo stile misurato e dalla classica armonia: Le diable au corps è un libro fermo, conciso, [...] , arrestandosi tuttavia alle soglie dell'adulterio. Per l'impianto della narrazione, Le bal du comte d'Orgel è stato ripetutamente accostato a La princesse de Clèves di Madame de La Fayette. Fedele agli insegnamenti di J. Cocteau, che gli fu amico e ...
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Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’i.), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni [...] (./ oppure =), il quale indica che una parola non è finita e continua nella linea successiva; l’interrogativo (?). A lungo si usò il punto fermo o l’interrogativo per l’esclamativo che si diffuse nella forma attuale dalla metà del Settecento.
Con l ...
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Romanzo storico, di A. Manzoni, o, come dice il sottotitolo, "storia milanese del sec. 17°", che l'autore finge di avere "scoperta e rifatta" sul manoscritto di un anonimo contemporaneo. La prima stesura [...] la seconda redazione, profondamente modificata (fra l'altro il nome di Fermo è mutato in quello di Renzo), fu pubblicata in tre volumi dal Il frate confessore di Lucia, Cristoforo, si reca a sua volta, ma altrettanto inutilmente, dallo stesso don ...
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Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), nel contraffare i versi conservandone la cadenza, [...] fine…» che contraffà il sonetto di P. Bembo «Crin d’oro crespo…») a poemi interi (come l’Eneide travestita di G.B. Lalli). Tra i cultori diffuso nel 16° sec., che utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata ...
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Poeta scozzese (n. Inchinnan, Renfrewshire, 1942), noto soprattutto per i suoi lavori sulla classe operaia britannica. Ha scritto anche racconti, commedie per la radio e per la televisione e saggi.
Vita
Si [...] approdato agli esiti paradigmatici di St. Kilda's Parliament (1981). Nella poesia che dà il titolo a questa raccolta il poeta ritorna in un luogo rimasto fermo nel tempo (le isole Ebridi, ormai spopolate e senza identità), osservatore che guarda e si ...
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Poeta e filosofo greco (1a metà sec. 6º - 1a metà sec. 5º a. C.). Lasciò presto la nativa città dell'Asia Minore e passò la maggior parte della vita errando per il mondo greco e recitando versi, secondo [...] la tradizione degli aedi; solo nella tarda vecchiaia si fermò ad Elea (᾿Ελέα, Velia), colonia dei Focesi nella Magna fondamentale della concezione religiosa di S. è l'avversione a quell'antropomorfismo, di cui l'immoralità di certe rappresentazioni ...
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Poeta (Napoli 1569 - ivi 1625). Avviato alla giurisprudenza, si diede invece alla poesia e con tale successo che, cacciato di casa dal padre per la sua vita sregolata, trovò subito mecenati tra letterati [...] 14 mesi. Nel 1616 si recò in Francia, invitato dalla regina Maria de' Medici: vi rimase fino al 1623. Tornato in Italia dopo la pubblicazione dell'Adone, si fermò prima a Roma, poi a Napoli, dove ebbe trionfali accoglienze e non molto dopo morì. ...
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Cortigiana e poetessa (Venezia 1546 - ivi 1591), celebratissima per bellezza e per ingegno e cultura. Fu in corrispondenza con principi, cardinali, letterati e artisti che frequentarono la sua casa (ove, [...] reduce dalla Polonia e avviato in Francia, si fermò anche Enrico III). Di suo marito si sa soltanto che fu medico e che morì nel 1582. Fu amica del Tintoretto, che ne fece il ritratto. Verso il 1580 si diede a opere di carità, fondando tra l'altro un ...
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Poeta e scrittore italiano (Fermo 1930 – Oslo 2011). Autodidatta, nel 1957 è migrato a Oslo dove per quarant’anni ha lavorato da operaio alla catena di montaggio di una fabbrica metallurgica. Apprezzato [...] quali la marginalità, il lavoro in fabbrica, l’orizzonte politico del dopoguerra, è riuscito a descrivere la storia umana generale, utilizzando un linguaggio schietto e a volte violento. Tra i suoi libri di poesia si ricordano: Non possiamo abituarci ...
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fermare
v. tr. [lat. fĭrmare «rendere stabile», der. di fĭrmus «fermo, stabile, saldo»] (io férmo, ecc.). – 1. a. Fissare, rendere saldo, stabile: f. un bottone che ciondola; f. un chiodo; f. il punto, nel cucito; f. le finestre, le imposte,...