Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] dall’acredine delle lettere del 1935:Stefano sapeva che quel paese non aveva niente di strano, e che la gente ci viveva, a giorno a giorno, e la terra buttava e il mare era il mare, come su qualunque spiaggia. Stefano era felice del mare: venendoci ...
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È difficile realizzare, leggendo la data di oggi, che sono passati già due anni dalla morte di Luca Serianni. Il ricordo di amici e allievi torna malvolentieri ai tre giorni tragici nel luglio infuocato [...] oggi non basta fare un ottimo lavoro da ricercatore, e spesso neanche il miglior lavoro, per avere diritto a una vita serena) opponeva la speranza spontanea che nasce dal sentirsi ascoltati e stimati da una fonte autorevole, e ripeto: solo e soltanto ...
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«Sono io il dizionario impazzito, o è lui che mi sfoglia?»Giorgio Manganelli, La penombra mentale. Interviste e conversazioni 1965-1990 (a cura di Roberto Didier, Editori Riuniti, Roma 2001, p. 227). «Come [...] dal mondo delle «fànfole» ed è più ardito, e infatti «dimembra», ovvero «squarta compiutamente non limitandosi a levare le lacche» (come la Silvia di Leopardi), per svincolarsi nelle definizioni all’infinito.Se volessimo poi descrivere il gesto di ...
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Ricordo ancora quando in classe ho chiesto ai discenti di raccontarmi le loro parole, di introdurmi al loro linguaggio, quello che ascoltavo in modo clandestino al suonare della campanella o a tono di [...] sconosciuto in casa propria, nessuno vuol mostrargli l’argenteria, ché più prezioso della parola esiste davvero poco. Poi per primo a dire la mia, quella di mia mamma agli alunni del “Marisa Bellisario”, lo ‘ntrugnamento, una cosa che ti mangia e ti ...
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Ho frequentato San Vittore a Milano per due anni, dal 1965 al 1967: prima quindi dei moti del ’68 e soprattutto prima della bomba di piazza Fontana (12 dicembre 1969), che segnò per me, e per molti come [...] . Apro (fuori era ancora buio) e mi trovo davanti una guardia carceraria di vent’anni al massimo col mitra a tracolla (la finestra, senza sbarre, affacciava sul camminamento di ronda) che guarda sorpreso me, che guardo lui ancora più stupito. Lui ...
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Nelle serie poliziesche ci sono alcuni aspetti che, a pensarci bene, non si spiegano facilmente: occorre ragionare un po’ per capire i motivi che sono alla base di certi comportamenti dei personaggi. La [...] quel messaggio in cinque secondi. Impossibile. Neppure un vecchio disco 16 giri fatto girare a 78. La microtelefonata si trasforma in un comizio. La ragione è semplice: il ritmo dello sceneggiato esclude una lunga telefonata silenziosa, ossia udibile ...
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Angelo Carotenuto cita Siracide, all’inizio del suo Viva il lupo (Sellerio, 2024): «quando c’è un’esecuzione non effonderti in chiacchiere | e non fare il sapiente fuori tempo», recita il passo scelto. [...] lupo è un romanzo di chi sa che ci vuole tempo per imparare, ma che in tutte le cose poi, a un certo punto, la tecnica la devi dimenticare (e devi imparare ad accettare anche le nuvole). Note al testo1 Dalla risposta di Elżbieta Jamrozik sull'origine ...
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Ce la si riempie bene, la bocca, di parole inopportune. Di salvagenti che possano tenere a galla la coscienza mentre tutto si avvia inesorabilmente ad affondare il tempo di una foto, di un pezzo che possa [...] con cui nell’Est si costruiscono le case, lo «sciecco» che dietro l’insulto da somaro nasconde la vergogna di chi, a scuola, forse fatica un poco a starci. Un girotondo di cuori che dicono cosa c’è dentro. Una possibilità di accogliere termini altri ...
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Fidel, pubblicato da Minimum Fax, a un anno dalla scomparsa di Gianni Minà, è la storia di un dialogo lungo trent’anni (sottotitolo) tra un uomo perennemente in cerca di isole, Gianni Minà, e uno degli [...] diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano («Aveva creato questo archivio pubblico al confine tra la Toscana, l’Umbria e la Romagna e aveva cominciato a raccogliere i diari, le lettere, le memorie autobiografiche degli italiani, ma soprattutto dei ...
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Un remoto presenteIn Camminando (Roma, Edizioni Il Labirinto, 2023, p. 126, con uno scritto di Rita Iacomino), Francesco Dalessandro riunisce ventisei testi scritti fra il 1984 e il 2018, mai raccolti [...] » trova un nuovo aspetto nel ristare su una frontiera, su una soglia trasparente che lo sguardo attraversa, «dietro la socchiusa / finestra a piedi nudi fumando, / fuori un mare di verde maculato». Punto di consonanza fra lo spazio del mondo e ...
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la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...
a fortiori
‹a forzi̯òri› locuz. avv., lat. mediev. (sottint. ratione: «a più forte ragione»). – Tanto più, a maggior ragione. Nella logica, è detto argomento a f. quello che mira a provare che la tesi in questione ha delle ragioni ancor più...
CLUVIAE (Cluviae)
A. La Regina
Località del Sannio, ricordata da Livio (ix, 31, 2-3) nella narrazione di avvenimenti dell'anno 311 a. C., da Tacito (Hist., iv, 5) quale luogo di origine di C. Helvidius C. f. Arn. Priscus (Prosop. Imp. Rom.,...
Vedi PIETRABBONDANTE dell'anno: 1965 - 1996
PIETRABBONDANTE
A. La Regina
Località del Molise a S di Agnone. Presso il paese moderno esistono cospicui resti di un centro sannitico, identificato dal Mominsen con la città di Bovianum Vetus (v.),...