BATTOSI
Silvano Borsari
Famiglia e compagnia di mercanti lucchesi, le cui fortune, nella seconda metà del sec. XIII ed all'inizio del XIV, derivarono dai rapporti che essi strinsero con la corte angioina. [...] nn. 300, 308, 328; IX, n. 521; X, nn. 105, 584; Documenti delle relazioni tra Carlo I d'Angiò e la Toscana, a cura di S. Terlizzi, Firenze 1950, passim; I Registri della Cancelleria angioina ricostruiti da Riccardo Filangieri, X, Napoli 1957, p. 215 ...
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ARNOLFINI, Giovan Battista
Gemma Miani
Nacque a Lucca da Iacopo di Battista e da Caterina Bartolomei. Fu battezzato in San Giovanni il 19 giugno 1524.
L'attività mercantile lo portò a risiedere per [...] Viviani e Lodovico Penitesi e C.", fallita nel 1574.
A questo fallimento non rimase estraneo l'A., che nel 1577, quando a Lucca i capi dei creditori del fallimento decisero la alienazione di parecchi immobili appartenenti al capitale della compagnia ...
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BUONACCORSI, Lapo
LLuzzati
Figlio di un Giovanni di Bonaccorso, esercitava la mercatura come fattore della compagnia fiorentina dei Bardi già prima del 1310: Negli anni successivi percorse, con ogni [...] ., XXXIV(1909), p. 11; XXXV (1910), p. 10; XXXVI (1911), p. 30; R. Caggese, Roberto d'Angiò e i suoi tempi, Firenze 1922-28, I, p. 576; II, p. 188; A. Sapori, La crisi delle compagnie mercantili dei Bardi e dei Peruzzi, Firenze 1926, p. 269; E. Conti ...
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BURLAMACCHI, Adriano
Michele Luzzati
Nacque da Michele di Pietro e da Caterina Balbani nel 1512. Il cugino Gherardo Burlamacchi lo ricorda, "di fortissima complettione et piuttosto campestro, cacciator [...] settembre 1529, sposò nel novembre Antonia di Cesare de' Nobili. La compagnia d'arte della seta "Francesco e Stefano Burlamacchi" è attestata a Lione nel 1531 e a Lucca nel 1532; nel 1535 vigeva a Lione sotto il nome del solo Stefano, che morì nel ...
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BUONCONTI (Bonconti), Banduccio
Emilio Cristiani
Fu il principale esponente, agli inizi del sec. XIV, di una delle più importanti famiglie mercantili di Pisa, che ebbero rapporti con i fondaci del Tirreno [...] tra i più favorevoli alla guerra contro i Lucchesi, presto attuata e risolta con la conquista della città rivale.
I Buonconti appartennero dunque a quelle famiglie della borghesia mercantile che, pur essendo propense alla ripresa di buoni rapporti ...
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BARBADORO, Bernardino
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Nato a Cortona il 6 febbr. 1889, compì gli studi liceali ad Arezzo. Vinte contemporaneamente due borse di studio, una per la Scuola normale superiore di Pisa ed un'altra per [...] Bologna, coprendo con il precedente il periodo 1301-1315 e sempre nel 1921, a Firenze, in collaborazione con L. Dami, un libro su La Firenze di Dante. Interesse quindi per Firenze: ma non concentrato in una unica direzione, o, se si vuole, rivolto in ...
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ARNOLFINI, Battista
Gemma Miani
Nacque a Lucca nella seconda metà del sec. XV da Bartolomeo (m. 1473) e da Filippa Burlamacchi. Ebbe numerosi fratelli, tra i quali Lazzaro, giureconsulto (m. 1536), [...] comune; nel 1509 Silvestro da solo vendette alcuni terreni situati in Sant'Anna a Paolo Gigli.
L'A. prese parte attiva alla vita politica lucchese: esercitò per sei volte la carica di gonfaloniere di giustizia, nel 1493, nel 1498, nel 1506, nel 1510 ...
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ARNOLFINI, Silvestro
Gemma Miani
Nacque a Lucca da Iacopo e da Caterina Bartolomei. Fu battezzato nella chiesa di San Giovanni il 26 nov. 1525.
Fu il minore di cinque fratelli, Michele frate, Vincenzo, [...] commerciali. Mentre i fratelli si occuparono degli affari nelle sedi di Lione, Anversa e Parigi, l'A. dimorò quasi stabilmente a Lucca, dove da un canto diresse la compagnia "della seta" "Figli di Iacopo Arnolfini e Lodovico Penitesi e C.", e d'altro ...
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BUONO di Filippo (Buonofilippi, Bonofilippi, Filippi)
Michele Luzzati
Mercante fiorentino del sec. XIV: ne abbiamo la più antica testimonianza in un atto lucchese del 1310 da cui risulta ch'egli apparteneva, [...] fiorentina di Vieri de' Macci. Dopo il fallimento dei Macci, B. divenne fattore della compagnia dei Bardi e qui svolse la sua attività a partire almeno dal 1318 e fino al 1345.
B. aveva, già nel 1318, l'elevatissimo stipendio di 200 libbre l ...
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BANOVAZ, Giovanni
Gian Franco Torcellan
Nativo di Zara, fu uno degli scrittori d'economia più vivaci e impegnati della regione dalmata nella seconda metà del sec. XVIII, e tra quelli che con più amore [...] il ceto contadino.
Nel 1791 discuteva Sui cattivi effetti che reca alla Dalmazia e a cadauno de' rispettivi proprietari delle terre la divisione e dispersione e la lontananza delle medesime; in un altro articolo dell'anno seguente si soffermava Sulla ...
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la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...
a fortiori
‹a forzi̯òri› locuz. avv., lat. mediev. (sottint. ratione: «a più forte ragione»). – Tanto più, a maggior ragione. Nella logica, è detto argomento a f. quello che mira a provare che la tesi in questione ha delle ragioni ancor più...