GIORDANO, Alfonso
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Lercara Friddi, in provincia di Palermo, il 10 dic. 1910 dal medico Luigi e da Vincenzina Bongiovanni. Conseguita all'età di 16 anni la maturità classica [...] frequentò il Department of human biology della University of Michigan ad Ann Arbor. Nel 1952 fondò a Pavia la scuola di specializzazione in oncologia, la prima istituita in Italia, della quale fu direttore. Chiamato nel 1956 dalla facoltà medica dell ...
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DE RENZI, Enrico
Alberto Zanchetti
Nacque a Paternopoli (Avellino) il 12 sett. 1839, da Salvatore, celebre storico della medicina in Italia e docente nell'ateneo napoletano, e da Maria Teresa Prudente. [...] tesi opposte di L. Traube e di I. Rosenthal e dei riflessi di K. E. K. Hering e J. Breuer; e a dimostrare la natura sperimentale dell'approccio ai problemi medici, ecco il resoconto delle sperimentazioni personali con lo pneumografo di E. J. Marey e ...
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PARLATORE, Filippo
Fausto Barbagli
– Nacque a Palermo l’8 agosto 1816 da Pietro e Marianna Castelli. Dopo essersi orientato agli studi filosofici, si dedicò alla medicina, con particolare interesse [...] , III (1879), pp. 41-50; L. Tirrito, Sulla vita e sulle opere di F. P., Palermo 1882.
P. A. Saccardo, La botanica in Italia. Materiali per la storia di questa scienza, in Memorie dell’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, XXV (1895), pp. 1-236 ...
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MAGRASSI, Flaviano
Mario Crespi
Nacque a Brescia il 30 dic. 1908, primo dei quattro figli di Artemio, chirurgo pediatra presso l'ospedale bresciano, e Teresa Prinetti, entrambi di origine piemontese. [...] studio del ruolo svolto dai fenomeni immunologici nell'evoluzione dei processi infettivi. Di particolare rilievo fu la costante ricerca volta a dimostrare l'intervento dei virus nell'eziologia delle leucemie, che, iniziata dal M. negli anni Cinquanta ...
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CESARIS-DEMEL, Antonio
Mario Crespi
Nacque a Verona il 2 agosto del 1866 da Pietro e da Maria Borsa. Studiò medicina e chirurgia nell'università di Torino, dove si laureò nel 1890. Fin da studente aveva [...] Taranto-Bari 1969, Roma s.d., pp. 361-367; F. Pascarella, Sulla riviviscenza del cuore isolato,l'opera precorritrice di A. C.-D., in La Clin. terap., LVI (1971), pp. 369-387; I. Fischer, Biograph. Lex. der hervorragenden Ärzte [1930], I, p. 233; Enc ...
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PANTALEONI, Diomede
Riccardo Piccioni
– Nacque a Macerata il 21 marzo 1810, quartogenito di Pantaleone, avvocato, e di Marianna Petrucci, in una famiglia borghese fra le più facoltose della città.
Il [...] i politici francesi che stavano assumendo il potere, e in particolar modo l’amico Adolphe Thiers, a non ostacolare la presa di Roma. Tornato a Roma il 22 settembre, fu subito nominato commissario degli ospedali romani; si dimise da tale incarico ...
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DONZELLI, Tommaso
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 2 febbr. 1654, primogenito di Giuseppe, medico e scienziato. Iniziò i suoi studi nella casa paterna e come primi maestri ebbe S. Gala, G. Liccia e, [...] ebbe in particolare il Di Capua, che gli fu maestro non solo nell'arte medica, ma che influenzò a fondo tutta la sua formazione: la necessità dell'apprendimento del greco per studiare alla fonte i classici della medicina ellenica, l'importanza dello ...
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LIVI, Carlo
Giuseppe Armocida
Nacque a Prato l'8 sett. 1823 da una famiglia di commercianti. Completò gli studi superiori nella città natale, dapprima presso il collegio Cicognini, poi al seminario, [...] Riv. sperimentale di freniatria e di medicina legale, III (1877), pp. 408 s.; E. Morselli - A. Tamburini, La morte di C. L., ibid., V (1879), pp. I-XLVII; A. D'Ormea, Ricordando C. L. nel centenario della sua nascita, in Arch. stor. pratese, V (1924 ...
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CAIMO, Pompeo
Gino Benzoni
Nato a Udine, il 13 sett. 1568, dai nobili Giacomo e Chiara del Merlo, quivi iniziò gli studi che ultimò a Padova, ove, avendo seguito in particolare le lezioni di Francesco [...] della sua differenza ne gli Huomini, e nelle Donne, e del suo buon Indirizzo (Venetia 1629), dedicato a Cristina de' Medici.
Imperversando la peste a Padova, i rettori della città avevano ingiunto al C. di fermarsi per provvedere "con tutti gli altri ...
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FERLINI, Giuseppe
Guido Fagioli Vercellone
Nato a Bologna il 24 apr. 1797, da Carlo e da Anna Sabattini, appena diciottenne fuggì di casa per dissapori con la matrigna, recandosi a Venezia da dove passò [...] Riv. militare, XVI (1960), pp. 402-408;M. P. Cesaretti, G. F. e il "tesoretto di Meroe": la corrispondenza con L. M. Ungarelli, I. Rosellini e A. M. Migliarini nella Biblioteca della "Fameja Bulgneisa" di Bologna, in Atti e mem. della Dep. di storia ...
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la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...
a fortiori
‹a forzi̯òri› locuz. avv., lat. mediev. (sottint. ratione: «a più forte ragione»). – Tanto più, a maggior ragione. Nella logica, è detto argomento a f. quello che mira a provare che la tesi in questione ha delle ragioni ancor più...