FALLICA, Michele
Salvatore Vicario
Nacque a Catania il 28 maggio 1797 da Salvatore e da Margherita Petrosino. Battezzato nella cattedrale col nome di Michiele, così venne indicato negli atti e chiamato [...] inizi del secolo, era stato tenuto sino al 1815 da G. Maltese, già lettore a Napoli, quindi da A. Di Giacomo fino al 1818. Resasi vacante la cattedra, era stato indetto a Catania - nei giorni 19, 20 e 21 sett. 1820 - il concorso, vinto dal Fallica ...
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BONDIOLI, Pietro Antonio
Giulio Coari
Nato a Corfù nel 1765 da Giacomo e da Chiara Marsili, si dedicò agli studi letterari. Trasferitosi poi a Padova, vi iniziò gli studi fisico-medici, allievo prediletto [...] . fu autore di una Memoria sopra l'aurora boreale letta all'Accademia di Padova il 15 dic. 1790, per la quale ottenne l'elogio di G. Toaldo e di A. Volta; egli riprese poi l'argomento nel 1801, con una Memoria sopra le aurore boreali locali letta all ...
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BOI, Francesco Antonio
Egisto Taccari
Nato nel 1767 ad Olzai (Nuoro) da genitori di umilissima condizione (il padre era agricoltore), dimostrò presto quelle doti di ingegno e memoria, che indussero [...] della università di Cagliari, sono andate in gran parte perdute, ed il B. non lasciò alcuna opera a stampa: tuttavia la sua profonda conoscenza della scienza medica venne ampiamente riconosciuta dai contemporanei, tanto che nel 1818 fu nominato ...
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ARSLAN, Yerwant
Loris Premuda
Nacque a Karput (Armenia) il 23 maggio 1865 da nobile famiglia. All'età di quindici anni, desideroso di raggiungere l'Italia per dedicarsi meglio agli studi, abbandonò [...] . s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'Ateneo padovano, dove ebbe maestri, tra gli altri, A. De Giovanni e E. Bassini. Conseguita la laurea nel 1889, e comprendendo che ormai, dato il rapido sviluppo delle specializzazioni in Francia, in Germania ...
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BATTIFERRI, Matteo
Paola Zambelli
Figlio del medico urbinate Iacopo ed avo della poetessa Laura Battiferri, visse tra la fine del sec. XV e i primi anni del XVI.
Proveniente da una ragguardevole famiglia [...] , dedicata l'8 genn. 1488 al padre, il B. si professa dottore d'arti e di medicina e vanta la lunga cura impiegata a emendare il testo albertiano, dando ragione, con uno scrupolo che risente in qualche modo delle esigenze umanistiche, di quasi ogni ...
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ARCIMATTEO
Vittorio De Donato
È identificato dal De Renzi con il Matteo Plateario il Vecchio citato da Giovanni II, l'autore della Practica brevis, e dal figlio di questo Matteo Plateario il Giovane. [...] morbose, sempre in stile narrativo, in conformità alla tendenza di A. a preferire la presentazione della deduzione dai fatti all'esposizione dommatica della scienza.
Bibl.: Collectio Salernitana..., a cura di S. De Renzi. Napoli 1852-1859, I, pp ...
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BONOME, Augusto
Giulio Coari
Nacque a Casale Monferrato il 17 giugno 1857, da Evasio e da Rosa Bettello, e si laureò in medicina a Genova nel 1882. Si dedicò in modo particolare allo studio della fisiologia, [...] , infatti, straordinario per l'anatomia patologica a Padova nel 1889, ordinario a Siena nel 1890, quindi ordinario nuovamente a Padova nel 1891 per la stessa disciplina. In quest'ultima università, ove concluse la sua carriera di docente, tenne anche ...
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CORVINI (Corvina, Corvinia), Maddalena
Silvia Meloni Trkulja
Nipote del medico e botanico romano Pietro Castelli, pittrice e "miniatrice eccellente" (Baldinucci), operosa a Roma, secondo il Thieme-Becker [...] che fu donato alla pittrice nel 1634; una miniatura firmata e datata "Romae 1640", raffigurante la Madonna col Bambino, esiste nella Galleria degli Uffizi a Firenze. Le è attribuito anche un foglio mutilo della Bodleian Library di Oxford (Lat. liturg ...
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BERTOLOTTI, Gian Giacomo
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Era figlio di Pellegrino e nipote di Francesco, entrambi rinomati medici. La prima notizia pervenutaci che lo riguardi è del 1491, anno in cui era studente di filosofia e [...] codice Misc. lat. XIV, 123,della Marciana).
Nel 1499 il B. era ancora a Cremona; poi andò a Venezia dove si trovava forse già dal 21 sett. 1501, quando venne fatta la autopsia del cadavere del doge Agostino Barbarigo, della quale egli parla nel suo ...
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ALAIMO (Alaymo), Marco Antonio
Roberto Zapperi
Nato nel 1590 a Racalmuto (Girgenti), nel 1610 si addottorò in filosofia e medicina nell'università di Messina. Nel 1616 si era già trasferito a Palermo, [...] L'opera è anche notevole per l'alto senso di umanità che la pervade.
L'A. morì a Palermo il 29 ag. 1662.
Bibl.: A. Vetrano, Oratio in funere archi atri et Medicinae doctoris M.A.A., Panormi 1662; S. Acquista, Saggio apologetico sulla vera patria di M ...
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la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...
a fortiori
‹a forzi̯òri› locuz. avv., lat. mediev. (sottint. ratione: «a più forte ragione»). – Tanto più, a maggior ragione. Nella logica, è detto argomento a f. quello che mira a provare che la tesi in questione ha delle ragioni ancor più...