Pittore (Venezia 1696 - Madrid 1770). Tra i massimi esponenti del rococò e ultimo grande protagonista della decorazione monumentale in Europa. T. lavorò in Italia e all'estero, lasciando numerose opere, [...] più nella volta dello scalone, con la grandiosa rappresentazione dell'Olimpo con le quattro parti del mondo. Tornato aVenezia (1753), T. assolse numerosissime commissioni di ogni genere: del 1757 sono gli affreschi di villa Valmarana presso Vicenza ...
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Letterato veneziano (Venezia 1713 - Padova 1786). Tra i principali esponenti dell'Accademia dei Granelleschi, raggiunse grande notorietà nel campo degli studi danteschi con l'opera Giudizio degli antichi [...] dal disordine e da spese inconsulte dei genitori; inoltre rimasero a carico di Gasparo la madre e le sorelle. Per traduzioni, specialmente dal francese, talvolta dal latino. Nel 1746 venne a L. Bergalli l'idea di assumere l'impresa del teatro Sant' ...
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Pittore (Venezia 1856 - ivi 1945). Sensibile ai modi di G. Favretto, lavorò prevalentemente aVenezia dipingendo scene di vita popolare dallo spiccato gusto aneddotico e ottimi ritratti (La signora Preti, [...] Milano, Gall. d'arte moderna; Riccardo Selvatico, Venezia, Gall. d'arte moderna). ...
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Musicista italiano (Venezia 1882 - Treviso 1973). Insieme a I. Pizzetti, O. Respighi e A. Casella, M. fece parte della generazione di musicisti che, in reazione al predominio assoluto del melodramma, contribuirono [...] Titolare del corso di alta composizione al conservatorio di Parma (1921-23) e di quello di perfezionamento nella stessa disciplina aVenezia (1932-40), tenne altresì (1936-39) la cattedra di storia della musica presso l'univ. di Padova e la direzione ...
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Pittore (Venezia 1683 - ivi 1754), figlio di Giacomo, scultore e intagliatore in legno. L'espressione artistica di P. fu frutto di straordinaria intensità di sentimento, non diluita, ma volutamente concentrata [...] cui bottega pare che entrasse intorno al 1703. Nel 1711 P. risulta di nuovo aVenezia; nel 1727 a Bologna fu nominato socio dell'Accademia Clementina. Tornato aVenezia, dove nel 1750 divenne direttore dell'Accademia di pittura, fu uno dei maggiori ...
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Architetto e scultore (Venezia 1598 - ivi 1682). Fu il massimo architetto di uno stile, il barocco veneziano, caratterizzato non dalla modellazione di masse e chiaroscuro, ma dalla successione di quinte [...] padre e di Scamozzi, avvenute entrambe nel 1616, si mise a capo della bottega familiare, dove lavorarono anche i suoi due fratelli architetto intorno al 1620. Fu architetto di Stato di Venezia dal 1640 al 1682.
Opere
La sua attività riassomma in ...
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Pittore (Venezia tra il 1455 e il 1465 - ivi o Capodistria 1525 o 1526). Nella sua prima opera datata, l'Arrivo di s. Orsola a Colonia (1490), per la Scuola di S. Orsola aVenezia, i modi di Antonello [...] s. Stefano (1511-20), oggi divise fra Berlino, Stoccarda, Milano e il Louvre. Al 1514 appartiene la pala di S. Vitale aVenezia; al 1516 il S. Giorgio nella chiesa omonima; al 1517 l'Ingresso del podestà veneto (museo di Capodistria); al 1519 la pala ...
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Musicista (Venezia 1557 - ivi 1612); nipote e allievo di Andrea. Dal 1585 alla morte fu organista di S. Marco. Ebbe fama europea, e tra i suoi allievi fu H. Schütz. Grande importanza ebbe il G. nel rinnovamento [...] o con altri). Importanti le musiche strumentali, specie le Canzoni e Sonate (pubbl. postume 1615) da 3 a 22 voci, composte in polifonia, e a "cori spezzati" come tante delle musiche vocali di G., e memori dello stile organistico. Importanti infine le ...
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Musicista (Venezia 1686 - Brescia 1739). Tra i suoi lavori più celebri vi fu l'Estro poetico-armonico (1724-26), una parafrasi dei primi 50 salmi di Davide. Questo ciclo, da una a quattro voci con basso [...] composizione. Laureato in diritto, rivestì diverse cariche pubbliche all'interno della Repubblica di Venezia (magistratura, consiglio dei Quaranta, provveditorato a Pola, ecc.), ma svolse fin dalla prima giovinezza una larga attività di compositore ...
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Avventuriero (Venezia 1725 - Dux, Boemia, 1798); figlio di attori, presto orfano di padre e affidato dalla madre (Giovanna Maria C., detta Zanetta) alla nonna materna, fu studente a Padova, chierico a [...] M. G. Bragadin, nel 1750 riprese la sua vita randagia attraverso la Francia, Dresda, Praga e Vienna, finché, tornato aVenezia nel luglio 1755, fu rinchiuso nei Piombi sotto l'accusa d'aver tentato di diffondere la massoneria. Evaso, tornò in Francia ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...