Scienziato e patriota (Venezia 1758 - Varese 1819). Di famiglia non patrizia, studiò chimica all'univ. di Pavia e sostenne e diffuse le teorie di Lavoisier nei suoi Fondamenti della scienza chimico-fisica [...] oligarchia veneta, ebbe gran parte nella municipalità provvisoria di Venezia dal maggio all'ottobre 1797. Dopo Campoformio, fu membro ai primi del sec. 19º. Caduto Napoleone, si ritirò a Varese dedicandosi all'agricoltura; nel 1804 aveva già dato alle ...
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Pittore italiano (Venezia 1919 - ivi 2006). Formatosi da autodidatta, nel 1942 aderì a Milano al movimento di Corrente. Dopo aver preso parte attiva alla Resistenza, fu, nel 1946, tra i promotori del Fronte [...] , tra l'altro, alla messa in scena di Intolleranza 1960 (1961, Venezia, La Fenice) e Prometeo (1984, Venezia, chiesa di S. Lorenzo). Docente presso la Sommerakademie für bildende Kunst a Salisburgo (1965-73) e, dal 1975 al 1986, all'Accademia di ...
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Pittore (Venezia 1675 - ivi 1741). Allievo di P. Pagani (che egli seguì anche a Vienna), più importanti per la sua formazione furono i rapporti aVenezia con S. Ricci e lo studio delle opere del Baciccia [...] anche sul Settecento inglese, francese, austriaco. Infatti, dopo una prima attività aVenezia (decorazioni per i palazzi Correr, 1696, e Albrizzi, 1703 circa) e a Padova (soffitto della Biblioteca della basilica del Santo), P. lavorò soprattutto con ...
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Pittore (Venezia 1435 circa - ivi dopo il 1493). Formatosi aVeneziaa contatto con le botteghe dei Vivarini e di J. Bellini, si avvicinò poi all'ambiente tardo-gotico dello Squarcione. Fu a Zara (1459-60 [...] drammatico nel S. Giorgio (Boston, J. Gardner Mus.), si avvicina all'arte di Pisanello e nelle ultime opere tende a raggelarsi nella ricerca di una metafisica perfezione. Tra le opere principali: la Madonna del Museo di Castelvecchio di Verona (1450 ...
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Patrizio veneto (Venezia 1729 - ivi 1793). Discepolo del padre C. Lodoli (v.), del quale divulgò le idee sull'architettura e pubblicò alcuni Apologhi raccolti dalla sua viva voce, fu tra i primi Veneziani [...] rimase estraneo al progetto, nel quale mise in pratica gl'insegnamenti del suo maestro Lodoli. Fu in seguito bailo a Costantinopoli (1777), ambasciatore a Roma (1781), ove si legò d'amicizia con la contessa L. d'Albany, e infine procuratore di San ...
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Umanista (Venezia 1487 - Roma 1527); discepolo di Marco Musuro, insegnò greco aVenezia (1518), a Firenze (1522-23) e a Roma (1526-27), dove si era trasferito nel 1523 al seguito del card. Giulio de' Medici [...] poi abbastanza diffusa fu la sua traduzione in latino di alcune opere di Aristotele (Venezia 1521); ma l'opera sua più notevole è il dialogo De exilio (1522), inteso a dimostrare, attraverso una lunga serie di esempî desunti per lo più dall'antichità ...
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Umanista (Venezia 1450 circa - Gurk 1535); nel 1489 ebbe una cattedra all'univ. di Parigi, ma, implicato in acerbe polemiche, accusato di condotta immorale e di eresia, nel 1496 fuggì in Inghilterra e [...] affidò varie missioni diplomatiche, e raggiungendo la dignità di vescovo di Gurk (1523); ma nel 1524 si trasferì a Roma come influente prelato domestico di Clemente VII. La sua produzione letteraria (epigrammi, particolarmente apprezzati e più volte ...
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Musicista (Venezia 1670 circa - Vienna 1736). Studiò probabilmente con G. Legrenzi aVenezia e dal 1717 fu vicemaestro di cappella alla corte imperiale di Vienna. Compose 114 lavori chiesastici (20 messe, [...] mottetti, vespri, offertorî, ecc.), 37 opere teatrali, 26 serenate sceniche, 29 oratorî, gran numero di cantate, madrigali, ecc., molta musica strumentale (quartetti, sonate per archi e basso continuo, ...
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Musicista (Venezia 1671 - ivi 1750). Compositore e violinista, svolse la sua attività principalmente aVenezia, con soggiorni più o meno lunghi a Firenze, a Monaco di Baviera e in altre città. Scrisse [...] concertante, 3 tempi), e nel concerto solistico propone la forma caratteristica e compiuta (esposizione, svolgimento, ripresa) che A. Vivaldi e J. S. Bach fecero propria. Le sue composizioni strumentali appaiono d'altra parte notevoli per inventiva ...
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Pittore e patriota italiano (Napoli 1836 - Firenze 1868). Avviato alla pittura dal padre Vincenzo, anch'egli pittore (autore di romantici interni di chiese), frequentò fino al 1852 l'Accademia di Venezia. [...] Napoli; nel 1860 si arruolò con Garibaldi; nel 1861 si stabilì a Firenze, dove si unì ai macchiaioli e formò con S. Lega, O. lungo l'Affrico in cui erano soliti recarsi a dipingere. La produzione dell'A. non è abbondante, ma schietta: sono piccole ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...